I primi due colpi furono fatali per Samuele di Enrico Martinet

I primi due colpi furono fatali per Samuele I primi due colpi furono fatali per Samuele «Esclusa la pista del mostro, potrebbe essere la vendetta di un folle» Enrico Martinet inviato a COGNE Due minuti. Samuele è morto in due minuti, dopo essere stato colato da 17 colpi. Il bimbo di 3 anni la avuto soltanto il tempo di alzare la manina sinistra per difendersi e queir«anna» gliellia graffiata prima di abbattersi appena sopra la fronte. Ucciso dai primi due colpi, gli altri sono stati vibrati in rapida sequenza con meno forza consegnando così il «caso» alla follia omicida. In quei tagli non sono stati trovati «elementi estranei», frammenti di metallo o altro, ma una ulteriore verifica verrà fatta con l'analisi chimica sui tessuti. Sono i risultati dell'autopsia fatta ieri mattina dal professor Francesco Viglino, incaricato dal magistrato inquirente, Stefania Cugge, sostituto procuratore che indaga sull'infanticidio dì Montroz, nella villetta dei Lorenzi. All'autopsia hanno assistito anche gli esperti nominati dall'avvocato della famiglia di Samuele, Carlo Federico Grosso: l'anatomopatologo Carlo Torre e il biologo Carlo Robino, specialista di ricerche genetiche, entrambi torinesi. Il bimbo non ha respirato sangue: non ne ha tracce nei polmoni. La mamma, Anna Maria Franzoni, alle 8,28 di quel mattino, telefonò al «118» dicendo: «Aiutatemi, il mio bimbo vomita sangue». Particolare che l'autopsia smentisce. Una confusione plausibile per una madre'che'trova il'figlio'Sul letto in una pozza di sangue. L'autopsia ha anche rivelato che l'arma del delitto è un «oggetto pesante e accuminato», come hanno detto sia il professor Viglino sia il procuratore capo di Aosta, Maria Del Savio Bonàudo, che ha aggiunto: ((Anche u» oggetto domestico». Quale? L'ipfotesi della piccozza o della piccola roncola è da scartare. Il procuratore specifica: «Credo non si tratti di un attrezzo con un manico». E' quindi verosimile che l'arma possa essere un soprammobile. Da ieri le ricerche con i metal detector e con le squadre di carabinieri è stata sospesa. E' possibile che gli inquirenti pensino di trovare l'arma nella villetta della famiglia Lorenzi. Finora non ci sono sospettati, né indagati e ieri sono ricominciati i colloqui dei carabinieri con familiari e amici dei Lorenzi, con i residenti di Montroz per ricostruire nel dettaglio quanto accadde quella mattina. Ancora il procuratore Del Savio Bonaudo: «Indaghiamo in diverse direzioni. La situazione rispetto a due, tre giorni fa non è cambiata». E ha aggiunto: «Possiamo affermare che i sospetti sulla madre del piccolo ucciso non trovano fondamento in nessun dato concreto». Dichiarazione che ha ribadito qualche ora più tardi a «Porta a Porta». Chi ha ucciso il piccolo Samuele? Escluso soltanto il mostro o il serial killer. Il procuratore parla di un «folle». Lo stesso medico legale Viglino ha sempre indicato il gesto dell'infanticida come «un raptus», cioè un'improvvisa follia, qualche minuto di inaudita violenza che poi può anche essere cancellata, rimossa dalla memoria. Il magistrato insiste, parla di «vendetta di un folle», cioè di una persona che, proprio perché pazzo, odiava per un motivo inesistente nella realtà la famiglia Lorenzi e avrebbe deciso di punirla con l'uccisione di Samuele, il più indifeso. Di certo, sempre secondo l'analisi dei medici legali, a uccidere è stato un adulto: tutti i colpi sono stati vibrati con forza, anche se con differente intensità. L'autopsia ha chiarito che il bimbo