Battaglia In Afghanistan, muore un americano di Paolo Mastrolilli

Battaglia In Afghanistan, muore un americano Battaglia In Afghanistan, muore un americano Eserdto di Kabul e forze Usa contro cinquemila taleban e miliziani di Al Qaeda Paolo Mastrolilli NEW YORK La guerra in Afghanistan è ricominciata, e lo ha fatto con almeno un morto americano. Il primo allarme era arrivato venerdì, quando le autorità del governo di Karzai avevano avvertito che le forze superstiti di Al Qaeda e dei taleban si stanno riorganizzando nella zona orientale del paese, vicino al confine col Pakistan. Secondo loro si tratta di 4000 o 5000 uomini, accompagnati dalle famiglie e dalle vedove dei morti in guerra. Li guida Saif Rahman, ex comandante dei taleban, con la probabile collaborazione di Jalaluddin Haqqani, ex guerrigliero antisovietico sostenuto da Washington negli Anni Ottanta, e sono decisi a rilanciare la guerra santa contro gli americani. Già venerdì notte è scattata la risposta, con quella che secondo il Pentagono potrebbe essere la più grande operazione di terra lanciata dall'inizio del conflitto. Testimoni oculari hanno visto diversi elicotteri sollevarsi in volo da una base nella regione di Legar, appena a Sud di Kabul. A bordo c'erano membri delle forze speciali e paracadutisti della 101 esima Airbome Division incaricati di appoggiare i soldati locali: «La missione - ha spiegato il ministero della Difesa di Washington - coinvolgeva militari afghani e della coalizione, ma lo sforzo principale era condotto dalle tnjpp^. loqali dei generali Zia, Kamal Khan Zadrart e ^akim Khan». .1 commando si sono diretti nella provincia di Paktia, dove a gennaio avevano già bombardato il sistema di bunker e caverne nell'area di Zawar Kili. L'obietti- vo, questa volta, si trovava circa 20 miglia a Sud della città di Gardez; nello stesso tempo le autorità pakistane avevano sigillato i confini con l'Afghanistan per impedire la fuga dei nemici attaccati. L'assalto però non ha funzionato come doveva, perché ha incontrato una resistenza superiore alle aspettative. Gli uomini di Al Qaeda e i taleban hanno risposto col fuoco dei mortai, delle mitragliatrici e con altri pezzi d'artiglieria, obbligando le forze della coahzione a fermarsi.'Negli scontri, secondo il Pentagono, sono morti almeno un soldato americano e due afghani, e oltre dieci sono rimasti feriti. ( Nella serata di | sabato 1 qommandò'si sonò ritirati per lasciare libero il campo ai bombardieri B-52, che hanno Sganciato due potenti bombe «termobariche» da 900 chilogrammi contro le caverne-rifugio. Si tratta di ordigni che dispongono di una misce¬ la esplosiva speciale che provoca un'onda di alta pressione che penetra nei cunicoli, «assorbendo» l'aria all'interno. Sono stati impiegati anche ehcotteri da combattimento. Le operazioni quindi dovrebbero riprendere oggi, per dare la caccia dei sopravvissuti. Secondo fonti del Pentagono, Qsama bin Laden e il mullah Qmar non si trovano nella zona. Ma il ministro degli Interni del govemo provvisorio di Kabul, Yunus Kanuni, ha detto che il capo di Al Qaeda è vivo e continua a fare avanti e indietro indisturbato lungo il confine tra l'Afghanistan e il Pakistan. L'offensiva quindi potrebbe avere anche l'obiettivo di catturarlo, o colpire le ^forze che^appg^a,. gli 'dannò protezione. «Da settimane - spiega Vincent Cannistraro, ex capo dell'antiterrosimo della Cia - stiamo ricevendo informazioni sulla ricostituzione di Al Qaeda: tanto in Afghanistan, quanto nella rete all'estero che prepara nuovi attentati. L'organizzazione è stata indebolita ma non distrutta, e il rischio di azioni isolate è sempre alto». C'è ima strategia già pronta anche per questa fase: «In Afghanistan abbiamo trovato documenti che descrivono piani per rapire americani e poi riprendere in video la loro morte, come è successo con Daniel Pearl. L'obiettivo è demorahzzare gli Stati Uniti e convincerli a lasciare l'Afghanistan e il Pakistan, com'era successo in Somalia dopo l'uccisione dei nostri soldati organizzata con la complicità di Bin Laden». . In questo clima, il raggruppamento di Al Qaeda nella zona montagnosa di Gardez non poteva essere trascurato, anche se nell'ultimo raid, condotto il 23 gennaio, i commando avevano ucciso per errore almeno 16 civili invece di colpire i nemici. Il soldato morto ieri non è stato l'unica vittima americana della giornata. Anche il pilota di un F-14 ha perso la vita nel Mediterraneo dopo il decollo per un volo di routine dalla portaerei Kennedy, che si sta dirigendo nella zona delle operazioni di Enduring Freedom. Finora due americani erano morti per il fuoco nemico: l'agente della Cia Mike Spann, durante la rivolta di Mazar-i-Sharif , e il sergente delle Forze speciali Nathan Ross Chapman, durante le incursioni tra le montagne di Khost. Proprio venerdì Washington .a.vevgi,.aperto il quarto, fronte della guerra, dopo l'Afghaiiistan, le Filippine e la Georgia, annunciando l'invio di 100 soldati nello Yemen per addestrare le forze loqali a combattere i terroristi. Ma il primo fronte non è ancora chiuso. Taleban fotografati a Surmad, vicino a Gardez, la zona in cui ieri si è svolta la battaglia che è costata la vita a un americano