«Così sono riuscito a smontare le tesi dei Ris»

«Così sono riuscito a smontare le tesi dei Ris» «ANCHE UN BAMBINO AVREBBE CAPITO CHE QUEGLI ZOCCOLI NON POTEVANO ESSERE STATI INDOSSATI DALL'ASSASSINO» «Così sono riuscito a smontare le tesi dei Ris» Il perito della difesa: le accuse erano fondate su preconcetti intervista GraziaLongo PRIMO, «anche un bambino avrebbe capito che quel pigiama e quegli zoccoli non potevano essere stati indossati dall'assassino». Secondo, «i Ris sono stati precipitosi. Le nostre analisi hanno rovesciato tutte le loro tesi». Terzo, «ci sono stati troppi condizionamenti estemi, troppi pregiudizi contro la mamma di Samuele». Il professor Carlo Torre, anatomopatologo, perito della difesa incaricato dall'avvocato Carlo Federico Grosso, racchiude in questi tre elementi i motivi che hanno facilitato il suo lavoro, determinante per là scarcerazione di Anna Maria Franzoni. Professore, perché i giudici del tribunale del riesame le hanno dato ragione? «Io l'avevo dal primo istante: gli atti dell'accusa erano inconsistenti, basati sul presupposto che Anna Maria Franzoni fosse l'assassina. Ma anche un bambino, guardando il pigiama e gli zoccoli della donna, avrebbe intuito che non avevano nulla a che fare con l'assassino. Le macchie di sangue non sono compatibili con l'idea che quegli indumenti siano stati indossati da chi ha ucciso Samuele». Perché? Come sono le macchie del pigiama e degli zoccoli? «Innanzitutto solo ima parte della casacca del pigiama è macchiata (i pantaloni per niente, ndr): non sono uniforaiemente distribuite, ma raggruppate in fasce trasversali». Che cosa significa? «E' la prova che il pigiama è stato abbandonato sul letto dalla signora Franzoni prima che si vestisse : la casacca, al rovescio, si è afflosciata sul letto come ima fisarmonica, imbrattandosi solo nelle par¬ ti esteme del "soffietto". Per questo il sangue era nelle pieghe, perché solo una parte era esposta al sangue schizzato durante l'omicidio». E gli zoccoli? Come mai erano macchiati di sangue? «Si tratta di un imbrattamento innocente, ma solo se li osservi in modo disinteressato. Se invece li esamini partendo dall'idea che l'assassino sia Anna Maria Franzoni concludi che costituiscono una prova». Vuol dire che gli uomini del Ris hanno agito sulla spinta di un pregiudizio? «Di solito i Ris svolgono un lavoro eccellente, ma in questo caso, sicuramente involontariamente, si sono fatti suggestionare da pressioni esteme. Un atteggiamento sbagliato, che in questo caso ha compromesso l'esito delle indagini». Qual è l'atteggiamento giusto? «L'ideale sarebbe non sapere nulla del caso che si deve trattare. Io per primo lavoro in questo modo, non voglio essere a conoscenza di niente, proprio per non formarmi preconcetti». Maoiel delitto di Cogne era praticamente impossibile, se n'è discusso talmente tanto. «E' vero, è stato difficile anche per me. Ma quando ho deciso di accettare il mandato dell'avvocato Grosso, mi sono completamente estraniato da tutto e ho semplicemente lavorato per scoprire la verità. Per verità intendo non la scoperta dell'assassino, che tuttora è sconosciuto, ma la prova del¬ l'innocenza di Anna Maria Franzoni. E ho raggiunto il mio scopo». In che modo gli zoccoli per lei sono diventati la prova dell'innocenza, mentre per i Ris erano l'esatto contrario? «Siamo sempre di fronte allo stesso approccio colpevolista: non c'è niente che dimostri che l'assassino calzasse quegli zoccoli». E allora perché erano macchiati? «La mamma di Samuele li ha calzati quando è rientrata in casa e li ha sporcati tomando nella camera da letto dove era stato ucciso il figlio». Ma erano sporchi anche dentro. «La signora si è tolta gli zoccoli prima di salire sull'elicottero del 118 e posandoli vi ha infilato dentro dita, macchiate di sangue. Si tratta, comunque, di macchie piccolissime». Professore, lei si è occupato di molti gravi omicidi. Questo caso gliene ricorda qualche altro? «Sì, quello di Marta Russo. Lì ero perito della Corte D'Assise e non della difesa. Ma la difficoltà era la stessa: districarsi in un mare di suggestioni e pregiudizi». ■■■y «Solo una parte della casacca è macchiata e i segni non sono uniformemente distribuiti E' la prova che il pigiama è stato abbandonato sul letto dalla Signora prima Che SÌ VeStiSSe» l professor Carlo Torre, anatomopatologo e perito della difesa

Persone citate: Anna Maria Franzoni, Carlo Federico Grosso, Carlo Torre, Franzoni, Marta Russo

Luoghi citati: Cogne