Su Ciriello la Procura apre un'inchiesta per omicìdio volontario
Su Ciriello la Procura apre un'inchiesta per omicìdio volontario LA CARITAS ACCUSA: «UN'ESECUZIONE PER IMPEDIRE LA DIFFUSIONE DI TESTIMONIANZE SULLE ATROCITÀ' COMMESSE» . Su Ciriello la Procura apre un'inchiesta per omicìdio volontario Fabio Potetti MILANO C'è un rito che si ripete, alle 10 e 30 del mattino all'aeroporto militare di Linate. C'è il C-130 che arriva da Tel Aviv, la bara di Raffaele Ciriello avvolta nel tricolore, il picchetto, le autorità, i gioraahsti che sciabolano i microfoni davanti al direttore del «Corriere della Sera» Ferruccio De Bortoli; «E' una grande sofferenza per tutta la stampa. L'auspicio è che l'immagine di questo nostro collega che ritoma a casa possa far riflettere su quello che sta accadendo». Gli amici hanno il groppo in gola e non dicono niente. Paola Navillo, la moglie del fotoreporter ucciso a Ramaliah, li abbraccia forte ed entra in auto senza dire una parola. «Ha pianto quasi tutto il viaggio...», dice Carlo Verdelli, il vice direttore del «Corriere». La Merce¬ des scura con la bara fa una prima tappa all'obitorio di piazzale Gorini. C'è l'autopsia da fare. C'è già un'inchiesta aperta per omicidio volontario della procura di Milano. Anche se il procuratore capo Gerardo D'Ambrosio avverte che le indagini potrebbero finire a Roma: «C'è incertezza sulla compe- , tenza. Aspettiamo il ministero della Giustizia». I tempi della burocrazia rendono ancora incerta la data dei funerali, per ora si sa solo che Raffaele Ciriello verrà tumulato al cimitero Monumentale, dove sono seppeUiti i milanesi illustri. La vedova del fotoreporter pensa che possano svolgersi sabato: «Ho dato mandato all'ufficio legale del "Corriere" di occuparsi di tutte le pratiche. Faremo la camera ardente a casa a Milano». Della morte del fotoreporter si occupa anche il Consiglio dei mini- stri: «Il Consiglio esprime profondo cordogho per a morte del fotoreporter avvenuta in circostanze non ancora chiare e in ordine alle quali la Farnesina ha avviato immediati contatti con le autorità israeliane». I comunisti italiani chiedono di più, Oliviero Diliberto vuole che il governo richiami l'ambasciatore a Tel Aviv. Accuse dirette all'esercito di Sharon arrivano dalla Caritas di Gerusalemme. La direttrice Clau- dette Habesco ipotizza che quella di Raffele Ciriello sia stata «un'esecuzione per impedire ai giornalisti di diffondere nel mondole testimonianze sulle atrocità che vengono commesse. La morte del fotoreporter non è stato-un errore, sapevano che non era un palestinese». Il quotidiano britannico «Indipendent» la pensa allo stesso modo: «I soldati israeliani approfittano del fatto che tanto non saranno puniti». Sulla stessa linea lo spagnolo «El Mundo»: «Non c'erano scontri né combattimenti nella zona di Ramaliah dove è stato ucciso il fotoreporter». Cordoglio alla famiglia e al «Corriere» arrivano anche dall'«Osservatore romano». Lo stesso fa l'Arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini: «La sua tragica morte è un monito per tutti perchè siano intrapresi percorsi di pace». A palazzo Marino, sede del Comune, e in Provincia i lavori si fermano per un minuto di silenzio. Il Comune offre di rappresentare la città ai funerali con il proprio gonfalone. Il presidente del Consigliq.WJMnale Giovanni Marra pronuncia il discorso funebre, ricorda il fotoreporter e Maria Grazia Cutuli, la giornalista del «Corriere» uccisa in Afghanistan: «Il ricordo di Raffaele Ciriello ci riporta a quanto sia alto il tributo pagato dalla stampa per la libertà d'informazione». Parole che non accontentano l'Associazione lombarda dei giornalisti, che guarda anche al trattamento riservato ai free-lance in zona di guerra, quasi sempre senza tutele e copertura assicurativa: «La libertà di stampa non deve comportare il sacrificio di una vita. Invitiamo editori e direzioni a un chiarimento su quanto è avvenuto, còme è avvenuto, perchè è avvenuto». Da Tel Aviv a Milano la salma accompagnata dalla moglie De Bortoli: «Una sofferenza per tutta la stampa»
Luoghi citati: Afghanistan, Gerusalemme, Milano, Roma, Tel Aviv
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