Roma bella di notte Tripletta al Barça nel segno di Montella

Roma bella di notte Tripletta al Barça nel segno di Montella CHAMPIONS LEAGUE: UNA RIPRESA SCOPPIETTANTE PER I GIALLOROSSI CHE INFIAMMANO IL PUBBLICO, STENDONO I CATALANI E BALZANO IN TESTA AL GIRONE Roma bella di notte Tripletta al Barça nel segno di Montella ^rima la fortunata carambola di Emerson, poi r«aeroplanino» firma un gol-gioiello. Tommasi nel finale completa la festa Roberto Beccantini inviato a ROMA Missione compiuta. La Roma rosola a fuoco lento il Barcellona e conquista la vetta del girone, a due punti dall'accesso ai quarti di Champions League. Tre gol nella ripresa, sotto la tambureggiante regia di Totti, prima Emerson, poi Montella, quindi Tommasi. Ancora una volta. Capello si è giocato il jolly (Montella) quando ha ritenuto che fosse il momento, in barba ai plebisciti popolari. Non è stata una notte facile e nemmeno ima partita bella, almeno per un tempo. Il Barcellona ha ribadito la fragilità dell'assetto difensivo, soprattutto se infilato in velocità. Se non li prendi alla gola, capacissimi di addormentarti, i catalani: ma non appena ne azzanni i generosi cosciotti, saltano per aria. La Roma è riuscita ad affrancarsi da un avvio tiepido, quasi imbelle. Capello l'ha corretta e pilotata come meglio non avrebbe potuto. Adelante con juicio non significa lasciare che il Barcellona faccia i comodi suoi in giro per lo stadio, non uno che accenda un fiammifero di pressing, neppure Emerson e Lima, accerchiati come sono dai «turisti» catalani. Il primo tempo è roba da impiegati del catasto, Totti o troppo punta o troppo poco rifinitore, Batistuta nella morsa di De Boer e Christanval. Le uniche emozioni, si fa per dire, zampillano dalle incursioni di Cafu, quando riesce a seminare Sergi, o dai cross di Delvecchio. Zero tiri contro uno (di Rivaldo, intercettato da Antonioli). L'arbitro invita i duellanti a farsi avanti, e a differenza dei nostri fischia il meno possibile, salvo pizzicare le furbate perditempo (Lima, Totti). In compenso, gli assistenti infliggono fuorigiocofantasma, uno a Rivaldo, che stava volando verso Antonioli, due a Delvecchio. Si muove male, la Roma, attenta a non scoprirsi, e per questo impacciata nell'aprirsi, Panucci bloccato da Rivaldo, Candela disturbato da Puyol, Totti sballotta¬ to fra Motta e Cocu, Batistuta statico e disarmato. Altro non chiede, questo Barga viscido e sornione: acque placide, navigazione sotto costa. Lima tiene d'occhio Luis Enrique, il guardalinee e la sua bandiera prendono di mira Batistuta. Alla ripresa, è come se sull'Olimpico si abbattesse ima tempesta. Montella avvicenda Delvecchio, all'11' prima parata di Reina (su Totti), la Roma cerca di cambiare marcia, Samuel, imperiale, governa le parabole, il forcing non tocca picchi epici, ma fornisce subito l'episodio della svolta. Casuale nello stinco involontario di Emerson, non certo nella genesi gladiatoria di Totti (Christanval tenuto a distanza, la fascia di capitano via col vento) e nel tiro di Candela. Costretto a risalire la corrente, il Barcellona offre voragini e palesa limiti inquietanti. La Roma coglie l'attimo, si rintana e aggredisce, il piede sull'acceleratore, il coltello fra i denti. Un off-side di Batistuta porta ad annullare il raddoppio di Totti, l'uomo che con Montella ha sparigliato le carte. Sull'altro versante, ecco Overmars al posto di Motta. Trop30 tardi, caro Rexach. Capello, ui, richiama il Re Leone e sguinzaglia Tommasi, passando al 3-5-2 d'ordinanza. Velocità, contropiede, precisione: adesso sì che i campioni sono padroni. E al 29', lungo l'asse Totti-Montella scaturisce il destro del k.o. Christanval coricato in dribbling, palla a fil di montante. I secondi tempi della Roma sono ormai materia di studio. Diavolo di un Capello, ma allora il titic-titoc dei primi 45' era tutto calcolato... La squadra di Rexach perde Sergi e arranca su e giù per il campo come una vecchia zitella alla caccia di un cavaliere disposto a barattarne le rughe con l'eredità. Il finale è mare forza nove. Montella spalanca la porta a Totti, ma è la folgore di Tommasi a incendiare il cielo e i cuori di un Olimpico delirante, mai così fiero dei suoi fiammeggianti pupilli (3-4-1-2) ANT0NI0LI 6 ZEBINA 6 SAMUEL 7 PANUCCI 6.5 CAFU 5.5 EMERSON 6.5 LIMA 6 CANDELA 6 ton! 7 (42' s.t. Cassano) s.v BATISTUTA 5 (27's.t. Tommasi) s.v. DELVECCHIO 6 (!'s.t. Monlclla) 7 All. CAPELL0 7 (4-4-2) g* REINA 6 PUY0L 6 DE BOER 6 CHRISTANVAL 5 SERGI 6 OB's.t.Xavi) s.v GERARD 5.5 C0CU 6 M0TTA 5.5 (19's.t.0vermars) s.v. LUIS ENRIQUE 5.5 (37's.t.Rochcmback|5.v. RIVALD0 5.5 KLUIVERT 5 All. REXACH 5 Arbitro: MILTON NIELSEN 6 Reti: s.t. 16' Emerson, 29' Montella, 47' Tommasi. Ammoniti: Delvecchio, Lima, Christanval, Totti. Spettatori: Paganti 69.689, incasso 2.146.506.00 euro. Vincenzo Montella, entrato nella ripresa, ha segnato il gol del raddoppio glallorosso con una prodezza personale