Colpo «chirurgico» al cuore di Hamas: 4 morti di Aldo Baquis

Colpo «chirurgico» al cuore di Hamas: 4 morti Colpo «chirurgico» al cuore di Hamas: 4 morti A Nablus. Gli uccisi erano comandanti locali delle Brigate Ezzedin al-Qassam Aldo Baquis TEtAVIV Con una operazione fulminea condotta nel cuore della notte in un edificio di cinque piani alla periferia dì Nablus, in Cisgiordania, i membri di una unità di élite israeliana hanno eliminato alcuni comandanti militari locali di Hamas e hanno neutralizzato un importante laboratorio specializzato nella confezione di ordigni esplosivi. Al termine di una furiosa battaglia svoltasi all'interno di un appartamento - secondo la versione ufficiale-i soldati israeliani sono riusciti ad uccidere Yussef Sorkaji, 42 anni, esponente di spicco delle Brigate Ezzdin al-Classam. Con lui hanno trovato la morte due «ingegneri» dì Hamas: Jasser Smarro e Nessun Abu Ross, indicati come abili confezionatori di ordigni che hanno già provocato decine di vittime in Israele. Il quarto uomo è stato identificato come Karim Maa- raja. ^ ' . I palestinesi affermano invece che i quattro sono stati sorpresi e non hanno opposto resistenza a quello che sembrava loro un arre¬ sto. Uno degli uccisi, dicono, è stato sorpreso nella doccia. In un magazzino vicino i soldati hanno recuperato ingenti quantità di materiale esplosivo (sufficiente, secondo un generale israeliano, per un centinaio dì ordigni), telefoni cellulari, bighe di terrò, interruttori elettrici. 1 L'uccisione dei quattro membri delle Brigate Ezzedin al-Qassam ha destato una collera incontenibile fra i seguaci del movimento islamico, secondo cui l'imita israeliana non avrebbe potuto agire impunemente alla periferia di Nablus senza l'acquiescenza dei servizi segreti palestinesi. «Come è possibile - ha esclamato Abdel Aziz Rantisi, un dirìgente dì Hamas che in quella zona i posti di blocco palestinesi fossero ieri sguarniti e che contro gli israeliani non sia stata sparata nemmeno una pallottola da parte di agenti palestinesi?» Convinti di una collusione segreta fra Israele e i servizi di intelligence palestinesi, migliaia di islamici hanno eoa marciato verso il cercare di Nablus decisi a tutti i costi a liberare i prigionerì politici. Per disperdere i facinorosi, gli agenti di Arafat hanno sparato verso la folla: almeno, due persone sono rimaste ferite, una delle quali in modo molto grave. Per allentare la tensione, il governatore della città Mahmud el Alul ha infine ordinato di liberare uno dei prigionieri (Nidal Abu Kos). Ma gli animi fra i dirigenti di Hamas restano esaperati. Uno di questi, Mahmud a-Zahar, ha previsto che a questo punto dovranno riprendere gli attentati suicidi contro obiettivi israeliani. Secondo la stampa israeliana, Hamas si accinge a ricorrere a nuovi ordigni potenziati con topicidi ed altri elementi chimici venefici. «Dichiariamo contro Israele una guerra totale», hanno proclamato, da Nablus, le Brigate Ezzedin al-Qassam. Dure critiche alla gestione tattica dell'intifada sono state espresse ieri invece dal leader del Fronte democratico per la liberazione della Palestina, Nayef Hawatmeh. La lotta armata, a suo parere, non deve essere condotta contro obiettivi civili in Israele, ma focalizzata contro le forze di occupazione e (de milizie dei coloni». Gli attentati di Hamas e della Jihad islamica sono. secondo Hawatmeh, «una forma di resistenza che ci riporta indietro di 30 anni e che consente al premier Sharon di appheare verso i palestinesi crescenti misure repressive» le quali hanno polverizzato le infrastrutture economiche palestinesi. Fra le armi di cui adesso dispone Hamas vi sono razzi Qassam-1 e Qassam-2 (con una gittata rispettivamente di tre e di dieci chilometri) capaci di colpire dalla Cisgiordania obiettivi strategici in Israele, fra cui l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e la superstrada Tel AvivGerusalemme. Il ricorso ad anni del genere - ha avvertito Sharon cambierebbe completamente le regole di combattimento fra israeliani e palestinesi. Per il momento il ministro della difesa Benyamin Ben Eliezer preferisce ricorrere a incursioni di durata ristretta nel tempo come quella a Tulkarem (Cisgiordania), dove domenica ha fatto ingresso un'intera brigata israeliana per catturare una decina di ricercati e per scoprire alcuni depositi di munizioni. Ieri gran parte delle forze israeliane hanno lasciato Tulkarem e si sono assestate alla sua periferia.

Persone citate: Abdel Aziz Rantisi, Arafat, Ben Eliezer, Ben Gurion, Hawatmeh, Mahmud A-zahar, Nayef Hawatmeh, Nidal Abu, Yussef