non è morto sull'elicottero di soccorso, come si pensava in un primo tempo, ma in casa. E, se si ipotizza la presenza nella villetta di un folle, Samuele viene ucciso in quegli 8 minuti die la mamma ha impiegato per andare e tornare dalla piazzola dello scuolabus dove ha accompagnato l'altro figlio Davide. Domani, giorno del funerale di Samuele, torneranno a Cogne gli uomini del colonnello Luciano Garofano alla guida del Ris, il reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri che ha sede a Panna. «Comincerà la grande opera di analisi - dice l'ufficiale - del luogo del delitto. L'altro giorno abbiamo compiuto un primo intervento per indirizzare meglio le indagini». Avete prelevato oggetti sospetti? «No - risponde il colonnello - non ci siamo occupati di questo». La camera matrimoniale dove Samuele è stato ucciso è sigillata da giovedì, così come i due bagni della villetta. Colonnello, avete fatto prelievi negli scarichi? «Non ancora». Ci sono tracce di sangue nei lavandini o altrove? «Non posso entrare nei dettagli, posso soltanto dire che ci sono tracce di sangue non soltanto nella camera dei genitori». Samuele è stato ucciso sul letto? «E' verosimi- le, non sicuro, dobbiamo ancora ricostruire con attenzione». Fra i reperti in possesso del Ris ci sono anche indumenti sporchi di sangue trovati nella villetta. Le indagini continuano e sono seguite in tv e sui giornali con attenzione, tanto che qualcuno si cala nei panni dell'investigatore e invia a Roma con Internet e-mail al comando generale dei carabinieri. C'è chi segnala di essere rabdomante e scrive che l'arma del delitto è nella villetta, chi assicura che r«oggetto contundente» è stato gettato dall'abbaino e chi ostenta una disarmante sicurezza: «Ho visto l'assassino in tv». L'autopsia rivela che l'assassino ha infierito con 17 fendenti Forse l'arma è un oggetto domestico Potrebbe ancora trovarsi nella villetta II bimbo non respirò sangue e non vomitò La scoperta smentisce la versione della madre che potrebbe essersi confusa a causa dello choc I CINQUE PUNTI DELL'INCHIESTA L'ARMA Gli inquirenti affermano che l'arma usata per uccidere il piccolo Samuele è un oggetto che ha almeno uno spigolo, ma è senza manico, quindi cade la tesi della roncola o della piccozza. L'oggetto potrebbe ancora trovarsi nella camera matrimoniale dove è avvenuto il delitto: la stanza è stata sigillata dagli uomini del Ris e nessuno è più entrato. L'ASSASSINO L'omicida è un adulto perché i colpi sono stati infetti con forza: il gesto è partito dall'alto, vista l'angolazione e la potenza dei colpi. ti X WmWKWW«!Kmta^™5W5»3^-- ■ COLPI Quelli infetti sul piccolo sono stati 17. I primi due sono stati mortali. La prova è che il cuore di Samuele ha cessato di battere dopo due minuti, quindi il bambino non ha vomitato sangue. Era ormai cadavere quando è stato portato vìa dall'elicottero. IL PIGIAMA DELLA MADRE Si sta analizzando un indumento della mamma trovato sporco di sangue, che poteva essgre sul letto o forse è stato utilizzato dall'assassino per pulirsi. Su questo indumento si stanno cercando tracce di Dna. iMp NON DORMIVA Il bambino era svèglio quando ha ricevuto il primo colpo, forse era in piedi o seduto sui letto, sicuramente non era disteso. Forse si stava alzando perché ha sentito arrivare qualcuno. . - : ™-».™,- :,,~,,,™,~. DOMANI Nella chiesa di Cogne si celebrano i funerali del piccolo Samuele Lorenzi. Gli uomini del Ris faranno un sopralluogo-verifica nella villetta dei Lorenzi. mW!!t!^R»M«m»l».llMmiWM«^

Luoghi citati: Aosta, Cogne, Roma