La Rivetti del cuore fa ripartire «La 7» di Fulvia CapraraIrene Pivetti

La Rivetti del cuore fa ripartire «La 7» DA LUNEDI' LA NUOVA PROGRAMMAZIONE NEWS La Rivetti del cuore fa ripartire «La 7» Fulvia Caprara ROMA Una «tv povera ma intelligente», dedicata a un pubblico colto e informato che non riesce a trovare quello che cerca «sulle sei reti generaliste esistenti»: riparte da lunedì, dopo una domenica di pausa in cui sullo schermo grigio scorreranno i titoli dei nuovi programmi, la nuova 7 guidata da Andrea Del Canuto e Tamara Gregoretti (rispettivamente direttore e vice-direttore della rete) e da Giulio Giustiniani, capo delle news. Senza varietà, senza Jane Alexander e senza Fabio Volo, la rete propone, nell'arco di undici ore di diretta quotidiana, una massiccia dose di informazione scandita da una serie di nuovi appuntamenti, tra cui spicca la posta del cuore condotta da Irene Pivetti. «Mi avevano colpito spiega Gregoretti - certe sue risposte sorprendenti, date durante i talkshow a cui è stata invitata. Abbiamo fatto un'unica prova ed è andata benissimo, ha incantato tutti». Unica voce sanamente popolare in un tv che ci All'ex presidspazio di «pVannucci, Fe Biscardi gIrene Pivetti tiene a non definirsi snob, ma in fondo un poco lo è, sarà quella di Aldo Biscardi che, oltre a guidare il consueto «Processo» del lunedì, dovrebbe condurre, durante i Mondiali, una rubrica quotidiana. Libera dall'assillo dell'audience («Partiamo da una media di share poco al di sotto del 20Zo - spiega Paolo Dal Pino, amministratore delegato Seat -, ma per noi non vorrebbe dir nulla arrivare al 1007o con un pubblico che non ci interessa. La nostra ambizione è qualificare il target»). La 7 può contare su un costo industriale annuo pari a circa 80 milioni di euro e su una squadra formata da 83 persone impegnate in redazione più 65 nella rete. Il collegamento con il portale Virgilio servirà ad accentuare l'immagine di «community television», sempre in contatto con il pubblico e con i fatti del mondo. L'informazione, che ente osta rosa» edman altri volti nel progetto ha un ruolo centrale, continuerà a essere rappresentata soprattutto dal duo Lemer-Ferrara che con «8 e mezzo» conquista la prima serata, dal lunedì al venerdì: «Insieme rappresentano il paradigma di una televisione che vuole lavorare sugli schieramenti politici prendendo atto che viviamo in un sistema bipolare e considerando le parti pohtiche non come due armate brancaleone che si fronteggiano, ma come due gruppi che voghono dialogare». L'asse portante della rinata tv (i superstiti del vecchio assetto sono solo «Stargate» di Roberto Giacobbo, «Sfera» di Andrea Monti, la serie americana «Sex and the city», il gioco «100%» con la voce fuori campo di Gigio D'Ambrosio), si chiama «Omnibus», va in onda tutti i giorni tranne il sabato e la domenica dalle 7,15 alle 19,45, ed è articolato in una miriade di appuntamenti, sempre nell'ottica di «una tv raccontata e interattiva». Si va dalle cronache sul traffico affidate a Enrico Vaime che proporrà itinerari alternativi ai poveri auto mobilisti vittime di ingorghi ai retroscena dei fatti di cronaca raccontati da Andrea Purgatori nella rubrica «Giallo». E ancora dalle notizie meteo esposte in «modo collloquiale» da Paolo Sottocorona ai «Faccia a faccia» condotti da firme della carta stampata nei vari settori della politica, del costume, dello spettacolo. In programma anche spazi dedicati al volontariato, all'economia (condotto da Sara Varetto con Alan Friedman in veste di editorialista), alla gastronomia, al giardinaggio, alla sperimentazione audiovisiva e multimediale con «Crea» presentato da Alessandro Vannucci. La giornata di «Omnibus La 7» si chiude con Giulio Andreotti invitato a tracciare ogni sera, in «Visti da vicino», il ritratto di un personaggio del presente o del passato. A fine aprile è prevista la partenza di una prima serata sul tema storia realizzata in collaborazione con Einaudi. All'ex presidente spazio di «posta rosa» Vannucci, Friedman e Biscardi gli altri volti Irene Pivetti

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