Porto Alegre, i no global rompono coi parlamentari

Porto Alegre, i no global rompono coi parlamentari ANNUNCIATA UNA MANIFESTAZIONE IN ARGENTINA DONNE, ACQUA, REDISTRIBUZ10NE DELLA RICCHEZZA: LE PROPOSTE Porto Alegre, i no global rompono coi parlamentari Al forum due Nobel contro la guerra, ma dai politici nessun documento unitario antimilitarista Jospin: in Francia gli Stati generali della cultura mondiale.! coreani: boicottaggi per i mondiali Jacopo lacoboni Festa, proposte a raffica, invenzioni, trovate originali, credibili o pittoresche. E litigi. Questo era, ieri, il World Social Forum. «CONTESTIAMO DI NUOVO, OGGI». A Porto Alegre, come venerdì, i no global italiani avevano in mente di interrompere il forum dei parlamentari. Un'invocazione morettiana, «dite qualcosa di sinistra», bocciale la guerra. Più o meno con lo stesso destinatario della critica rivolta ieri dal regista: i diessini. Dopo, il movimento ci ha ripensato, e la seconda conlestazione in due giorni non c'è stata. A un certo punto s'era diffusa la notizia che i parlamentari avevano alla fine trovato una (provvisoria) soluzione per andare incontro alle richieste dei militanti: inserire la parola «guerra» nel documento finale, e spiegare che si condanna l'aestensione» del conflitto ipotizzata dal segretario di Stalo Usa, Colin Powell. Alla fine, invece, i documenti dovrebbero essere due: uno riformista ma senza riferimenti alla guerra. L'altro con parole forti di condanna della soluzione militare, ma minoritario. La pace, in tutti i sensi, ò di là da venire. Una prova? Guardale la polemica a disianza di Luca Casarini, leader delle tute bianche, con Francesco Cossiga. Il senatore a vita aveva parlalo del rischio di un nuovo terrorismo «a lalere» della protesta. Risposta secca del «disobbedienle»: «Lui di terrorismo se ne intende». «NON CONTESTIAMO, OGGI». C'è voluta un'assemblea in cui s'è discusso di tante altre cose per spiegare che non sarebbe successo nulla, che «per ora» fischi e irruzione simbolica non ci sarebbero stale, che gli attivisti italiani non avrebbero attaccato di nuovo i politici. Ormai, però, definiscono il forum dei parlamentari una «vicenda incresciosa». JOSPIN. Il Fonim respinge i militanti baschi dell'Età, i francesi restano naturalmente «compagni» - la filosofa Susan George, il sindacalista Crislnphe Aguiton, il tandem CassenRamonel - ma sembrano su sponde più avanzale. Non litigano coi loro politici, e ieri si sono visti cadere sul capo l'appoggio esplicito del capo di governo, Lionel Jospin. Parlando al Collège de France, magari pei' via delle presidenziali a un passo e di elettorali da conquistare, Jospin ha detto di guardare con molla simpatia a Porto Alegre. E ha proposto di fare in Francia «gli stali generali della cultura globale». FRANCESI FINANZIATI DAL GOVERNO. È anche circolala la cifra che sarebbe stala fornita dal ministero degli Esteri di Vedrine per finanziare le spese di viaggio dei parigini. Ottantamila euro, e fa sempre effetto un governo che dà soldi ai suoi no global. Loro, dopo, possono dedicarsi a proporre. «PROPONIAMO, OGGI». Ieri, in effetti, è siala la giornata delle proposte, e di qualche soddisfazione. La soddisfazione sia nel primo successo incassato: che l'oscuramento del sito del World Economie Forum fosse Nelstrike, sabotaggio del movimento, era già sialo anticipalo, ma ora la beffa viene rivendicala con orgoglio da Caruso (a onor del vero è coordinata da organizzazioni slatunitensi e canadesi, l'Electron Dislurbance Thealer, la Federation of Random Action, i teorici del «plagio creativo» di rtmark.com). Per le proposte, ecco il catalogo. ARGENTINA. I «dissobbedienti» andranno a Buenos Aires per la megamanifestazione del 10. Pare che abbiano molto legato i centri sociali con i «cacerolados», cortei a suon di pentole battute. ABBATTERE IL PIL E non nel senso di far diventare povero un paese. È l'idea lanciata da un gruppo di Ong italiane raccolte in Lilliput : per giudicare la «qualità» di un paese, guardiamo al suo «cruscotto di sostenibilità»: livello delle scuole, divario ricchi-poveri, crescita, lasso di occupazione, servizi sociali, rispetto dell'ambiente. Il lutto con un pannello costruito secondo indicazioni dell'Onu - per misurare ognuna di queste voci (si scarica da httpZZesl.jrc. it/envind/dbjt.hlm). E chi va «in rosso? Non è ancora chiaro se esistono penalità. GUERRA E ACQUA. Parla Noam Chomsky, contro gli Usa e la guerra, ed è un delirio. Parla Rigoberta Menchù e Adolfo Perez Esquivel, due Nobel contro la guerra. Emerge un tema clou del Forum, su cui oggi si voterà: a chi vorreste destinare gli «800 miliardi di dollari della corsa agli armamenti»? Un'altra cifra che raccoglie indignazione e suggerimenti provocaton è la seguente: solo il 3 per cento del budget dello Scudo Spaziale americano basterebbe, dicono, a risolvere il problema dell'acqua in tulli e cinque i continenti. GOL ANTIGLOBAL. Il premio idea più originale va ai sudcoreani, che invitano lutti a una «Giornata di azione globale» il 31 maggio, apertura dei mondiali di calcio. Spiega Yoon Youngmo, leader della Confederazione sindacale coreana: «La manifestazione potrebbe spaziare da cortei, campagne di educazione o qualcosa di più spettacolare, in base alle esigenze». Si potrebbe anche, dicono i guizzanti coreani, proporre alla Fifa di tagliar fuori dalle sponsorizzazioni le aziende che calpestano i diritti umani. Calcio alle multinazionali. Un'immagine della folla di militanti al World Social Forum di Porto Alegre

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Francia, Porto Alegre, Usa