Nuova tecnica per fare il vuoto

Nuova tecnica per fare il vuoto | DUE BREVETTI AL CERN DI GINEVRA Nuova tecnica per fare il vuoto UN MATERIALE RIDUCIBILE A PELLICOLA, SE SCALDATO, ASSORBE I GAS RESIDUI Beatrice Bressan (*) COME sarebbe la vita senza tecnologia? E' una sveglia elettronica a darci il buongiomo. Laviamo i denti con uno spazzolino elettrico mentre la radio annuncia le ultimissime mondiali. Ed ecco il telefonino che comincia a squillare. Al lavoro siamo davanti al computer e leggiamo e-mail appena inviati dall'altra parte del mondo. E' facile, grazie a Internet e a World Wide Web. Sono miriadi le tecnologie che hanno un impatto sul quotidiano, anche se meno evidente. La tecnologia del vuoto ad esempio si apphea in vari settori: nei tubi a raggi catodici dei televisori e dei computer o per realizzare gh schermi ultrapiatti. In un futuro non molto lontano questa tecnologia potrebbe giocare un ruolo importante nel mighorare l'isolamento termico degh elettrodomestici, minimizzandone l'emissione termica, nonché delle abitazioni, riducendo lo spessore di muri e finestre. Tra le tecnologie che oggi realizzano, mantengono e migliorano il vuoto, quella che si avvale dei cosiddetti film sottili di materiale «getter» è stata inventata e sviluppata negh ultimi dieci anni al CERN, il laboratorio europeo per la fisica delle particelle di Ginevra. Grazie a una proprietà nota da quasi un secolo, una volta introdotti in un sistema sottovuoto, i «getter» reagiscono chimicamente con il gas residuo, le cui molecole vengono fissate sulla superficie del getter stes¬ so, aumentando il grado di vuoto. Si tratta di materiali laicamente utilizzati dall'industria per mighorare il vuoto nei tubi elettronici e in seguito negh acceleratori di particeUe. A seconda delle applicazioni il materiale getter è impiegato in varie forme (anelli, nastri), inserito nel sistema e scaldato sottovuoto tra 400 "C e 800 "C per liberare la superficie dallo strato di ossido d'impedimento al pompaggio. «Per LHC (Largo Hadron Collider) è stata sviluppata una tecnica innovativa spiega Cristoforo Benvenuti, il fisico che ha progettato la pompa principale del LEP (Largo Electron Positron Collider), un nastro getter lungo 23 chilometri - che permette di rivestire completamente la superficie interna della camera a vuoto dell'acceleratore trasformandola in una pompa.». Il rivestimento getter viene attivato passivamente durante la procedura di degassaggio a caldo, eliminando così il gas residuo presente nella camera. «Per attivare il sistema a temperature sufficientemente basse da essere compatibili con le camere di alluminio - continua Benvenuti - abbiamo sviluppato una lega di titanio, zirconio e vanadio che si attiva già a 180 "C». Due, quindi, le novità per il trasferimento tecnologico al mondo industriale, oggi protette da brevetto: la realizzazione di un nuova tecnica per produrre l'ultravuoto mediante film sottili, nonché una lega getter capace di essere attivata a temperature molto basse. Non esistono limiti all'esplorazione della miniera d'oro delle innovazioni del CERN. Grazie all'attività di ricerca, l'alta tecnologia sviluppata ha permesso alla scienza di entrare neUe nostre vite per mighorare la realtà quotidiana a tutti i livelli. (*) CERN, Ginevra

Persone citate: Beatrice Bressan, Cristoforo Benvenuti, Wide

Luoghi citati: Ginevra, World