Trema la terra, nuova catastrofe in Turchia

Trema la terra, nuova catastrofe in Turchia LA MEZZALUNA ROSSA CERCA 5 MILA TENDE PER GLI SFOLLATI. COME IN OCCASIONE DEL DISASTRO DEL '99 LA GRECIA OFFRE AIUTI AL NEMICO STORICO Trema la terra, nuova catastrofe in Turchia Un sisma del sesto grado Richter fa 44 morti e 150 feriti nel cuore dell'Anatolia ANKARA Un terremoto ha investito ieri mattina la provincia occidentale turca di Al'yon, nelle penisola anatolica, facendo almeno 44 morti e 150 feriti in Anatolia. Gli edifìci crollati sono centocinquanta. Le zone più colpite risultano quelle di Sultandagi e Gay; nella prima località ieri sera le squadre di soccorso tentavano di estrarre da sotto le macerie otto persone rimaste intrappolate nel crollo di un edificio. Dal capoluogo Afyon, 250 chilometri a Sud Ovest di Ankara, sono continuate ad affluire fino a tarda ora notizie di ulteriori vittime e danni materiali in costante aumento. Fra gli altri danni, il terremoto ha interrotto le linee telefoniche di tutta la provincia di Afyon, rendendo ancora più difficili i soccorsi. Il sisma ha avuto un'intensi¬ tà valutata pari a 6 gradi sulla scala Richter. L'epicentro è stato localizzato nei pressi della località di Bolvadin; ha fatto tremare anche le province di Ankara, Eskisehir, Esparta, Konya e Burdur. Le scosse sono state avvertite (senza danni) persino a Istanbul che si trova a più di cinquecento chilometri dall'epicentro. La scossa più forte, quella del sesto grado Richter, è stata avvertita alle ore 9,11. La seconda per intensità, sempre con epicentro a Bolvadin, c'è stata alle 11:26 ed è risultata del grado 5,3 della scala Richter. Bolvadin è a tre ore di macchina da Ankara; nella cittadina almeno quindici di edifici non hanno retto alle scosse e sono crollati anche i minareti di quattro moschee. Molte case sono andate distrutte nei villaggi e nei centri abitati circostanti. Ad Afyon la gente si è riversa¬ ta nelle strade in preda al panico, mentre le numerose scosse di assestamento seguite alla principale provocavano crepe nei muri delle case e lo sfondamento dei vetri alle finestre. Danneggiati anche le infrastrutture industriali egli allevamenti, con moltissimi animali morti. Il ministro per l'Edilizia, Abdul Kadir Akcan, che si è recato di persona a Gay, una delle località più colpite, ha sollecitato la Mezzaluna Rossa (equivalente musulmano della Croce Rossa) a inviare d'urgenza nella zona non meno di cinquemila tende per gli sfollati. Anche il primo ministro turco Bulent Ecevit si è recato nella regione di Afyon per rendersi conto di persona della situazione. Il premier, arrivato a bordo di un elicottero militare insieme con la moglie Rahsan, ha detto che «il governo sta già inviando gli aiuti necessari alla regione e la Mezzaluna Rossa ha inviato tende e coperte. Stiamo prendendo tutte le misure necessarie». Benché grave, il terremoto di ieri non è stato paragonabile ai due disastrosi fenomeni che nel '99 devastarono la Turchia nordoccidentale, uccidendo diciottomila persone e abbattendo centinaia di migliaia di abitazioni. Come nel 1999, il terremoto in Turchia ha spinto la Grecia a tendere la mano ad Ankara, dimenticando le tante difficoltà e tensioni tra i due Paesi. Il ministro degli Esteri greco, George Papandreu, ha offerto l'invio di soccorsi nelle regioni turche colpite. Papandreu ha inviato un messaggio di condoglianze alle famiglie delle vittime e di «solidarietà nei confronti del popolo turco e del governo della Turchia, di nuovo colpiti da un terremoto». [Agi-Efe-Reuters] tH T ISTANBUL *Ìil2MIT M A R NERO TREBISOND? T U R C H I A P KAYSERY \ \ \ \ \ \ \ ANKARA ^ x j/1%SMIRNE i iti •BOLVApiNl rHwA \ \ \ \ v- y I ì \ L, \ ANTAtYA, MAR MEDITERRANEO

Persone citate: Abdul Kadir, Bulent Ecevit, George Papandreu, Mezzaluna, Papandreu, Richter