Montedison, migliora la gestione

Montedison, migliora la gestione NEL 2001 PIÙ' RICAVI E 315 MILIONI DI EURO DI PERDITE, CALA IL DIVIDENDO Montedìsony migliora la gestione Gli oneri straordinari mandano però i conti in rosso Flavia Podestà MILANO Né la debolezza della congiuntura, né l'ulteriore raffreddamento dell'economia determinato dagli attentati dell' 11 settembre riescono a frenare la corsa a migliorare la profittabilità del gruppo Monteclison che, tuttavia, riscopre il rosso nel consolidato, chiuso con un risultato netto negativo per 315 milioni di euro (positivo, invece, nel 2000 per 260 milioni di euro). Un paradosso per il gruppo che domani formalizzerà l'acquisizione - a braccetto delle municipalizzate elettriche di Milano e Torino, attraverso Edipower - di Eurogen con i suoi 7.008 megawatt (ossia della Genco più grande ceduta dall'Enel): firmando il preliminare di vendita e versando un anticipo del 50A, (poco meno di 150 milioni di euro) del prezzo per l'equity pari complessivamente a 2,98 miliardi di euro; perii saldo e la girata delle azioni si stenderà, invece, il via libera dell'Antitrust. Un paradosso tanto più rilevante se si tien conto del fatto che nel 2000 la gestione avrebbe saldato in rosso se non fosse stato per i robusti proventi straordinari (540 milioni di euro) rivenienti dalla cessione di Calcemento e di Ducros, mentre nel 2001 la gestione saldava in attivo. Il fatto è che il 2001, per il gruppo guidato da Umberto Quadrino - che ha saldato l'ultimo esercizio con ricavi in crescita del 10,40Zoa 15.790 milioni di euro-va letto due volte: in luce e controlu- ce. Sul versante della gestione ordinaria il gruppo Montedison registra un netto miglioramento del margine operativo lordo ^ 14,80Zo a 1.898 milioni di euro) e dell'utile operativo netto, aumentato del 45,80Zo (da 698 a 1.018 milioni di euro). All'importante crescita dei risultati, inoltre, hanno dato un contributo quasi tutti i settori operativi - zucchero, amido, semi oleosi, nutrizione animale, chimica per la salute - che hanno migliorato le loro performances, ma soprattutto l'energia che ha accompagnato il balzo dei ricavi da 3.127 a 4.032 milioni di euro, con la crescita deir8,20Zo del margine operativo lordo (pari a 990 milioni di euro). Letti in controluce, però, i conti del gruppo rivelano i pesanti oneri - circa 330 milioni di euro connessi alla scissione di Eridania Beghin Say (che, peraltro, ha costituito la premessa per la quotazione delle quattro società - Beghin Say, Cereol, Cerestar, Provimi - in via di cessione; e gli stanziamenti per oneri ambientali (260 milioni di euro) con cui si è chiusa la vecchia partita del petrolchimico di Marghera; oltre a svalutazioni per 85 milioni di euro: 576 milioni di oneri straordinari non ricorrenti che si sono mangiati la redditività del gruppo. Che, nel 2002, conta di migliorare le performances nonostante la debolezza del primo bimestre dell'anno che ha indotto una diminuzione del 30Zo dei ricavi, ma non ha frenato la redditività (cresciuto del 100Zo il margine operativo lordo a 310 milioni di euro) - contando sulla ripresa che si sta manifestando in Usa e si attende discreta anche nell'Ue. Per i soci della capogruppo, invece, nessun timore: Montedison spa ha più che raddoppiato l'utile netto, passato dai 296 milioni del 2000 a 614 milioni di euro, grazie anche alla distribuzione straordinaria di riserve effettuata da Montecatini, Edison e Falck. Nonostante il ricco fieno in cascina il dividendo proposto è inferiore al 2000: 0,020 euro alle ordinarie (0,030 nel 2000) e di 0,050 alle risparmio (0,060 l'anno prima), ma il sacrificio è essenzialmente di Italenergia, dopo la scalata a Montedison, infatti, il flottante non raggiunge il 40Zo. Confermato, infine, il ruolino di marcia delle pulizie di portafoglio per migliorare la posizione finanziaria - l'indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 dicembre 2001 era pari a 7.985 milioni di euro rispetto ai 7.858 di fine 2000 - concentrarsi nell'energia: nel 2001 sono uscite dal perimetro di consolidamento, una quota Fondiaria, Dieci/ Purgo e Koipe; nel 2002, completata la cessione Fondiaria, stanno per essere vendute Cerestar e Agorà mentre la vendita di eridania dovrebbe concludersi in queste settimane e per le altre provinole in uscita (Carapelli, per esempio, ma anche Beghin Say) sono in corso contatti con diversi soggetti.

Persone citate: Beghin, Beghin Say, Carapelli, Ducros, Flavia Podestà, Genco, Umberto Quadrino

Luoghi citati: Edison, Milano, Montecatini, Torino, Usa