magie

magie LA RESISTIBILE ASCESA DI UNO SPECIALISTA IN MACUMBE. IL BRACCIO DESTRO DELLA SIGNORA DELLE TELEVENDITE magie Do Nascimento faceva il cuoco, ora viveva in un castello. Il suo kit antimalocchio costava millecinquecento euro, un talismano 80 personaggio Brunella Giovara MILANO SIGNORA, il suo caso è molto importante. La metto in linea con il mago». Mago (voce bassa, accento esotico, intonazione grave): «Mi ascolti bene: lei è colpita dagrave malocchio». Dall'altra parte, im gemilo. «Signora, lei sta male. Ma la sua condizione di salute è provocata da questo maleficio. Io devo intervenire». Ma (dei deve pagare una certa dfina». Quanto? domanda la donna. «Il primo rito costerà 1500 euro. Adesso le spiego cosa deve fare». Forse era la voce, forse l'emozione del contatto - sebbene telefonico - con il vero mago Do Nascimento, ma certo poche riuscivano a diigli no. Pagavano, pagavano, e intanto il mago si comprava casa. Medievale. Perché ormai «il maestro di vita)) si dilettava di antiquariato, apprezzava i pezzi d'alta epoca e giunto al momento di comprare qualcosa di sfizioso, aveva scelto un pezzo Doc come il «Palazzo del principe». Un buen retiro molto chic, tra le mura antiche del Ricetto di Candelo, nel BieUese. I vicini di casa, molto chic anche loro, avevano appreso la notizia del suo arrivo dalla taiga d'ottone («Do Nascimento))) die l'uomo aveva prontamente attaccato alla porta. E ci avevano messo un po' a capire che quell'uomo elegante - sebbene visibilmente foresto - era proprio il «mago della televisione». Ma non si sa se per timore reverenziale o perché «qui ognuno si fa i fatti suoi)), Mario è passato quasi inosservato. I vicini hanno ribattezzato la «casa del principe» come «torre del mago», qualcuno ironizzava sull'aspetto da Mastro lindo («e poi è pieno di orecchini, sarà mica gay?»), ed è finita h. Invece Mastro Lindo stava facendo business. Amuleti. L'Abassà, «scudo protettivo per la famigha)), 80 euro. Il talismano Patuà, 80 euro. Il «sale consacrato». E fatture, malocchi e macumbe, che a saperlo prima c'era solo da averne paura. Infatti faceva paura. Un «uomo nero» che minacciava la «moltiplicazione deUe disgrazie». suggeriva riti e insinuava il pericolo di orribili sciagure: «Il sale... si è sciolto? Non si è sciolto??? Vedo brutte cose nel suo futuro, povera signora)). Pensare che era un cuoco. Buttava giù la pasta e condiva gh spaghetti, l'idea del sale che non si scioghe deve essergli venuta in cucina. «Era un colf», racconta il maresciallo Pasqualino Putzolu, comandante della stazione dei carabinieri di Trino VerceUese, e primo ad indagare sulle gesta di questo brasiliano «nato a Rio de Janeiro il 7 aprile ) 962, residente a Milano in viale Lombardia 14», zona Città Studi, e qui maggiordomo di un nobiluomo che deve aveigli trasmesso il gusto del bel vivere, la passione per macchine e donne di usso. Di sicuro gh ha presentato ima donna speciale. La leggenda racconta che im giomo il conte Attilio Daniele Capra De Carré riceve nella sua magione l'allora socia d'affari Wanna Marchi. «Gradisci un caffé?». Suona un campanello, entra il maggiordomo. Un giovane alto e muscoloso, pelle nera e occhi sfavillanti. «Mario, portaci del caffé». . In quel momento il povero Mario, extracomunitario arrivato a Milano in cerca di fortuna, trova la gallina dalle uova d'oro. E viceversa, perché Wanna Marchi lo arruola su due piedi. Siamo a metà degli anni Novanta, e già nel 1996 il brasiliano compare nella società Asciè Sri con la fighe della Marchi e un'altra persona. Do Nascimento abbandona la casacca da famiglio e il conte (di lì a poco il conte abbandona la Marchi e la denuncia). Affari, affari. Riti magici e numeri del lotto. Soldi, sempre in contanti. Poi la Wanna ha l'idea; «Vieni in televisione anche tu, che sei telegenico». Nasce il Mago Do Nascimento, che sostituisce il mago Rapel. A rivederlo o^gi neUe registrazioni, questo brasiliano con la testa scintillante sembra poco convinto della parte che gh tocca recitare. Ogni tanto gh scappa da ridere, ma forse è solo perché pensa al conto in banca che cresce. Bella vita, pranzi e cene nei «meglio ristoranti» di Milano, jogging e palestra per tenersi in formaìpalestre solo vip, una in particolare, tutta attrici, pohtici e altra crema milanese). Intanto il maresciallo Putzolu gh arriva sul collo, come si dice in gergo. Una donna cade vittima di Wanna Marchi, il marito scopre la cosa e denuncia ai carabinieri. E' il 7 gennaio 2000. Putzolu si apposta e blocca un uomo che ha appena consegnato alla signora il kit antimalocchio (in cambio di 1500 euro): «H pacco contiene numero una candela gialla, numero quattro sassi colorati, numero due sacchetti di sale». E una schedina del Lotto. L'uomo fermato dichiara «sono solo il corriere». «Esaminando il pacchetto risaliamo alla ditta Asdé, che controlliamo alla camera di commer- do» - racconta il maresdallo Escono tre nomi, tra cui Nobili Stefania e Do Nascimiento Pacheco Mario. Indaghiamo, per conto del sostituto procuratore dottore Sangermano». Purtroppo non si atriva alla richiesta di arresto (oggi il mago sarebbe già in carcere, invece che da qualche parte in Brasile). La storia finisce in un rinvio a giudizio, data fissata per il processo il prossimo 29 marzo a Vercelli, l'accusa è di circonvenzione d'incapace. «Sarà a Rio, in spiaggia», sogna il bravo maresdallo. «E pensare che gh stavamo dietro da due anni...», sospira. E' contento che l'abbiano arrestato «i coUeghi della Finanza, ma l'avessi preso io...». Cosa gh avrebbe fatto? «Gh avrei solo raccontato che fine hanno fatto le sue vittime. Quasi sempre donne, e fragili, o malate di nervi. Persone che lui ha rovinato e preso in giro. Gh faceva accendere le candele neh'armadio, con sotto le foto delle persone care. Poi ordinava di nascondere i sassi colorati in casa, per il malocchio. E il sale... queste poverette provavano a sdogherlo e si disperavano». Non si sde^heva mai, il sale del «mago della vita)). «E lo credo bene. Lui d metteva dentro anche la sabbia. Le sue vittime sono tutte mezze morte di paura. Mi creda, non ho mai visto una cosa del genere». «Spaventata dalla negatività che mi era stata prevista, e convinta dalla "lavorazione molto speciale" che mi veniva prospettata per liberarmene, consegnai i 2 miia euro», redta imo dei verbali Firmati tra molta vergogna e moltissime lacrime in questa casenna di Trino, dove la foto del mago è appesa tra quelle dei latitanti pericolosi, quelh da fermare ad ogni costo. Una intercettazione «Il sale non si è sciolto? Vedo cose terribili nel suo futuro, mi dia i soldi» Il maresciallo che lo braccava: «Lo inseguivo da due anni, adesso ' sarà al mare in Brasile» Mario Do Nascimento Era arrivato in Italia senza un lavoro prima di incontrare Wanna Marchi che lo aveva lanciato in televisione