La strana coppia nelle stanze del potere

La strana coppia nelle stanze del potere PRESIDENTE E PREMIER. IL LORO GRANDE NEMICO E' LA DISOCCUPAZIONE La strana coppia nelle stanze del potere poeta Rugova e l'ex guerrigliero Rexhepi ai vertici del paese personaggi El notte fonda a Pristina quando Michael Steiner, neo-eletto Rappresentante Onu e i leader pohtici albanesi annunciano soddisfatti alla stampa il futuro govemo del Kosovo; il professor Ibrahim Rugova Presidente e il dottor Bajram Rexhepi primo ministro. I giornalisti locali, radunati fuori dalla residenza del Rappresentante Onu stappano una bottiglia di champagne per celebrare la fine di un'attesa snervante che, nonostante I buoni uffici delle Nazioni Unite, durava dal 17 novembre scorso, data di elezione del Parlamento kosovaro. Che Rugova, leader della Lega Democratica per il Kosovo (Ldk) -partito di maggioranza nel parla¬ mento kosovaro- fosse il candidato naturale alla presidenza del Kosovo non era mai stato un segreto. 58 anni, davanti alla porta di casa, assiste da ragazzo all'uccisione di suo padre e di suo nonno per mano di comunisti jugoslavi, ma invece di pronunciare la «besa», il giuramento di vendetta albanese, decide di dedicarsi agli studi e va a Parigi a studiare letteratura francese; laureato, toma a Pristina, dove insegna letteratura alTUniversità e nel 1988 viene eletto Presidente dell'associazione degli scrittori del Kosovo. Quando nel 1989 Milosevic abolisce l'autonomia che Tito aveva concesso al Kosovo nel 1974, Rugova, assieme ad altri attivisti albanesi, fonda la Lega Democratica del Kosovo (nome scelto per ricordare la Lega di Prizren fondata nel 1878 e primo movimento nazionalista albanese). Per lottare contro l'apartheid in¬ flitto da Milosevic alla maggioranza albanese, Rugova decide di creare un intricato sistema di «strutture parallele» che permetterà agli albanesi kosovari di continuare ad andare a scuola, farsi curare, pubbhcare giomah. Dopo elezioni parlamentari mai riconosciute da Belgrado, a maggio 1992 Rugova è proclamato Presidente ma per oltre dieci anni, sarà condannato a fare il Presidente all' ombra di Milosevic. Soprannominato il «Ghandi dei Balcani», durante i bombardamenti Nato è ospite del govemo italiano nella residenza a Villa Pamphili, assieme a una ventina di parenti albanesi. .Finita la guerra, diventa subito il leader moderato e saggio di cui l'Onu ha bisogno per intraprendere il lento e doloroso processo di ricostruzione. Vive a Pristina, in una graziosa villetta bianca sulla collina di Velania, dove accanto alla foto con il Papa, esibisce la sua incredibile coUezione di quarzi e malachiti. La storia del dottor Bajram Rexhepi è tutta diversa. 46 anni, medico chirurgo, inizia la sua attività pohtica proprio neUe fila del partito di Rugova ma successivamente la sua fede kosovara si estremizza, spingendolo ad arruolarsi nellUck (Esercito di Liberazione del Kosovo) dove diventa il medico da campo dei guerriglieri. Sulle montagne di Cigaviga, vicino a Vucitm, i guerriglieri feriti, che fumano LM e bevono raki per non sentire il dolore, lo ribattezzano: «Doctor Terrorist». Finito il conflitto Nato, Rexhepi è uno dei numerosi ex-guerriglieri delTUck che si auto-proclama sindaco e si insedia nella irrequieta città di Mitrovica. Uomo di fiducia del bel Hashim Thaci, leader incontrastato dell'Uck, viene eletto prima sindaco e poi deputato neUe fila del Partito Demo¬ cratico del Kosovo (Pdk). Vive a Mitrovica, la città divisa in due dal fiume Ibar: a sud gli albanesi e a nord I serbi. Lui sta a Nord, protetto dalla scorta KFOR. Formano davvero una strana coppia il Presidente e 0 Primo ministro del Kosovo. Rugova con la sua mitterandiana «force tranquille» e Rexhepi con la sua energia rivoluzionaria, la saggezza balcanica del professore e la vicinanza alle sofferenze umane del medico: due albanesi kosovari molto diversi, accomunati da un amor patrio profondo e da un malcelato sogno indipendentista. Nexhat Daci, presidente del Parlamento, ha già convocato 1120 deputati kosovari per lunedi 4 marzo affinché ratifichino le nomine delle due massime cariche nonché la proposta ripartizione dei ministeri: 4 per il partito di Rugova, 2 per quello di Thaci, 2 per quello di Haradinaj, uno per I serbi e uno per le altre minoranze. La ratifica dovrebbe avvenire senza problemi, anche se tra i deputati serbi sembra serpeggi un certo malcontento verso un Primo Ministro ex dottore-guerrighero. In un Kosovo che il 1 gennaio si è convertito all'euro, il presidente Rugova e il premier Rexhepi hanno indicato come priorità del loro govemo la lotta alla disocupazione (in Kosovo il 500Zo della popolazione è a spasso), la ripresa dell'economia e la lotta alla corruzione. Se lunedì le nomine saranno ratificate dal Parlamento, la strana coppia kosovara dovrà mettersi subito al lavoro: il Kosovo ha voglia di futuro. (Marina Catena è stata funzionario della Missione di Pace Onu in Kosovo)