Il cuore del quartiere

Il cuore del quartiere Il cuore del quartiere IL quartiere come microcosmo, come parte organizzata o (disorganizzata) della brulicante città e il cinema come suo ipotetico centro, una sorta di agorà contemporanea, dove incontrarsi, confrontarsi e, ovviamente, divertirsi. Il quartiere è stato, da sempre, il nostro punto di riferimento. Nel dicembre 1998, lanciavamo la scommessa del Due Giardini. A tre anni di distanza, possiamo dire che la scommessa è stata vinta; non da noi, ma dagli abitanti del quartiere Santa Rita, che hanno finalmente avuto le loro sale, con un affezionato pubblico, ormai proveniente da tutta Torino. Oggi abbiamo deciso di rilanciare la nostra politica, ridando a corso Belgio il suo cinema, poliedrico, sfaccettato, come i famigerati comici cui è stato dedicato: i FRATELLI MARX. ARPO, GHIGO e GROUCHO sono gli ispiratori della multisala dove, secondo lo «stile della casa», troveranno posto sia film più popolari che autoriah e avranno luogo prime visioni, anteprime, incontri con autori, rassegne e anche cinema di ricerca. Abbiamo, infatti, predisposto le nostre sale per le proiezioni in beta e vhs, perché riteniamo sia arrivato il momento di dare spazio, per esempio, al genere documentaristico; una risorsa enorme, all'avanguardia e sempre più significativa ma ancora praticamente invisibile, nella normale programmazione cinematografica. Particolare attenzione è stata data ai più giovani. Le passate esperienze del Due Giardini, l'entusiasmo dei bambini e dei ragazzi, ci hanno fatto capire come sia importante per loro il rapporto con il cinema, come momento di apprendimento, di acquisizione di un linguaggio con cui sono chiamati a confrontarsi tutti i giorni, attraverso il bombardamento massmediatico. Nascono così le nostre rassegne con la Divisione Servizi Educativi Progetto Luoghi della Cultura, in collaborazione con l'Unicef a partire da febbraio e fino alla fine di maggio e l'idea di dedicare ima programmazione quotidiana ai più piccoli, in una delle nostre sale. Il cinema come spazio da frequentare anche nella bella stagione: ed ecco l'idea di un dehors nella zona antistante all' edificio, collegato con un giardino per i più piccoli (I Giardini del Cinema), con giochi, animazione e attività varie. Il Cinema come parola e immagine in movimento: abbiamo creato un angolo per i libri, raccontati da volti e voci note. Il tutto grazie anche alla collaborazione della Holdenlibri che ci ha fornito un originale espositore corredato di tèsti, schede e cuffie per ascoltare. E, ancora, il Cinema che si fa immagine fotografica, attraverso il percorso raccontato da Anna Comba, dal titolo «Passeggiate di Cinema» attualmente in esposizione nel nostro atrio. Mentre a partire dal 1 febbraio, presso l'Overstudio, piazza Vittorio Veneto 14, verrà presentata una mostra sui Fratelli Marx, visti e interpretati da Anna Comba, Bostik, Duilio Cambino, Titti Garelli, Plinio Martelli, Scasar, Massimo Spinelli. Verso la fine di febbraio, l'esposizione verrà, poi, ripresa presso le nostre sale. Crediamo fortemente in questa operazione di riquahficazione della periferia e del quartiere attraverso la creazione di un polo forte di «attrazione multiculturale» e la stiamo sostenendo anche grazie ad una politica dei prezzi che tuteli le fasce più deboli. «Quando aprite? Mi fate Harry Potter?» ci ha detto una ragazzina di circa sei anni che, per prima, si è affacciata ai Fratelli Marx... Sono stati proprio loro, i bambini, gli anziani i primi a chiedere incuriositi, i primi a rallegrarsi della riapertura del cinema, perché sono quelli.che vivono il quartiere più di tutti. Ma anche gli altri, le mamme i papà, gli adulti insomma, si ricordano di quando la vecchia sala stava per chiudere e sono gli stessi che fecero quasi una «sommossa popolare» con tanto di incontri, dibattiti e cortei, per non perdere il loro cinema, il loro centro di aggregazione. Oggi le cose sono cambiate, le sale riaprono, le iniziative si moltiplicano; Torino viene chiamata, da più parti, la «città del cinema», con il suo Museo e i suoi Festival. A noi la definizione sembra, francamente, un po' forzata. Solo quando ognuno uscirà dal proprio recinto e si creerà il necessario collegamento fra le manifestazioni presenti, l'esercizio, la distribuzione, la produzione, le istituzioni e il pubbhco, per creare una vera «industria», Torino potrà vantare quel titolo. Intanto, noi, come sempre, lavoreremo per ridare un cuore ai singoli quartieri che moriranno, fino a quando la gente dovrà allontanarsene per vedere un film. Manuela Michettì Cabaret Lumière cinema 1 torinosette 27

Persone citate: Anna Comba, Duilio Cambino, Harry Potter, Manuela Michettì Cabaret, Massimo Spinelli, Plinio Martelli, Titti Garelli

Luoghi citati: Torino