Carri armati a Gaza a caccia ci missili Sei palestinesi uccisi di Aldo Baquis

Carri armati a Gaza a caccia ci missili Sei palestinesi uccisi Carri armati a Gaza a caccia ci missili Sei palestinesi uccisi Secondo Gerusalemme Arafat avrebbe schiaffeggiato e poi minacciato con la pistola l'insubordinato capo della sicurezza in Cisgiordania, Rajub Aldo Baquis TEL AVIV Esasperalo dall'insubordinazione di un suo colonnello, Yasser Arafal 10 ha dapprima schiaffeggiato, quindi ha estrallo una pistola e ha minaccialo di premere il grillelto. Madido di sudore, il colonnello Jibril Rajub, capo della sicurezza preventiva in Cisgiordania, si è allora irrigidilo sull'attenti e ha onorato il suo presidente con un saluto militare. Il dramma, così ricostruito dai giornali di Tel Aviv, è avvenuto alle 19,20 di lunedi nell'ufficio del presidente a Ramallah, a breve distanza dai carri armati israeliani che tuttora circondano l'edificio. Purconfennando l'alterco, i palestinesi negano che alcuna pistola sia slata eslralla e accusano Israele di indulgere - non per la prima volta nella guerra psicologica allo scopo di demoralizzare i palestinesi e di seminare zizzania fra i loro dirigenti. Ieri Israele ha lancialo nel Nord della striscia di Gaza una vasta «Operazione Qassam» allo scopo di requisire i nuovi razzi palestinesi che minacciano gli agglomerali urbani israeliani presso le aree autonome. Nell'operazione, durala circa 24 ore e in cui sono stali impegnali centinaia di soldati a bordo di mezzi corazzali, sei palestinesi sono rimasti uccisi e altri 18 sono siali callurati. Che almeno da quella zona la minaccia dei razzi sia stala rimossa, nessun ufficiale israeliano era ieri in grado di confermarlo. Da alcunR sollimane Arafal aveva notato che lo spavaldo Rajub aveva alzalo un po' troppo la cresta. 11 colonnello - spesso indicato in Israele come uno dei possibili successori del presidente palestinese era entrato nel suo ufficio con le mani in lasca, ed era slato seccamente redarguito. In seguilo la collera del Raiss verso il responsabile della sicurezza preventiva era cresciuta quando a Jenin tre imputali per omicidio erano stati linciali dalla folla e poi ancora lunedi quando a Hebron ceminaia di dimostranti avevano liberato dal carcere una ventina di militanti di Hamas e della Jihad islamica. «Rajub, ma i tuoi agenti dove erano?», avrebbe infine tuonato Arafal ai suo sottoposto. Ieri Rajub Ita confermalo la propria totale fedeltà ad Arafal. «Scontrarsi con lui mentre resta circondato da carri armati israeliani sarebbe il massimo del tradimenlo», ha aggiunto, denunciando poi la divulga¬ zione di «notizie tendenziose da parte di mezzi di comunicazione ostili». Secondo alcuni giornalisti israeliani è possibile che la notizia del confronto fra Arafat e Rajub sia stata fatta circolare dall'intelligence militare, Aman. A quanto risulla in Israele, la chiusura nel suo ufficio da oltre due mesi comincia ad avere effetti sul sistema nervoso di Arafat: nei giorni scorsi egli avrebbe scaccialo in malo modo un giornalista straniero e avrebbe dato una lavala di capo al ministro dell'informazione Yasser Abed-Rabbo. Ma l'asserita presenza di una pistola alla sua cintura ha desialo stupore e incredulità fra quanti frequentano il suo ufficio. Nuova rivelazione, ieri, di Colin Powell: il segretario di stalo americano ha detto di avere ricevuto da Yasser Arafal una lettera con l'ammissione della responsabilità dell'Anp per il carico di armi clandestino sul mercantile Karine A, inlercellato il mese scorso dagli israeliani nel Mar Rosso. Inlanto, sul terreno, Israele cerca di rispondere alla minaccia dei razzi aassam-2 (due dei quali sono stali lanciali contro insediamenti del Neghev, e un terzo contro una base militare in Cisgiordania) mediante profonde incursioni terrestri. La prima operazione del genere è avvenuta ieri nella Striscia di Gaza, quando colonne di mezzi blindali hanno preso il conlrollo delle cittadine di Dir el Ballali, Beit Hannun, Beil Lahya e del campo profughi di al Maghazi. Sulla base di informazioni cE intelligence, i soldati hanno perc[iiisito case e magazzini e compiuto arresti. Ma il «bollino» ò st alo magro e in serata le forze hanno fatto rilorno in Israele. Gli uomini chiave legali alla produzione e al lancio dei Qassam-2 erano già riusciti a dileguarsi a Gaza. Nel frattempo una nuova minaccia incombo sugli israeliani: due terroristi islamici - Muhammed Deif (Hamas, fondatore delle Brigale Ezzedin el Qassam) e Muhammed Sudri (Jihad islamica) - sono di nuovo in libertà. Già lunedi, dopo un pesante bombardamento a Gaza, decine di militanti palestinesi erano fuggili. «Non possiamo rischiare che lenendoli in cella diventino bersagli per l'aviazione israeliana», aveva spiegato il generale Abdel Razeq Majaida. Ieri, mentre nei dintorni di Gaza si svolgeva il raid israeliano, Deif e Sudri hanno anch' essi riacquistalo la libertà. Secondo la televisione commerciale israeliana, l'ordine è giunto da Arafal in persona. L'incursione alla ricerca dei Qassam-2, che minacciano le città israeliane Powell rivela: il leader di Anp ammette la responsabilità indiretta per le armi sulla Karine A Una scena dell'attacco all'alba nella striscia di Gaza: un carro armato Israeliano avanza, mentre giovani palestinesi scagliano sassi e bottiglie