Sbarca l' alta moda a piccoli prezzi

Sbarca l' alta moda a piccoli prezzi IL COLOSSO SPAGNOLO INAUGURA IL PRIMO CENTRO IN ITALIA, L'ALTRO SARA' A ROMA Sbarca l' alta moda a piccoli prezzi Apre a Milano il megastoredi Zara, quattro piani di griffes per tutti A—i-*. — .*.!!.* ABbK-kB«««HM Antonella Amapane Inviata a MILANO Dopo armi di tentativi lo spagnolo Zara sfonda il confine italiano facendo tremare un sacco di concorrenti. Da adesso per acquistare la moda a prezzi stracciati non bisognerà più spostarsi a Nizza, Cannes, Parigi, Londra o New York. Basterà andare a Milano, nell'ex sede del cinema Astra, in corso Vittorio Emanuele. Dove la catena del Gruppo Inditex - insieme col partner bergamasco Percassi - ieri ha aperto un megastore di 3 mila metri quadri su 4 piani, dedicato all'abbigliamento per donna, uomo e bambino. Quello lombardo, è il più grande e competitivo in Europa, con prezzi inferiori agli altri. Al cocktail di inaugurazione ieri sono state invitate 4 mila persone. Dal sindaco Albert ini agli stilisti Fiorucd, E tre, Ferragamo, fino alle modelle Eva Erzegova e Stella Tennant (testimonial del catalogo). E poi i giocatori dell'Inter, Flavio Briatore, Justine Matterà, Oliviero Toscam. Più ricercatori di mercato, trend setter e sodologi Già, per¬ nlir, il (ni^viAocrv ■-Ini rviowilfìn frm ri ^ t" i-i i ché il successo del marchio fondato a La Coruna nel 75 dal misterioso signor Amando Ortega che non rilasda interviste - figlio di un ferroviere e di una cameriera - è diventato oggetto di studio anche a Harvard e alla Bocconi. D'altronde 520 punti vendita sparsi nel mondo e un giro d'affari di 2.469,8 milioni di C destano non poca curiosità. Infatti «Newsweek), al «caso Zara», ha riservato la copertina del 17 settembre 2001, sottolineando che mister Ortega - presidente di Inditex (un fatturato di 3.249,8 milioni di «) è l'uomo più ricco nel settore abbigliamento, secondo solo a Bernard Amault, patron di Lvmh. Zara (www.zara.com) è diventato un fenomeno per chi viaggia - signore e signorine bene dai 18 anni in su, comprese Hillary e Chelsea Clinton, clienti delle filiali americane - e per gli addetti ai lavori (redattrid di moda, stilisti e indossatrid). Consumatori snob dal naso fino, quindi, che in questi negozi fast-food del guardaroba trovano le più belle imitazioni di capi griffati Saint Laurent, Gucd, Prada, Ungaro, Annani, Versace, Marni..., clo¬ riditi dll^i Trali-ir-ìfn rlollo li tcn in mofar-i'alì nati alla velocità della luce in materiali di qualità e a prezzi ridicoli. A rendere gettonatissimo Zara concorrono un mix di caratteristiche. L'adeguamento alle tendenze di moda in tempo reale significa produzione continua di nuovi capi (11 mila modelli l'anno scorso) anche in quantità limitate per evitare le giacenze in magazzino. Non trascorrono più di 15 giorni tra la realizzazione degli articoli e il loro arrivo sul mercato (12 volte più in fretta rispetto alla concorrenza). Perché tutto viene prodotto in Spagna e Portogallo. E pazienza se costa il 15% in più. Tanto Zara rispaimia sulla pubbUdtà. Non ne fa. Chi entra nei megastore spagnoli trova taglie e colori, ottima vestibilità dogli indumenti con cartellini dai prezzi tradotti in tutte le valute. L'abbondanza di commesse (94 a Milano) per evitare code alle casse e la possibilità dì provare senza problemi molti abiti nei camerini, rendono ancor più piacevole l'operazione acquisti. Da anni Inditex voleva entrare nel nostro Paese. Nel '97 aveva filmato un'intesa paritetica distributiva con Benetton, senza ottenere risultati, disdetta nel '99. Ma Ortega non si era dato per vinto. Da qui la joint venture con Percassi (un fatturato di 300 milioni di 6), prindpale partner in franchising del gruppo Benetton, di cui possiede dica 80 negozi suddivisi fra vari marchi. Prossima tappa? Fra qualche mese Zara inaugurerà uno"st6re a Roma. Stella Tennanttestimonial di Zara