Arrivi sospesi: «Guantanamo è piena» Mirivi Mfópm. uuucinidrramo e piena» di Paolo Mastrolilli

Arrivi sospesi: «Guantanamo è piena» Mirivi Mfópm. uuucinidrramo e piena» Arrivi sospesi: «Guantanamo è piena» Mirivi Mfópm. uuucinidrramo e piena» Dopo le proteste mondiali per le condizioni dei prigionieri Dopo le proteste mondiali per le condizioni dei prigionieri Paolo Mastrolilli ' NEW YORK ; I voli che portano i prigionieri I voli che portano i prigionieri dall'Afghanistan a Guantanamo sono stati sospesi, ma il Pentagono dice di averlo fatto per ragioni pratiche, e non per le pressioni intemazionah sul trattamento dei detenuti. Nella base cubana ci sono 158 taleban e membri di Al Qaeda, e secondo i militari americani la capacità del campo è stata esaurita. Per ospitare altri prigionieri bisognerebbe metterli in due per cella, e questo aumenterebbe il rischio di rivolte, visto che alcuni di loro hanno minacciato di uccidere i guardiani americani e altri li hanno aggrediti a morsi. I trasferimenti quindi verranno sospesi fino a quando saranno costruite nuove celle e un ospedale più capiente. Nel frattempo, però, sono cominciati gh interrogatori dei prigionieri presenti, e alcuni potrebbero essere rimpatriati, se non forniranno informazioni d'intelligence significative. Anche ieri, comunque, la Casa Bianca ha difeso le condizioni di dentenzione a Guantanamo, definendole «umane e giuste». Ma alla lista dei critici si è aggiunto il commissario per le Relazioni Esterne dell'Ue, Chris Patten, mentre il Segretario generale dell'Onu Kofi Aiman, in Pakistan per sollecitare il dialogo con l'India, ha detto che i detenuti hanno diritto a un trattamento umano, anche se Washington non li riconosce come prigionieri di guerra. La polemica acquista una dimen- sione intema in queste ore, col ritomo in patria del taleban americano John Walker. Il giovane califoniano passato con Bin Laden era atteso ieri sera all'aeroporto Dulles di Washington, e già stamattina ha un appuntamento con la Corte civile della Virginia che dovrà giudicarlo. Il capo dell'Fbi Robert Mueller, invece, ha fatto una sosta a sorpresa a Kandahar per incontrare gh agenti impegnati negli interrogatori dei prigionieri, fare il punto sulla caccia a Bin Laden e al mullah Omar, e difendere la linea adottata nei confronti dei taleban e dei membri di Al Qaeda catturati. Mueller ha detto che le informazioni ottenute dai prigionieri hanno consentito di sventare diversi attentati già pianificati in tutto il mondo. A conferma di questa notizia, il Washington Post ha scritto che le rivelazioni fatte da Ibn al-Shaykh al-Libi, ex capo dei campi di addestramento di Al Qaeda, hanno permesso di sventare un attacco per far saltare in aria l'ambasciata americana nello Yemen. In mezzo a queste tensioni e polemiche, D presidente Bush ieri è tornato a parlare della guerra, pro- mettendo che «i terroristi verrano In mezzo a queste tensioni e polemiche, il presidente Bush ieri è tomato a parlare della guerra, promettendo che «i terroristi vernano portati davanti alla giustizia uno per imo». Già martedì il capo della Casa Bianca aveva dichiarato che prima o poi Bin Laden verrà catturato, ma ieri ha ripetuto che Osama non è l'obiettivo unico della guerra al terrorismo, che «è cominciata in Afghanistan, ma non si fermerà lì». Per dimostrare che fa sul serio e prepara altre offensive di lungo termine, Bush ha annunciato un aumento del bilancio della Difesa per 48 miliardi di dollari, il più consistente degh ultimi 20 anni, che porterà il finanziamento totale del Pentagono a circa 380 miliardi di dollari. I soldi serviranno per potenziare le tecnologie a disposizione dei militari, ma anche per rilanciare il morale con un aumento degh stipendi. Il ministro Rumsfeld ha ricevuto ieri dal Pakistan la buona notizia che potrà utihzzare anche l'aeroporto di Karachi per le operazioni nella regione, ma alcuni scontri in Afghanistan preoccupano Washington, perché dimostrano che il paese non è ancora stabile. Le forze uzbeke del generale Dostum hanno attacco i rivali tagiki del ministro della Difesa Fahim, e forse i fedeli dell'ex presidente Rabbani, per cacciarli dalla provincia settentrionale di Gale Zaal, mentre nella zona occidentale di Herat sale la tensione con il signore della guerra Ismail Khan, sostenuto dall'Iran. Come dice Rumsfeld, insomma, la campagna afghana non è ancora finita. ^^ÈÈÈMMM Bt : rMBf. ■T""', BpHf WW^'^'é Il contingente italiano a Kabul: anche i momenti di relax devono essere sotto l'occhio vigile di commilitoni armati