Lockerbìe, patto Usa-Lìbìa

Lockerbìe, patto Usa-Lìbìa Lockerbìe, patto Usa-Lìbìa Si discute in appello l'ergastolo ad al-Megrahi NEW YORK Da una parte il processo d'appello in Olanda, dall'altra le presunte trattative per un accordo con gh Stati Uniti, che potrebbero toghere la Libia dalla lista dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo. L'infinita storia della strage di Lockerbie sembra viaggiare su due binari opposti, che però sono destinati a incrociarsi nei prossimi mesi. Il giudizio di primo grado sull'attentato del dicembre 1988, che fece esplodere nei cieli della Scozia il volo Pan Am 103, uccidendo 270 persone, si era concluso il 31 gennaio dell'anno scorso con la condanna all'ergastolo dell'agente segreto libico Abdel Basset al-Megrahi. Invece il suo presunto comphce Al-Amin Khalifa Fahima, ex capo scalo delle linee aeree di Tripoli, era stato assolto dalla Corte scozzese, riunita in Olanda nell'ex base militare americana di Camp Zeist. I giudici, in sostanza, avevano accettato la linea del procuratore Alan Tumbull, secondo cui al-Megrahi aveva costruito la bomba, e poi l'aveva spedita in una valigia da Malta all'aeroporto londinese di Heathrow, passando per Francoforte. Fahima invece era stato assolto, perché non c'erano prove del suo coinvolgimento. Secondo la legge scozzese, un appello a questo genere di processi si può basare su due elementi: l'errore giudiziario, e la scoperta di nuove prove non presentate nel primo procedimento. Ieri mattina l'avvocato di al-Megrahi, William Taylor, si è presentato davanti allo scranno per sostenere che esistono entrambi i problemi. Il legale, con l'aiuto dell'assistente libico Ibrahim Legwell, ha detto che i giudici di primo grado hanno sbaghato a dare molto peso alla testimonianza del negoziante maltese Toni Ganci, che aveva sostenuto di aver venduto all'agente libico i tessuti usati per avvolgere la bomba, ritrovati poi sul luogo del disastro a Lockerbie. Ganci, per l'avvocato, era poco credibile e non aveva una memoria certa dei fatti. Taylor, inoltre, ha chiesto di considerare la testimonianza della guardia di Heathrow Raymond Manly, il quale dopo il processo di primo grado ha rivelato che il giorno in cui era decollato il volo Pan Am 103, il lucchetto di una porta di sicurezza nel reparto bagagli dell'aeroporto londinese era stato forzato. Questo potrebbe confermare la teoria della difesa, secondo cui in realtà la bomba era stata caricata sul Jumbo a Hea¬ throw, e quindi scagionare alMegrahi. Tumbull, in un'aula affollata dai parenti delle vittime e dai familiari dell'agente libico, ha risposto che gli argomenti degh avvocati non sono comunque sufficienti a ribaltare le conclusioni dei giudici di primo grado. Poi un problema tecnico con i computer ha costretto la Corte ad aggiornare il dibattimento a oggi. Proprio ieri mattina, però, il giornale «Usa Today» ha scritto che Washington e Tripoli hanno quasi raggiunto un accordo, secondo cui Gheddafi pagherà 6 miliardi di dollari in compensazioni ai parenti delle vittime. In cambio il suo Paese verna tolto dalla Usta dei sostenitori del terrorismo. La trattativa è stata condotta a Londra dall'assistente segretario di Stato William Bums e dal capo dell'intelligence libica Musa Kusa. L'Onu ha già alleggerito le sanzioni contro Tripoh dopo la consegna dei due accusati per il processo, ma gh Stati Uniti hanno mantenuto il loro embargo, che finirebbe se l'accordo andasse in porto. Ieri mattina il portavoce della Casa Bianca Fleischer ha smentito l'intesa, malvista da alcuni familiari delle vittime e da alcuni membri del governo. Ma comunque la trattativa, se esiste, non verrebbe conclusa prima della fine dell'appello. L'assoluzione di al-Megrahi potrebbe farla saltare, rovinando i piani di Washington e Tripoli. Bush, infatti, avrebbe bisogno di dimostrare al mondo arabo che chi cambia condotta, come Gheddafi, viene premiato. Il colonnello, che ql-Qaeda aveva cercato di uccidere nel 1996 tramite il Libyan Islamic Fighting Group, ha bisogno di rafforzare il suo potere contro i seguaci di Bin Laden, usando anche gh investimenti delle compagnie petrolifere americane. E' anche im processo politico, quindi, quello aperto ieri a Camp Zeist. [p. mas.] Da Gheddafi sei miliardi di dollari per le 270 vittime da Bush la cancellazione dalla lista dei paesi-canaglia Una guardia di Heathrow offre la prova che potrebbe scagionare l'agente segreto condannato un anno fa L'agente segreto libico al-Megrahi, a destra, ascolta in aula il suo avvocato