I kamikaze firmano un'altra domenica di sangue di Aldo Baquis

I kamikaze firmano un'altra domenica di sangue MENTRE L'INVIATO AMERICANO ZINNI PROSEGUIVA LA SPOLA TRA GERUSALEMME E I TERRITORI PER CERCARE DI STABILIRE LE CONDIZIONI DI UNA PROSSIMA TREGUA I kamikaze firmano un'altra domenica di sangue Bloccati due militanti imbottiti di esplosivo, palestinese uccide una liceale Aldo Baquis TEL AVIV Israele ha vissuto ieri una delle giornate più convulse delle ultime settimane mentre il mediatore statunitense Anthony Zinni proseguiva la sua spola fra israeliani e palestinesi nel tentativo di raggiungere un cessate il fuoco. Ma in serata responsabili dei servizi di sicurezza israeliani e palestinesi si sono riuniti sia a Gaza che in Cisgiordania. Lo ha riferito alla televisione israeliana il ministro della Difesa Binyamin Ben Eliezer, senza dare particolari. Il bilancio delle vittime israeliane è stato relativamente contenuto (ima adolescente uccisa a bruciapelo alla uscita dal liceo da un mihtante della Jihad islamica, e circa 40 feriti). Ma anco¬ ra una volta in importanti città israeliane la vita è stata sconvolta. E al governo sono state chieste misure energiche per ripristinare la sicurezza. «Sappiamo con certezza - aveva detto nella prima mattinata il ministro della difesa Benyamin Ben Eliezer che i palestinesi hanno deciso di accogliere Zinni con una offensiva di attacchi terroristici e di kamikaze». Alle prime luci dell'alba ehcotteri da combattimento sono dunque atterrati nel villaggio cisgiordano di Salfit e hanno fatto scendere a terra i membri della Unità speciale Shaldag che sono riusciti a sopraffare due uomini bomba palestinesi ormai pronti per partire in azione. Uno di essi aveva già registrato la videocassetta in cui spiegava le ragioni del suo suicidio e salutava per la famigha per l'ultima volta. I due, secondo la radio militare, sono stati catturati e portati in elicottero in Israele per essere interrogati. Poco dopo la cittadina di Naharya è stata presidiata da ingenti reparti militari. Informazioni di intelligence parlavano della presenza in zona di un commando di terroristi, per la seconda volta in una settimana in quella zona. Secondo informazioni non confermate, erano appena sbarcati sulla spiaggia e si accingevano a colpire una scolaresca. Il sindaco Jacky Sabag non ha corso rischi: ha ordinato la serrata delle scuola e ha fatto richiamare indietro le scolaresche che erano in gita. Per tutta la giornata la cittadina turistica è stata presidiata da reparti militari. Nella tarda mattinata la pohzia israeliana ha ricevuto informazioni relative all'ingresso di un terrorista dalla Cisgiordania. In alcune città vicine alle aree palestinesi (Afula, Hadera, Natanya) sono subito stati istituiti numerosi posti di blocco. Ma l'attentato che era nell'aria é avvenuto in una città dove l'allerta era minore, nel centro di Kfar Saba, nell'hinterland di Tel Aviv. Era appena suonato il campanello in un liceo della via Tchernikhowsky e gli allievi stavano disperdendosi quando un palestinese è apparso in mezzo di strada sparando a bruciapelo sui passanti. Fra quanti si sono sentiti sibilare vicini i proiettili vi erano le guardie del vicino tribunale e un passante dai riflessi rapidi che dopo essersi appostato dietro a una automobile ha centrato l'assalitore alla testa con un unico colpo di pistola. Per la diciottenne Noa Orbach non c'era più niente da fare: i suoi compagni di scuola l'hanno vista abbattersi sull'asfalto. Almeno altri dieci passanti sono stati feriti dal palestinese, prima che venisse neutralizzato. Nemmeno due ore dopo, un altro uomo bomba palestinese si è scagliato contro un autobus pieno di passeggeri nella zona di French Hill, alla periferia settentrionale di Gerusalemme. Il suo ordigno era potente, secondo gli artificieri della polizia, e reso ancora più micidiale da chiodi e bulloni in grande quantità. Ma fortunatamente la relativa lontananza del kamikaze dall'automezzo ha fatto sì che la onda d'urto provocasse solo il ferimento di ima ventina di israeliani. Un'ora dopo gli abitanti di Gerusalemme hanno nuovamente rabbrividito nel sentire una altra esplosione, nella medesima zona. Nel vicino villaggio arabo di Anata la polizia israeliana ha poi trovato i resti di un palestine¬ se dilaniato da un ordigno che aveva con sé e che forse era esploso anzitempo. Secondo gli abitanti del villaggio, l'uomo si era limitato ad aprire un pacco trovato per strada. «Non si era mai occupato di politica», hanno assicurato i suoi conoscenti. La giornata di violenze non era ancora terminata. Nella colonia di Ganney Tal, presso Gaza, un colono ha scoperto in serata sulla propria automobile un telefono cellulare sconosciuto. Esaminandolo meglio, ha visto uscirne due fili i quali erano collegati a un ordigno di notevoli dimensioni nascosto sotto al sedile del guidatore. A quanto pare, gli attentatori attendevano soltanto che la automobile rientrasse nell'insediamento per comporre il numero del telefono cellulare ed attivare la carica mortale. L'attentato a Tel Aviv all'uscita dalla scuola In serata sono riprese le riunioni dei responsabili della sicurezza israeliana e palestinese

Persone citate: Anthony Zinni, Ben Eliezer, French Hill, Jacky Sabag, Orbach, Zinni