Otto esperti per decifrare Anna Maria di Enrico Martinet

Otto esperti per decifrare Anna Maria SI STABILIRÀ' SE ERA CAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE IL GIORNO DELL'OMICIDIO DI SAMUELE E SE PUÒ' SOSTENERE UN PROCESSO Otto esperti per decifrare Anna Maria Dopodomani la perizia psichiatrica Enrico Martinet AOSTA Ci sarà Anna Maria Franzoni, sarà lì accanto ai magistrati che vogliono sapere se sia o meno sana di mente. Un giudice, Fabrizio Gandini, il gip che ha firmato il «sì» all'arresto, un pubblico ministero, Stefania Cugge (forse saranno due se sarà presente come già nell'interrogatorio il procuratore capo di Aosta Maria Del Savio Bonaudo) e l'avvocato difensore, il professor Carlo Federico Grosso. Saranno di fronte nell'udienza dell'incidente probatorio, in un'aula delle Vallette, carcere torinese, alle 11 di giovedì. Per la terza volta Anna Maria, indagata per l'omicidio di Samuele, il figlio di 3 anni, uscirà dalla cella per affrontare un procedimento giudiziario: la prima volta è stata interrogata dal gip, la seconda dai pubblici ministeri. La mamma di Samuele saprà che frugheranno nella sua mente e cercheranno di interpretare quanto accadde il giorno del dehtto, otto medici, sette psichiatri e un anatomopatologo, il professor Carlo Torre, che già è esperto della difesa, L'avvocato Grosso nominerà giovedì anche il professor Filippo Bogetto, ordinario di psichiatria dell'Università di Torino e il professor Giancarlo Nivoli, che ha pari incarico all'ateneo di Sassari. Per l'accusa gli psichiatri saranno due, Massimo Picozzi (Università di Parma e Castellanza) e Ugo Pomari (Università di Torino). Tre per il giudice, i periti Francesco De Fazio, direttore di medicina legale a Modena, Alessandra Luzzago e Francesco Barale, entrambi dell'Università di Pavia. Tanti i perché in un «caso» delittuoso, giudiziario e mediatico che non ha precedenti. Una domanda riguarda proprio la perizia psichiatrica di cui giovedì si dibatterà nell'udienza. Le domande sono quelle di rito. Anna Maria era capace in toto o in parte di intendere e di volere il 30 gennaio, giorno del delitto? Oggi è pericolosa? Può sostenere un eventuale processo? A queste domande consuete che si rivolgono a psichiatri in procinto di dover «giudicare» la salute mentale di come fa l'investigatore ad essere così sicuro visto che non ha potuto disporre degli atti». Con Lavorino, che ha costituito un Comitato per l'innocenza della mamma di Samuele, lavoreranno dodici persone, cinque investigatori oltre a lui, due psichiatri, due psicologi e due criminologi. Lavorino, dodici giorni fa si era scagliato contro chi aveva «cavalcato la facile e como¬ da tigre della visibilità massmediatica». Da Cogne altre due famiglie si sono rivolte all'avvocato Claudio Soro perché si sono sentite calunniate e diffamate dai Lorenzi e da chi sostiene l'innocenza di Anna Maria. Daniela Ferrod e il cognato Ugo Guichardaz, vicini dei Lorenzi e indicati come sospetti si sono così aggiunti ai coniugi Carlo e Graziane Perratone. Oggi a Cogne comincia la contro indagine «Finora l'inchiesta è stata a senso unico» un indagato, se ne aggiunge un'altra, fra la procedura penale e la curiosità: perché il pubblico ministero ha chiesto la perizia psichiatrica e perché adesso? Il procuratore Maria Del Savio Bonaudo risponde: «Prima non avrebbe avuto senso, non si chiede una perizia psichiatrica per una persona libera. Prima di avere indizi gravi a carico della signora non c'era motivo di chiederla». Quando sono arrivate le analisi di laboratorio dei carabinieri del Bis di Parma, la Procura ha avuto conferma dei sospetti e ha chiesto al gip la misura cautelare, cioè l'arresto per Anna Maria. C'era il pericolo di fuga, come ha confermato il giudice nel!'accogliere la richiesta di arresto, aggiungendo anche la possibilità della reiterazione del reato. Cosi Anna Maria Franzoni è finita alle Vallette. E dopo l'interrogatorio di gip e accusa il pubblico ministero ha chiesto l'incidente probatorio anche a tutela dell'indagata. Oggi sarà a Cogne il «titolare» della controindagine, l'investigatore Carmelo Lavorino che ha bollato l'inchiesta sul dehtto di Samuele come «a senso unico» e sarebbe impegnato per dimostrare l'innocenza di Anna Maria e «errori e orrori» delle indagini. Il procuratore Bonaudo dice: «Indagini private, bene. Eirori e prrori? Chissà Anna Maria Franzoni, la mamma del piccolo Samuele

Luoghi citati: Aosta, Castellanza, Cogne, Modena, Sassari, Torino