Ragazzo carbonizzato al campo nomadi di Alessandra Pieracci

Ragazzo carbonizzato al campo nomadi GENOVA, LA TRAGEDIA E' STATA SCATENATA DA UNA STUFA 0 DA UNA CANDELA Ragazzo carbonizzato al campo nomadi Il padre invalido ha tentato di salvarlo, ma è rimasto ferito Alessandra Pieracci Ju GENOVA «Povero figlio mio. Mi chiedeva aiuto, mi chiamava. Ho provato a raggiungerlo, ma c'era tutto quel fuoco. Mi si è attaccato addosso, ho cominciato a bruciare». E il figlio, 14 anni appena compiuti, è morto così, le braccia tese in avanti a cercare le mani di suo padre per salvarsi dal rogo che lo circondava. Lo hanno trovato steso a temi, la testa e la schiena coperta di detriti, e solo l'autopsia potrà stabilire se la morte è arrivata, per asfissia, prima che il fuoco carbonizzasse tutto. Il padre è all'ospedale, ricoverato per ustioni a una mano. Un furibondo incendio, probabilmente appiccato da una candela o da una stufa, ha parzialmente distrutto, l'altra notte, un campo provvisorio per camper e roulottes organizzato un anno fa dal Comune in un ex capannone a Rivarolo, nel Ponente ex industriale cittadino: qui erano state ospitate/dopo cinque anni di sgomberi da varie zone degradate, 27 famiglie rumene, arrivate a Genova nel 1996. «Noi abbiamo fatto il possibile - hanno dichiarato il vicesindaco diessino Claudio Montaldo, con l'assessore alla città solidale Sergio Rossetti e quello al patrimonio Claudio Basso - La zona era fornita di acqua, energia elettrica, allacciamento fognario, avevamo realizzato una serie di bagni. Però la struttura era idonea a ospitare 27 nuclei familiari secondo regole precise: bombole da tenere all'aperto, niente baracche di legno nel capannone, auto e roulottes posteggiate senza chiudere le uscite. Ogni mese veniva effettuata un'ispezione, e ogni volta facevamo abbattere paratie e barac- che ed eliminare le bombole nei punti, a rischio». L'altra notte nel campo c'erano oltre cento persone, sistemate in parte nelle roulottes, in parte nelle baracche che si erano costruite all'interno del capannone. All'interno si è scatenato il panico e uomini, donne e ragazzi si sono precipitati verso le due uscite del capannone, in parte ostruite dalle roulottes sistemate all'interno. Bruzli Saul Gujor, il ragazzo che dormiva in una delle baracche, è stato circondato dalle fiamme. Ed è probabile che il rogo si sia propagato proprio in prossimità del suo giaciglio. Il padre, 42 anni, la madre e le due sorelle di 18 e 11 anni dormivano nella vicina roulotte. Il capofamiglia ha tentato di aiutare il ragazzo, ma l'incendio, e le sue condizioni fisiche (un'invalidità che lo rende pesantemente claudicante) gli hanno impedito di raggiungere il figlio.

Persone citate: Candela Ragazzo, Claudio Basso, Claudio Montaldo, Sergio Rossetti

Luoghi citati: Genova, Rivarolo