Salta in aria l'uomo-chiave di Sabra e Chatila

Salta in aria l'uomo-chiave di Sabra e Chatila Salta in aria l'uomo-chiave di Sabra e Chatila Autobomba a Beirut uccide Hobeika: doveva deporre al processo Sharon Aldo Baquis TEL AVIV Elie Hobeika, il leader falangista libanese direttamente collegato alla strage nei' campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila, nel 1982, è stato ucciso ieri in un quartiere residenziale di Beirut da ima potente autobomba che ha ucciso anche i suoi tre uomini di scorta e ha ferito sei persone. L'assassinio è stato subito rivendicato da un piccolo gruppo antisiriano finora sconosciuto. Ma gh investigatori libanesi ritengono che solo agenti di un efficente servizio segreto avrebbero potuto sapere tempestivamente che di recente la protezione di Hobeika, che aveva 46 anni, era stata allentata. Un recente incontro fra Hobeika e ima delegazione parlamentare belga in cui l'esponente cristfeno si era detto pronto a testimoniare al processo per crimini di guerra intentato a BruxeUes nei confronti del premier Ariel Sharon è stato subito collegato alla sua eliminazione. Israele ha voluto «chiudergh la bocca», hanno sostenuto ministri libanesi, esponenti di Hezbollah e anche il rappresentante di Yasser Arafat in Libano, Sultan Abul Aynayn. Da Gerusalemme Sharon ha negato: «Israele - ha assicurato - è del tutto estraneo a questa morte». Dave Kimche, un ex dirigente del Mossad che aveva conosciuto Hobeika alla fine degli Anni Settanta e che gh aveva oi^anizzato anche la luna di rftielé ad Eilat, sul Mar Rosso, ha ipotizzato ieri che questi sia stato eliminato da elementi della malavita locale, oppure da agenti siriani: «Dopo la morte di Hafez Assad - ha detto - Hobeika era diventato insopportabile per Damasco». L'attentato è avvenuto nel quartiere di Hazmyeh, nel settore Est della capitale libanese, non lontano dal ministero della Difesa. Al passaggio dell'auto di Hobeika (ex ministro nel governo di Rafik Hariri) è stata attivata una carica talmente potente da proiettare il coipo della \àttima a 50 metri di distanza. Il'cadavere di una delle sue guardie del corpo è finito sul balcone di un appartamento al secondo piano di un edificio vicino. La dinamica dell'assassinio ricorda quella di cui * fu vittima nel settembre 1982 il suo «capo» diretto, il heo eletto presidente libanese Bashir Gemayel. La lista dei possibili assassini di Hobeika è molto lunga, dato che dopo essersi fatto strada nei servizi di sicurezza delle Falangi era stato per anni responsabile delle relazioni segrete con il Mossad. Ma dopo il ritiro di Israele dal Libano era passato dalla parte dei siriani, che gli avevano garantito próteziorié.'Néll991 avevabeneficiato di un'amnistia generale decisa in Libano per chiudere la pagi¬ na della guerra civile: fra le sue vittime personah vanno annoverate non solo quelle palestinesi di Sabra e Chatila (circa mille), ma forse anche quattro diplomatici iraniani assassinati all'inizio degli Anni Ottanta e il leader cristiano Tony Frangie, crivellato di colpi nel giugno 1978 assieme alla moglie e alla figlia in una faida per il controllo della leadership della comunità cristiano-maronita. Che Hobeika fosse direttamente responsabile della strage di Sabra e Chatila lo aveva stabihto in Israele (nel 1983) la Commissione ufficiale d'inchiesta del giudice Kaban. Questa Commissione aveva addossato a Sharon una reponsabilità indiretta della strage e aveva consigliato che in futuro l'attuale premier non rivestisse più la carica di ministro della Difesa. Nel 1999, in un libro la cui distribuzione è stata vietata in Libano, l'ex guardia del corpo di Hobeika (Robert Maroun Hatem, detto «Cobra») ha confermato che la strage fu compiuta da 200 falangisti. Erano stati scelti di persona - ha scritto - da Hobeika, li guidava il suo luogotenente Maroun Mashaalani, in parte erano consumatori abituali di eroina e di cocaina. Ma la strage, ha sostenuto di recente il «Guardian», avrebbe potuto essere impedita egualmente da Sharon che - secondo il giornale britannico - già nell'agosto 1982 aveva sentito Bachir Gemayel dire che «dopo la partenza dei terroristi di Arafat» intedeva trasformare i campi profughi di Beirut «in uno zoo, oppure in un grande parcheggio». L'excapo delle Forze cristiane libanesi era accusato del massacro di mille palestinesi neir82 Era pronto a testimoniare a Bruxelles dove l'attuale . premier israeliano è stato denunciato come mandante Per il governo del Libano Hezbollah e l'Autorità palestinese dietro l'omicidio c'è Gerusalemme, che nega La Jaguar blindata di Elie Hobeika in fiamme dopo l'attentato e, nella foto piccola, i soccorsi al feriti