Inaugurò il Politeama Chiarella
Inaugurò il Politeama Chiarella Inaugurò il Politeama Chiarella PER comprendere l'impor- tanza di Mefistofele nella formazione e diffusione del repertorio operistico italiano, in particolare a Torino, basterà ricordare che a inaugurare il nuovo Pohteama Chiarel- la, il 17 ottobre 1908, fu scelta proprio l'opera di Boito. Era anche la prima volta che essa emigrava dal Regio, dove erano andate in scena le precedenti cinque edizioni. Si era comincia- to alla grande nel dicembre 1876, con ben 30 recite, diretto- re Carlo Pedrotti e protagonista il francese Armand Castelmary. Particolare importanza presentano poi le edizioni del 1897 (protagonista il saluzzese Vittorio Arimondi) e 1898, perché dirette entrambe da Toscanini. Fondamentale il ritomo di Mefistofele al Regio nel dicembre 1911. Entra in azione il trentenne Nazzareno De Angelis, il più grande Mefistofele del secolo, che tornerà nel febbraio 1926 e nel febbraio 1932. Contemporaneamente l'opera appare con frequenza anche nei teatri cittadini minori: ben 12 edizioni, di cui nove al Chiarella, due al Vittorio Emanuele e una al Teatro di Torino, costiuiscono il ricco bilancio del periodo che va dal 1916 al 1933. Protagonisti, fra gli altri, sono Pinza ed il torinese Tancredi Pasero, il quale ritornerà ancora nel lugho 1942 e nel dicembre 1945. Subentra a questo punto il Teatro Nuovo, per oltre un ventennio sede provvisoria degh spettacoli in attesa del Regio. Due edizioni chiudono temporaneamente il bilancio torinese dell'opera di Boito: nel maggio 1956 protagonista è Giulio Neri, mentre nel maggio 1968: arriva dagh Stati Uniti con ampie credenziah il gigante Jerome Hines, alla prova dei fatti però assai deludente rispetto alle attese create attorno al suo nome. Dopo 70 anni di assenza il ritorno di Mefistofele ai Regio assume quindi il significato di un grande avvenimento artistico (ma anche di costume). Giorgio Gualerzi INSCENA DAL 9 AL 21 APRILE, LA GRANDIOSA OPERA MANCAVA «0,.,^ A TORINO ^ DAL 1968
Persone citate: Boito, Carlo Pedrotti, Giorgio Gualerzi, Giulio Neri, Jerome Hines, Nazzareno De Angelis, Tancredi Pasero, Toscanini, Vittorio Arimondi
Luoghi citati: Stati Uniti, Torino
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Oggi si riuniscono a Modena 180 parlamentari socialcomunisti
- Magnago da Forlani: in gioco la guida della «Volkspartei»
- I premi Saint Vincent per la pittura e la scultura
- La nuova mafia "lavora col telefono"
- Vita e morte di un killer
- Le quotazioni nette Borse
- Il "super-teste" tace sulla mafia
- A colpi di fucile un inquilino fa scappare due giovani ladri
- Venaria, in briciole il centro storico
- Venaria come Versailles
- Oggi si riuniscono a Modena 180 parlamentari socialcomunisti
- Magnago da Forlani: in gioco la guida della «Volkspartei»
- I premi Saint Vincent per la pittura e la scultura
- La nuova mafia "lavora col telefono"
- Vita e morte di un killer
- Le quotazioni nette Borse
- Il "super-teste" tace sulla mafia
- A colpi di fucile un inquilino fa scappare due giovani ladri
- Venaria, in briciole il centro storico
- Venaria come Versailles
- Molto cibo tanto sesso
- «So che esiste l'aldilà Lo ha detto mio figlio»
- Oggi si riuniscono a Modena 180 parlamentari socialcomunisti
- SONO ITALIANE I KILLER BIELLE DUE GUARDIE FRANCESI
- Magnago da Forlani: in gioco la guida della «Volkspartei»
- La paura di essere padre e madre
- La drammatica confessione degli assassini diCastiadas
- I premi Saint Vincent per la pittura e la scultura
- La fucilazione di Porrei lo
- L'Olanda abbandona la Nuova Guinea Un referendnm l'unirà all'Indonesia
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy