Manette al super-trafficante turco di clandestini

Manette al super-trafficante turco di clandestini OPERAZIONE IN COLLABORAZIONE CON L'ITALIA. OGNI DISPERATO PAGAVA 2500 EURO PER IL VIAGGIO Manette al super-trafficante turco di clandestini Arrestato a Izmir, è accusato di aver organizzato 15 sbarchi negli ultimi due anni Rocco Valenti CROTONE Viso paffuto, stempiato, sopracciglia folte, sguardo smarrito: a vederlo nella foto segnaletica della polizia turca non ha la faccia cattiva, quella, almeno, che di fronte ad ogni singolo sbarco di clandestini, trasportati come bestie nelle stive di navi arrugginite, ci si immaginava quando si pensava al capo della tratta dei novelli schiavi. Eppure sarebbe stato proprio lui, Muhammer Kucuk, 44 anni, due mogli, un passato da rivenditore di telefoni cellulari, che ha diretto l'organizzazione che stava dietro ad una quindicina di sbarchi di clandestini negli ultimi due anni. Era lui a tirare le fila della struttura, che i capi delle squadre mobili di Crotone e Reggio Calabria preferiscono definire «as¬ sociazione per delinquere». Muhammer Kucuk è stato arrestato l'altro giorno dalla polizia turca mentre stava facendo imbarcare 190 disperati, quasi certamente diretti in Italia. Era ricercato da mesi, l'ex venditore di telefonini. Ed era ricercato per un'inchiesta dell'autorità giudiziaria turca e per un'altra della procura di Reggio Calabria. I poliziotti italiani sono arrivati a lui dopo una serie infinita di accertamenti. Hanno lavorato sodo gli uomini delle squadre mobili di Reggio e Crotone, fino a quando il gip di Reggio, nel dicembre scorso, ha emesso 31 ordinanze di custodia cautelare in carcere, tutte nei confronti di cittadini turchi, e tra questi Kucuk. Un mese fa il capo della squadra mobile di Crotone, Nino De Santis, è stato in Turchia, per concordare i termini della collaborazione con le autorità locali per arrivare alla cattura del capo dei trafficanti. Kucuk, secondo la polizia, è uno dei capi delle organizzazioni dei trafficanti di disperati. Prima pare lavorasse per conto di un boss: nel 1997 arrivò in Italia al seguito di un gruppo di clandestini, fu arrestato, a Gallipoli; scarcerato e tornato in patria, avrebbe fatto il salto di qualità, mettendosi in proprio nell'affare florido della tratta dei clandestini. Avrebbe imparato presto come trovare le carrette del mare su cui caricare i disperati, ad allacciare rapporti con albergatori della costa sud-occidentale della Turchia (per alloggiare i clandestini paganti prima della partenza) a reclutare le ciurme per le carrette del mare, soprattutto tra gente in cerca di guadagni facili che popolano il quartiere Karakoy di Istanbul o alcune aree sul Mar Nero. Affari d'oro, sulla pelle di quegli sventurati, costretti a pagare a testa in media l'equivalente di 2.500 euro pur di approdare in Italia, prima tappa per proseguire il viaggio verso il Nord Europa. Duemilacinquecento euro ciascuno, quindici sbarchi riconducibili all'organizzazione di Kucuk, duecento clandestini in media per ogni sbarco. Le cifre che ne vengon fuori fanno capire perché il pacioso quarantaquattrenne, ad un certo punto della sua vita, avrebbe deciso di chiudere il suo negozietto di telefonini nella zona di Smirne per investire il suo tempo in altro. Delle 31 persone delle quali il gip di Reggio Calabria aveva ordinato l'arresto, molte si trovavano già in galera, arrestate in occasione di sbar- chi avvenuti di recente in Calabria, altri sono ancora ricercati. Kucuk risponderà dei reati contestatigli dalle autorità italiane nella sua terra, in Turchia. «Di recente - spiega il capo della squadra mobile di Crotone, Antonino De Santis -, in Italia e in Germania erano già stati arrestati due membri dell'organizzazione, ma la cattura di Kucuk, che aveva messo su un business miliardario, costituisce una tappa fondamentale nello smantellamento della rete che gestiva il traffico di clandestini». Possibili contatti con la criminalità organizzata di casa nostra? «Finora non ne sono emersi - risponde il dirigente - e le indagini tenderebbero ad escluderli». Uno degli innumerevoli sbarchi di clandestini sulle coste italiane

Persone citate: Antonino De Santis, Kucuk, Muhammer Kucuk, Nino De Santis, Rocco Valenti