Marquez, flamenco estremo di Sergio Trombetta

Marquez, flamenco estremo DANZA Marquez, flamenco estremo Al Colosseo martedì 9 con la Compania Espanola Al Baretti Cortese fa viaggiare Ulisse a ritmo di tango SE si vuole ad ogni costo categorizzare, allora potremo dire che Antonio Ruiz Soler è stato il flamenco narrativo, Antonio Gades il flamenco politico, Joaquìn Cortes il flamenco rock e Antonio Marquez il flamenco estremo. 0 anche esagerato. Perché il ragazzo in scena non si risparmia e nei bis, in preda a una foga che tutto travolge, come minimo si toghe la camicia,.si tira giù le bretelle e spesso il sipario cala con perfetto tempismo prima che lui si tolga qualche altro indumento. Baraccone? A volte. Ma anche dotato di una tecnica sopraffina, che incanta: basta avere visto il suo gioco di tacchi nel «Zapateado» di Sarasate; un brano solistico nel quale con una mitragliata di colpi di tacco raddoppia il fluire incessante della musica. Amatissimo dal grande pubblico, Marquez, che ha fondato la sua compagnia nel 1995 e il 9 aprile alle 21 è di scena al Teatro Colosseo, ha avuto il suo battesimo di gloria quando, un tre anni fa, ha preso parte alle danze degli zingari nella «Traviata», nella scena della festa in casa di Flora all'Opera di Parigi. Ora, rieccolo di nuovo con la sua compagnia e un programma che più flamenco non si può. Due i titoh della serata. Si apre con «Despues de Carmen»; cioè tutto quello che succede dopo la morte di Carmen. Il torero Escamillo, cioè Marquez, passa di trionfo in trionfo, il suo successo raggiunge il massimo ed è ormai il miglior matador in assoluto. Ma dentro di sé porta l'immagine della donna amata morta che gli tinge di lutto la vita. E la sogna ancora viva e ama un'altra donna pensando che sia ancora Carmen. «Boda Flamenca», cioè nozze flamenche, il secondo titolo della serata, è una collana di danze per raccontare i rituali del fidanzamento e della cerimonia nuziale. E se non è flamenco sarà tango. Altro tema di grande richiamo, il'tango è al centro dello spettacolo in scena il 10 e 1' 11 aprile alle 21 al Clneteatro Baretti, prodotto dal Baretti, scritto e interpretato da Roberta Cortese e con la regia di Davide Livermore. Titolo: «Buenos Aires - Itaca - Buenos Aires 3854». E' la stòria dell'ultimo viaggio di Ulisse di cui ci ha parlato Omero: il suo ritomo in patria. Ermes, il messaggero degli dei, si traveste da capitano per svelare i sentimenti di Ulisse e Penelope lungo un viaggio ed una attesa che partono e si concludono secondo ritmi e melodie del tango argentino. In scena oltre a Roberta Cortese (interprete di tutti i ruoli), Davide Livermore (voce fuori campo) e il gruppo musicale austriaco Union Bar. Sergio Trombetta Antonio Marquez, ballerino e coreografo

Luoghi citati: Buenos Aires, Parigi