Dal vertice di Barcellona il futuro dell'euro

Dal vertice di Barcellona il futuro dell'euro SOLO SE L'EUROPA SARA' PRONTA PER i CAMBIAMENTI TORNERANNO GUiNVESTITORI Dal vertice di Barcellona il futuro dell'euro Allan Saunderson A causa della divisione tra i governi deU'Unione Europea che incoraggiano le riforme e quelli che tentano di resistere ai cambiamenti, il vertice di Barcellona sarà importante per la valutazione dell'euro a lungo termine, in particolare nei confronti del dollaro. Se l'asse formato da Spagna-Regno Unito-Italia manterrà gb impegni di riforma presi nel Summit di Lisbona del 2000, le prospettive deU'euro sui mercati del cambio diventeranno più luminose. Viceversa, ulteriori segni che la Germania e la Francia stiano continuando a raUentare le riforme del mercato spingeranno la tendenza dei gestori monetari e deUe società di capitab a investire in altre parti del mondo. Saranno probabilmente gli Stati Uniti e l'Asia, in rapida crescita, a trame vantaggio, e l'euro subirà un altro scivolamento. Le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti nell'area deU'euro indicano che, dalla costituzione deU'Unione Monetaria Europea, U calo deU'euro rispetto al dollaro ha seguito molto da vicino l'andamento della fuoruscita dei capitali a lungo termine, sia per ciò che riguarda gU investimenti finanziari sia per queUi diretti societari. Questo è ciò che risulta fino a novembre del 2000. Quando alla fine del 2000 e nel corso del 2001, i flussi dei capitali hanno iniziato a ritornare verso U pareggio, si è inizialmente visto un rafforzamento dell'euro, che è arrivato a superare i 93 centesimi di dollaro nel gennaio 2001 : ma in seguito si è avuto un nuovo cambiamento di direzione e l'euro è scivolato molto al di sotto dei 90 centesimi. Questo dimostra che, quando si parla dei tassi di cambio, il giudizio del mercato è molto influenzato dai sentimenti. I soggetti che investono nel mercato azionario o in impianti e attrez¬ zature dove pensano di ottenere i migliori profitti? Il mercato ritiene che sia poco probabile che a breve termine ciò avvenga nell' area dell'euro ed è in attesa di una nuova gigantesca fuga di capitali. Per questa ragione, in questo momento, BarceUona è così importante. Dopo il nuovo impegno della Gran Bretagna riguardo all'Europa, e l'insediamento a Roma a Palazzo Chigi del governo di Silvio Berlusconi, si è avuta sotto molti punti di vista una spinta significativa per ciò che concerne l'offerta e le riforme del mercato. I riformatori deU'Ue hanno guadagnato una porzione rilevante di voti nei vertici e nelle riunioni ministeriaU, un portavoce politico di grande peso come U primo ministro britannico Tony Blair, nonché un difensore, oltre a Spagna, Banca Centrale Europea e Commissione Europea. NeUe ultime settimane, anche prima della resistenza del Cancel¬ liere tedesco Gerhard Schróder alle iniziative di liberalizzazione, i richiami costanti della Bce e della Ce sulle riforme del mercato del lavoro e della produzione sono apparsi in netto contrasto con le politiche economiche di Berlino e Parigi. Schróder dovrebbe ricordarsi deba storia recente dei capitali in Germania. La bbancia degli investimenti diretti societari tra le aziende tedesche che investono all'estero e gU investimenti delle società straniere in Germania ha toccato U UveUo più alto con una fuoruscita enorme, pari a 87,4 miliardi di euro, nell'arco dei 12 mesi fino a giugno 1999, quasi il 40Zo del pil. Nonostante il recente migUoramento, la combinazione esistente in Germania di salari elevati, costi non salariali alti, leggi sul lavoro non favorevoU aU'industria e i crescenti limiti fiscali relativi aUa tassazione su ferie e sussidi, significa che probabUmente si avrà un nuovo peggio¬ ramento quando inizierà la ripresa deU'economia statunitense e del mercato azionario. Nel portafoglio degli investimenti, la fuoruscita di capitali dalla Germania durante i tre anni dalla costituzione dell'Unione Monetaria Europea ha toccato la punta massima di 65 miliardi nel giugno 2001, migliorando in seguito fino a raggiungere un saldo attivo nel mese di novembre di queU'anno, ma riprendendo a peggiorare subito dopo. Ma la principale attrazione per gli investitori finanziari sono le obbligazioni emesse dal governo tedesco, non le sue aziende o il suo mercato azionario. Se sulle ultime questioni controverse a Barcellona saranno presi solo degli impegni retorici, presto si avrà senz'altro una nuova svalutazione dell'euro rispetto al dollaro da parte dei mercati, che interpreteranno così l'incapacità di riforme dell'Europa. E con ragione.

Persone citate: Allan Saunderson, Gerhard Schróder, Silvio Berlusconi, Tony Blair