All'Agenzia olimpica andrà un viceprefetto di Maurizio Tropeano

All'Agenzia olimpica andrà un viceprefetto All'Agenzia olimpica andrà un viceprefetto Giuseppe Amelio sostituirà Arcidiacono bersagliato dall'opposizione in Regione Maurizio Tropeano Il vicedirettore unico dell'Agenzia Torino 2006 sarà il viceprefetto, Giuseppe Amelio. Niente di ufficiale, certo, anche perché nomina e incarico diventeranno operativi non appena il Parlamento avrà approvato gli emendamenti che modificano il testo della legge 285 che presiede la gestione e l'organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali. Sul suo nome, però, c'è l'accordo degli enti locali e il benestare del governo. «Se fosse lui non ci sarebbe nessun problema», ha spiegato il presidente della giunta regionale, Enzo Ghigo pochi giorni fa a margine dei lavori del Consiglio regionale. Più o meno sulla stessa linea il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino: «I nomi che ho sentito in queste settimane sono tutti di qualità, il problema è la rapida approvazione delle modifiche alla legge». E il governo? La scorsa settimana in molti hanno notato all'inaugurazione di un complesso edilizio dell'Atc il viceministro delle Infrastrutture, Ugo Martinat, prendere ^a parte il viceprefetto e parlare a lungo con lui. Non è la prima volta che il nome di Amelio viene associato all'organizzazione dei Giochi. Quando venne istituita l'Agenzia Torino 2006, furono i Democratici di sinistra a proporre il viceprefetto per la carica di direttore dell'Agenzia stessa perché «persona di garanzia e in grado di assicurare la trasparenza». All'epoca, però, il centrodestra gli preferì Domenico Arcidiacono, direttore generale del settore Patrimonio della Regione e fedelissimo dell'allora assessore al Bilancio Angelo Burzi. Nessuno poteva pensare che da lì a pochi mesi Arcidiacono finisse nel mirino di una serie di esposti che il consigliere regionale dei Ds, Roberto Placido, e il capogruppo dei Democratici (Costantino Giordano) avrebbero presentato alla procura della Repubbhca contestando la legittimità dell'assegnazione dei lavori di ristrutturazione del secondo piano del palazzo della giunta regionale. Polemiche che portarono Ghigo a nominare una commissione d'inchiesta intema che nella relazione conclusiva segnalava l'esistenza di «irregolarità amministrative» che però non hanno comportato dolo per la Regione. Ma quella relazione, finita sul tavolo di Frattini, e la volontà del governo di intervenire direttamente nella gestione e organizzazione dei giochi hanno portato alla decisione di istituire la figura del vicedirettore unico. Resta un problema: i tempi di approvazione da parte del Parlamento del testo di modifica della legge. Il documento preparato dal ministro della Funzione Pubblica, Franco Frattini, è stato approvato dal Consiglio dei ministri e subito dopo depositato in Parlamento. E' stato assegnato all'esame dell'ottava commissione, Ambiente e Territorio. Qui i parlamentari piemontesi di entrambi gli schieramenti sono impegnati in una lunga trattativa per ottenere un'accelerazione dell'iter di discussione. Osvaldo Napoli e Franco Stradella di Forza Italia lavorano fianco a fianco con i deputati dell'Ulivo, Giorgio Merlo e Mauro Chianale per ottenere l'esame del provvedimento in sede legislativa da parte della Commissione. Spiega Napoli: «Si tratta di uno strumento che permette di approvare quel do¬ cumento senza poi passare all'esame generale da parte di tutta l'assemblea. Stiamo lavorando per trovare il massimo di unità possibile ma ci sono resistenze». Resistenze che arrivano da Verdi e Rifondazione Comunista e che potrebbero far slittare l'approvazione del testo alla fine di luglio. I parlamentari piemontesi impegnati a sveltire le modifiche alla legge sull'organizzazione dei giochi Domenico Arcidiacono li ministro Franco Frattini

Luoghi citati: Napoli, Torino