Le meraviglie del giardino inglese di Caserta

Le meraviglie del giardino inglese di Caserta QUI OGNI ANNO FIORISCE UNA CAMELIA ANTICHISSIMA, IL PRIMO ESEMPLARE ARRIVATO IN EUROPA Le meraviglie del giardino inglese di Caserta WEEKEND Nicoletta Speltra L giardino inglese di Caserta, è il primo, nel suo genere, realizzato in Italia. Si estende per circa ventitré ettari al margine nordorientale dell'immenso parco della reggia vanvitelliana. Dove finisce l'uno, là comincia l'altro: il verde dalle forme rigorose e ordinate cede il passo, ad un certo punto, a quello dall'aspetto romantico e spontaneo d'ispirazione anglosassone. Per dare inizio all'itinerario che porta alla scoperta del giardino inglese, dunque, non dovete esservi appena lasciati alle spalle un'autostrada, ma i vasti parterre con le siepi dal taglio geometrico e l'azzurro della lunghissima via d'acqua che, tra scrosci di cascate e gruppi marmorei, attraversa il parco "all'italiana". Molti dei turisti che arrivano fin qui non sanno nemmeno dell'esistenza di questo giardino in cui, ogni anno, alla fine dell'inverno, fiorisce una camelia antichissima, il primo esemplare arrivato nell'Europa continentale. Questa pianta aristocratica dalle lucenti foghe sempreverdi è legata, come l'intero giardino, ad una storia avvincente in cui compaiono, tra protagonisti e comprimari, molti illustri personaggi della corte borbonica. Prima fra tutti, la regina Maria Carolina, la tirannica e colta consorte di Ferdinando IV di Napoli. Fu lei a volere a tutti i costi un giardino all'inglese nella sua reggia per non essere da meno della sorella. Marie Antoniette, che ne aveva fatto realizzare uno a Versailles. Ad incoraggiare questo suo capriccio fu Lord William Hamilton, ambasciatore di Sua Maestà Britannica presso il Regno di Napoli, innamorato dell'arte e della giovanissima, poverissima ed intraprendente Emma Hart, destinata a diventare sua moglie, cedutagli dal nipote, fermamente intenzionato a sposare una ricca ereditiera. La bella Emma era sbarcata a Napoli proprio nel 1786, l'anno d'inizio della realizzazione del giardino, e qualcuno favoleggia che fu lei a portare fin qui dall'Inghilterra la prima pianta di camelia. Quel che è certo è che le sue vicende furono indissolubilmente lega¬ te a quelle di questo piccolo universo verde, che fu testimone di molti dei suoi intrighi amorosi e politici, dall'appassionata relazione con l'ammiraglio Nelson alla complicità in certe scelte reazionarie della regina. Con l'invasione napoleonica, poi, arrivò il momento di allontanarsi da questo giardino di delizie, dove le splendide raccolte di piante esotiche e rare continuarono a crescere rigogliose grazie alle amorevoli cure dei figli di John Andrew Graefer. Quest'ultimo era l'eccellente british gardener che, grazie ad un gioco sapiente di viali, ruscelli, boschetti, radure, statue e rovine artificiali, aveva dato al giardino le belle forme che tuttora conserva. Poco lontano dall'ingresso è il Criptoportico, un finto ninfeo, davanti al quale, dalle radici di un grande tasso, defluisce l'acqua che alimenta un minuscolo lago, il Bagno di Venere, addolcito da una bel¬ lissima statua della dea. Da qui parte il corso di un piccolo canale che va a tuffarsi nel Lago delle ninfee, al centro del quale si ergono le finte rovine di un tempietto ionico, regno incontrastato di una colonia di oche selvatiche. Continuando a passeggiare all'ombra di una lussureggiante vegetazione, si giunge in vista del bellissimo "casino all'inglese", che fu l'abitazione del giardiniere Graefer, e, più in là, in pieno sole, delle grandi serre che contribuirono al dare al giardino un ruolo importante nell'ambito del collezionismo e della sperimentazione botanica. Al termine dell'itinerario si incontra l'Aperia, un'ampia esedra neoclassica che un tempo serviva ad ospitare gli alveari ed oggi è un incantevole "teatro di verzura". Un'ultima informazione: il Giardino Inglese si può visitare tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 9,30 alle 13,30. Il giardino inglese di Caserta

Persone citate: Emma Hart, Ferdinando Iv, John Andrew Graefer, Maria Carolina, Marie Antoniette, William Hamilton