Terrore in Israele e nei Territori: 16 morti, 57 feriti
Terrore in Israele e nei Territori: 16 morti, 57 feriti Terrore in Israele e nei Territori: 16 morti, 57 feriti Uomini-bomba, cecchini e missili : in azione anche estremisti ebraici GERUSALEMME Ieri è stata un'altra giornata tenibile nel conflitto tra israeliani e palestinesi. Il primo episodio si è verificato nella notte a Tel Aviv, quando un kamikaze palestinese ha aperto il fuoco sui clienti di un ristorante a Tel Aviv: il bilancio è stato di tre morti e 25 feriti, oltre al killer, ucciso da un poliziotto a sua volta ferito a morte. I militari israeliani hanno quindi lanciato un raid sulla città cisgiordana di Hebron e sulla vicina Dura, dove un palestinese è stato ucciso in un conflitto a fuoco. Un secondo kamikaze palestinese si è fatto saltare in aria con la dinamite in un autobus ad Afilla, nel Nord di Israele. Il bilancio è stato di due morti e 18 feriti. Cecchini palestinesi hanno aperto il fuoco su automobilisti israeliani in Cisgiordania, lungo la strada poco a Sud di Gerusalemme: ima donna, che era al volante, è morta, mentre il marito è rimasto ferito. Un'esplosione ha ferito un'insegnante e sette scolaretti in un villaggio arabo alla periferia di Gerusalemme: attentato rivendicato da un gruppo estremista israeliano. EUcotteri israeliani hanno sparato quattro missili contro i quartier generali delle Forze di sicurezza palestinesi a Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Altri missili sono stati sparati da elicotteri israeliani contro installazioni della sicurezza palestinese a Nablus e Ramallah, in Cisgiordania. Entrambe le operazioni non hanno causato vittime. In serata invece un missile lanciato da un elicottero ha centrato Un'auto con tre attivisti tantim a Ramallah. I tre sono morti. Sempre in Cisgiordania, gli elicotteri israeliani hanno infine attaccato anche Tulkarem, colpendo una stazione di polizia e un. ufficio di al-Fatah. Due palestinesi sono rimasti feriti Poco prima militanti palestinesi avevano sparato tre razzi «Qassam-2», dalla Striscia di Gaza sulla città israeliana di Sderot, nel Sud di Israele: tre persone sono rimaste ferite. Si tratta della prima volta che questo tipo di razzi cadono su un centro abitato. Frattanto diventano frenetici tra le diplomazie arabe e occidentali i contatti per cercare di avviare ima trattativa di pace. Il destino del piano arabo-israeliano avanzato dal principe ereditario saudita Abdullah è appeso ad un filo all'altro capo del quale c'è Bashar el-Assad, il giovane presidente siriano, da cui dipende secondo vari analisti - se l'iniziativa arriverà o meno a essere proposta al vertice arabo di Beirut a fine mese. Nonostante, infatti, quanto dichiarato dome¬ nica a Beirut dallo stesso Bashar, ovvero che nel corso degli odierni colloqui a Gedda «non vi saranno divergenze» con la dirigenza saudita e che «si chiarirà tutto», resta il problema che, secondo il presidente siriano, l'offerta del piano saudita è stata una mossa prematura. Il piano di pace formulato da Abdullah prevede da parte dei Paesi arabi il riconoscimento dello Stato ebraico in cambio del ritiro israeliano da tutti i territori occupati nella «guerra dei sei giorni» del 1967. Ami Ayalon, ex capo dei servizi segreti israeliani dello Shin Bet, in un'intervista esclusiva al settimanale Tempi, si è dichiarato favorevole a un ritiro israeliano dai Territori occupati: «Siamo noi che dobbiamo fare il primo passo, perché siamo più forti. Può essere un rischio, ma oggi possiamo uscire dai Territori per nostra scelta, vittoriosamente, con un carta vincente: la riconsegna dei Territori». Ma ieri sera la riunione di gabinetto di sicurezza del governo israeliano, pur emergendo ormai una profonda spaccatura con i ministri laburisti, ha confermato la linea dura contro i palestinesi. «Se avessi saputo che saremmo arrivati alla situazione attuale ha detto il ministro degli Esteri Shimon Peres -, non sarei entrato al governo», [e.st.l Perterra, la vittima. Accanto, un poliziotto israeliano. ATel Aviv si è appena consumata la strage del «Sea Food Market»
Persone citate: Aviv, Ayalon, Dura, Khan Younis, Shimon Peres, Shin Bet
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Diktat alle società sul limite di spesa
- Calciatori autorizzati a cambiare società
- La prosa? Solo in seconda serata E Sassoli ha spiegato l'Algeria
- Ordinazioni e liquidazioni per l'Aeronautica
- Storia piacevole d'un mondo perduto
- Radio e tv, II governo vara la riforma Gasparri
- La Corte Costituzionale decide se può esistere una tv privata
- Dopo il discorso di Mussolini
- Continua la serie dei programmi noiosi
- Le responsabilità di Emilio Ollievir
- "Varsavia deve arrendersi"
- La Germania inserita nel fronte occidentale
- Rubatto presidente del Torino
- Due discorsi di Farinacci a Chieti
- Trillini regalo del calcio
- ECHI DI CRONACA
- E Savona riscopre Michele Da Cuneo
- 3) Assistente manutenzione meccanica
- Tra le promesse dell'Entella anche un portiere goleador
- A rovescio
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- "Varsavia deve arrendersi"
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Grace Kelly ha pagalo
- Uccisa con ventidue coltellate
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- La parola d'orline di Hitler ai giovani: lotta senza quartiere al bolscevismo
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Liquidato Gomulka, domata la sommossa Imminente rimpasto nel governo polacco
- Ã? scomparso Ferruccio Novo creatore del "grande Torino,,
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy