Hamas e Brigate Al Aqsa rivendicano il massacro

Hamas e Brigate Al Aqsa rivendicano il massacro Hamas e Brigate Al Aqsa rivendicano il massacro Il governo annuncia la rappresaglia: «Siamo costretti a rivedere la nostra politica» GERUSALEMME Almeno quindici persone sono morte e 126 sono rimaste ferite in un attentato al Park Hotel, un albergo nel centro di Netanya, una zona turistica sul mare a Nord di Tel Aviv. È stato questo nella serata di ieri l'inizio della Pasqua ebraica per la quale le forze di sicurezza israeliane erano state messe in stato di massima allerta. L'attentato è stato rivendicato dalla Brigata dei Martiri di Al Aqsa e dal gruppo militante islamico Hamas. Il bilancio dei morti potrebbe salire, 26 dei feriti sono infatti in gravi condizioni. L'attentatore, di cui per ora non si conosce l'identità, si è fatto esplodere nella hall dell'albergo affollato di turisti e di famiglie che nel ristorante celebravano u Seder, la cena che dà inizio alle festività della Pasqua. La televisione israeliana ha mostrato le immagini della hall gravemente danneggiata dalla violenta esplosione che ha ridotto in pezzi parti del soffitto, mentre decine di ambulanze un' ora e mezza dopo l'attentato continuavano a portare via le vittime. Già in mattinata, un episodio aveva fatto alzare la tensione: soldati israeliani al posto di blocco di Rama, a Nord di Gerusalemme, avevano arrestato il conducente di un'ambulanza della Croce rossa palestinese, dopo aver scoperto che aveva a bordo un ordigno esplosivo. L'uomo, secondo gli israeliani, ha detto di aver portato l'esplosivo - dieci chilogrammi legati a una cintura, proveniente dalla città di Nablus, in Cisgiordania - su incarico di un attivista del braccio militare di Fatah, il gruppo del presidente dell'autorità palestinese Yasser Arafat. L'ordigno avrebbe dovuto essere consegnato a un attivista di Tanzim, a Ramallah. I palestinesi hanno negato, accusan- do Israele di mentire. Gli israeliani citano anonimi giornalisti che hanno udito lo scoppio provocato dai militari. Se confermato sarebbe il primo caso documentato dell'uso di ambulanze per il trasporto di esplosivi. Israele ha più volte giustificato la perquisizione e gli attacchi ad ambulanze, accusando i palestinesi di nascondere ordigni su questi veicoli, ma non ci sono finora state prove. A Nablus, in Cisgiordania, un palestinese, SaidNasser, 32 anni, è stato ucciso e lo zio, un mercante d'armi, è rimasto ferito nell'esplosione nell'abitazione del militante del Fronte popolare per la liberazione della Palestina. Nel campo di Al Ein, hanno riferito fonti palestinesi. Altri due palestinesi sono stati uccisi in una caccia all'uomo cominciata nella notte contro incursioni vicino a Kibbntz Kissufim, a Est della Striscia di Gaza. Due soldati israeliani sono rimasti feriti nella sparatoria. L'attentato di Netanya è stato addossato dal governo israeliano al presidente dell'autorità nazionale palestinese Yasser Arafat. Fonti della sicurezza israeliana hanno detto che l'attentato avrà conseguenze «significative» sull'Anp. Ràanan Gissin, consighere del primo ministro Ariel Sharon, ha detto che l'attentato «ci costringerà a rivalutare la nostra pohtica generale». «Stiamo ancora lavorando per un cessate il fuoco - ha detto Gissin -, ma se i palestinesi hanno scelto la via del terrorismo, dovremo decidere quali misure prendere». La risposta israeliana dovrebbe essere decisa nelle prossime ore. L'attacco è avvenuto, mentre l'inviato del presidente George Bush, il generale Anthony Zinni, cercava fino all'ultimo di non far fallire la sua missione. Zinni si è incontrato nel pomeriggio con i responsabUi per la sicurezza palestinesi. L'inviato Usa e la delegazione palestinese si erano già incontrati ieri, ma la riunione si era conclusa senza alcun risultato. Per ora, rimane esclusa ima riunione congiunta con i responsabili della sicurezza israeliani e palestinesi, dopo che l'inviato Usa ha fatto sapere che le posizioni delle due parti sono ancora «troppo distanti». I feriti sono 125 In gravi condizioni . molti dei ricoverati L'attentatore si è fatto esplodere nella hall affollata di famiglie

Persone citate: Anthony Zinni, Ariel Sharon, Fatah, George Bush, Gissin, Rama, Yasser Arafat, Zinni