Parigi piange e applaude l'ultimo Yves

Parigi piange e applaude l'ultimo Yves Parigi piange e applaude l'ultimo Yves Duemila invitati e diecimila in piazza per la festa di Saint Laurent Antonella Amapane inviata a PARIGI Piangono tutti. Dalle sarte della maison al pubblico che scatta in piedi - al temine del défilé al centra Pompidou - con un applauso da guinness, un boato cfi dieci minuti. Commossa, Catherine Deneuve canta «La più bella storia d'amore sei tu». Poi passa il microfono a Laetitia Casta. Mentre Yves Saint Laurent le raggiunge in passerella, seguito da un plotone di modelle in smoking, sulle note di «Nessun dorma». L'ultima sfilata d'alta moda del sarto è un addio struggente. Lui, occhi lucidi e sguardo triste, ha un groppo alla gola quando sale sul podio. Dietro a quel sorriso indifeso si intuisce l'angoscia, i fantasmi di una vita, ma anche il grande dispiacere di abbandonare tutto ciò che ha amato. «Non mi riconosco più in questo mondo, lascio», aveva detto il couturier, due settimane fa. Guardandolo adesso si capisce quanto sia vera una delle sue citazioni preferite: «1 più bei paradisi sono quelli perduti». Lo show al Beaubou^g è faraonico. Dieci giorni di preparativi, 2000 invitati vip (di cui 500 standing con caterve d'insulti ai centralini della maison da parte degli esclusi). Più 10 mila persone in piazza che spintonano, e gridano «Yves», accalcandosi davanti ai due due mega schermi che trasmettono in diratta il défilé antologico del sarto che ha inventato tutto. Un'ora e quaranta di spettacolo con 105 modelle per 300 passaggi (280 di capi d'archivio, il resto della nuova collezibnèT. Sulla pedana, lunga 38 metri, si riconoscono Carla Bruni, Naomi, Claudia Schiffer, Eva Herzigova, Jerry Hall, Maria Carla Boscono con due paggetti per mano. Ma anche la storica Katoucha, pelle d'ebano, che da una vita lavora per Yves. «Con lui si chiude un'epoca, finisce una vacanza», confida in lacrime. In prima fila, le muse Catherine Deneuve, Paloma Picasso e Laetitia Casta. Poi Hubert de Givenchy, Gaultier, Renzo, Bernard Henry Levy, Nadine e Marie Helène de Rotschild, madame Pompidou, Bianca Jagger. Non mancano clienti fedelissime. Come Patricia Lopez che possiede il primo modello creato dal couturier: un cabane del '62, tarato 001. Mentre la più nota collezionista italiana di capi YSL (oltre 200), presente in sala, è la contessa Giovanna Borletti. Invitata personalmente da Pierre Bei^é (socio di Yves). La signora - da tempo consulente di Armani - è in tenuta mista. Metà armaniana, metà Saint Laurent. La sfilatona, scandita da musica classica, rock e dalla voce di Jeanne Moreau, è la quintessenza di 40 anni di eleganza. Da Parigi all'Oriente. Dalla New York di Warhol alle eroine di Tolstoj, fino alle regine d'Africa. Dalle saharia- ne agli smoking, passando per gli abiti ispirati a Mondrian e Van Gogh. Un viaggio fonnato couture nella poesia, nel nomadismo culturale del sarto che ha messo le donne in pantaloni traducendo la loro voglia di dinamismo. Le trasparenze e i nudi sono lontani anni luce dalla volgarità dilagante. «Detesto il pomo chic. E' un'ignominia promossa gpfffcjto che tirano a scandalizzare e non riflettono la realtà della vita», commenta Yves Saint Laurent poco prima della sfilata. I pochi capi della nuova collezione sono un un inno ai calzoni, fluidi e morbidi, ai tailleur con i revers assottigliati. Ai sensuali abiti di mousseline ( «Difficilissimi. Nessuno li sa fare. Devono sottolineare, ma non svelare il corpo con le trasparenze»). Ancora per qualche tempo i modelli di YSL si potranno ordinare, finché ci saranno le stoffe. Poi stop. Yves Saint Laurent si dedicherà alla scrittura di poemi in prosa, una vecchia passione. Il suo ritiro dalla couture, penò, suona sibillino. Lascia una porta aperta al futuro. «C'è da sperare che tutto il mio lavoro non si fermi, vorrei ancora stupirvi. D'altronde Coco Chanel ha ricominciato a 68 anni». Insomma, come dice Ungaro: «Un artista non va mai in pensione». Chissà che cosa ha in mente Yves? Lo stilista è commosso Catherine Deneuve e Laetitia Casta cantano per lui in passerella Poi esce un «plotone» di modelle in smoking simbolo della sua moda. La sfilata (105 modelle per 3 00 passaggi) presenta 40 anni . di eleganza dalle sahariane alle prime trasparenze e ai nudi mai volgari Yves Saint Laurent con Catherine Deneuve (a destra) e Laetitia Casta al termine ata di addio ieri sera a Parigi Un modello in passerella ieri per Saint Laurent

Luoghi citati: Africa, New York, Parigi