B ora di seminare nell'orto scegliendo una terra ricca di Paolo Pejrone

B ora di seminare nell'orto scegliendo una terra ricca Paolo Pejrone B ora di seminare nell'orto scegliendo una terra ricca E* arrivata "la luna buo' na": è il momento di seminare l'orto (per chi non l'ha già fatto la luna passata!). Per ravanelli, insalate, rucole, cicorie, bietole, piselli, patate, cipolle e molte altre sarebbe il momento giusto... L'orto è un'arte: è un'arte sopraffina e molto sofisticata. Ci vogliono giorni, stagioni ed anni per imparare. Ogni orto ha la sua storia: l'esposizione, la posizione, le terre, l'acqua e le stagioni sono le più evidenti componenti di un compheatissimo e ingarbughatissimo sistema. I risultati sono buoni soltanto dopo un poco di prove: un orto, va ben detto e ripetuto, non si improvvisa. Tutt'al più si "prova". Ed è dopo prove, verifiche e accurati esami che la "matassa" si può rendere un po' più sciolta. La terra dell'orto deve essere particolarmente ricca per essere generosa: non si pensi di fare un orto senza un uso abbondante e ricco di letame. Non si pensi di cavarsela con poco: le verdure, tutte, hanno bisogno di un terreno molto ricco e facifinente irrigabile. Se in poche parole si dovessero sintetizzare le esigenze di un orto, ci si potrebbe ridurre a: letame, acqua e sole. E tantissima pazienza e cura. Un orto non si può seminare ed abbandonare: va seguito. Se non sono gli uccelli a portare via il seme, state tranquilli che verranno le talpe e i ratti campagnoli. Le erbacce sono il nemico più accanito. Le nostre piccole piante seminate, "lavorate", vanno difese: le erbacce non devono prendere il sopravvento. Di tutte le forme di giardinaggio quella dell'orto è forse la più raffinata e certamente la più complessa e difficile. I tempi di crescita e maturazione, per fortuna, sono più veloci e ci consentono una verifica nel corso di una o due stagioni al massimo. Possono essere delle bellissime stanze di lavoro e permettono, ai nostri occhi e al nostro sentire, quel tanto di buon sano disordine che i posti di lavoro consentono. Un orto troppo or4Jnato suona sempre un po' troppo falso ed asettico... Perché non cominciare a fame uno? E prendere l'occasione di mangiare finalmente qualcosa di veramente 'biologico"? I migliori semi? Sono buoni oramai tutti purché siano "freschi". Se proprio si vuole fare qualcosa di speciale e avere una maggior scelta per avere un orto pieno di cose più o meno curiose ed insolite è meglio rivolgersi ad Ingegnoli ed ai suoi cataloghi: F.lli Ingegnoli S.pA, 20138 Milano, fax 02 58012362. Internet : www.ingegnoh.com - e-mail : mfo@ingegnoh.com La luna è quella giusta. Letame, acqua e sole, abbinati a tanta pazienza, aiuteranno le verdure a crescere rigogliose

Luoghi citati: Ingegnoli, Milano