Internet, il treno è ripartito di Anna Masera

Internet, il treno è ripartito NUOVE START-UP NEGLI USA PREPARANO UNA SECONDA RIVOLUZIONE. IL MOTTO: IL CONSUMATORE E' RE I nternet, il treno è ripartito Anna Masera Al grande ritomo della Silicon Valley, simbolo di tutta l'industria legata a Internet, Newsweek la settimana scorsa ha dedicato la storia di copertina. Sull'argomento l'autore dell'inchiesta, Steven Levy, ha tenuto una chat, in diretta molto partecipata, sul sito www.newsweek. msnbc.com. E venerdì scorso i leader di alcune tra le principali società high-tech americane si sono confrontati in tivù (Nbc) e su Internet (sul sito di Newsweek Msnbc), nel forum «Silicon Summit III»: i verbali del vertice tecnologico sono ancora tutti consultabili online (www. msnbc.com/news/siliconsummit_ front.aspi: c'erano Craig Barrett di Intel, Kob Glaser di Real Networks, Howard Stringer della Sony, Terry Semel di Yahoo!, Rick Belluzzo della Microsoft, Jeff Bezos di Amazon. Il succo? Si è passati dallo slogan «Content is king» (il contenuto è re) a «The consumer is king» (il consumatore è re). Un sano bagno di realismo, per Internet II, la vendetta. L'esplosione della bolla speculativa delle aziende cosiddette «dotcom» avrà anche danneggiato Wall Street, ma è stata salutare per tutta l'industria high-tech. La Silicon Valley era stata soprannominata Death Valley (valle della morte), per via della morìa di start-up. I venture capitalist nel giro di un anno si sono ritirati, passando da 21 miliardi di dollari di investimenti nel Duemila a soli 6 miliardi di dollari nel 2001. La disoccupazione è salita di colpo alle stelle e sono ricomparsi a prezzi stracciati gli spazi per uffici, un tempo introvabili in tutta la Bay Area, l'area della baia californiana. Eppure, il figliol prodigo della Valley, Steve Wozniak detto Woz (ex co-fondatore della Apple Computer in un garage 25 anni or sono), è di nuovo in pista. Nel servizio di Newsweek, campeggia su tutta pagina con un sorrisone sornione nel suo nuovo ufficio comprato a prezzi stracciati da dot-com fallite, pieno di cavi (ma non eravamo nell'era senza fili?). Pare riceva decine di curriculum vitae via email. Già: perchè ha aperto una nuova startup, la Wheels of Zeus, pronto per «una nuova rivoluzione». Cosa significa? Secondo gli addetti ai lavori, la Silicon Valley non solo non è morta, ma si è già ripresa. Ed è tornata quella che era nei primi anni Novanta, prima dell'esplosione di Intemet: innovativa e grintosa, piena di energia e di voglia di ricominciare da zero. «Questo è un grande momento per aprire una nuova start-up» dichiara Heidi Roizen della Mobius Venture Capital. La ripresa c'è stata subito dopo i grandi licenziamenti dalle dot-com fallite. Molti mana¬ ger a caccia di soldi sono tornati nella Old Economy, ma i duri e puri della Silicon Valley, i cosiddetti «geek» (secchioni computerari) che sono poi quelli che contano, sono rimasti. Tornati in proprio, dopo una pausa di vacanza per ricarsi su qualche isoletta esotica, hanno subito ripreso l'attività di sempre: trasformare l'high tech in magia. Come agli esordi, si incontrano nei caffè o a casa, mostrano i nuovi progetti con «demo» ad hoc, presentano idee geniali a incontri semi-formali. E prima o poi trovano il modo di far arrivare le loro idee sul mercato. , La differenza, rispetto al boom di Internet degli anni Novanta, è che oggi non ci sono più i venture capitalist di allora. Sono tutti guardinghi e tengono ben stretto il portafogli. Per cui, la difficoltà è riuscire a raccogliere i finanziamenti per le nuove start-up. Ma questo ostacolo è una garanzia per chi ce la fa: vuol dire che è stata vagliata bene e che promette bene. «Per due anni è stata fmanziata qualsiasi azienda che mettesse come iniziale una "e" ("elettronica"), anche se era una schifezza» sintetizza Mike Edelhart, che sta raccogliendo i finanziamenti per Zinio, una start-up di editoria digitale. «Oggi questo non è più possibile». Le nuove start-up sono più realistiche, non pensano più troppo in grande in termini di spese, si mantengono leggere e flessibili, presentano ai finanziatori analisi tecniche e commerciali ben ponderate. Tra le emergenti, Newsweek ne segnala in particolare quattro: due nuove. Linden Lab (ambienti virtuali tridimensionali) e Foveon (microchip superpotente per la fotografia digitale), e due vecchie che hanno saputo innovarsi, Intel (microprocessori che hanno superato la legge di Moore in termini di sempre maggiore velocità e minori costi di produ¬ zione) e Google (il motore di ricerca più veloce del Web), E in Europa? Le novità da tenere sott'occhio sono soprattutto nel mondo dei nuovi telefonini multimediali, e dei servizi per la banda larga. Tenendo sempre presente il nuovo motto: «il consumatore è re». Dopo l'esplosione della bolla speculativa adesso le dot com nascono all'insegna del realismo per convincere i finanziatori

Luoghi citati: Europa, Usa