Una settimana di incontri, poi le decisioni

Una settimana di incontri, poi le decisioni I LA STAMPA MARTEDÌ 15 GENNAIO 2002 ECONOMIA \ Bari paralizzata Partono in Puglia e prime proteste Anna Langone BARI La Puglia fa da battistrada alla nuova ondata di scioperi proclamati da Cgil, Cisl e Uil. Quasi 15.000 lavoratori sono scesi in piazza per il primo sciopero articolato contro l'attacco alle pensioni e contro i licenziamenti. E per i sindacati quello di ieri è stato un test importante: l'adesione alle quattro ore di mobihtazione ha sfiorato il 1000Zo, con maggiore successo nell'industria e nel terziario. Secondo Cgil, Cisl e Uil, dopo l'iniziativa di sabato scorso a Palermo questa è la seconda risposta concreta al governo, accusato di voler smantellare i diritti acquisiti dai lavoratori a vantaggio degh industriali. Comizi e cortei hanno semiparalizzato durante la mattina i cinque capoluoghi pugliesi, con manifestazioni dinanzi alle sedi di Confìndustria. Il segretario confederale della Uil, Franco Lotito, intervenuto alla manifestazione di Foggia, ha accusato il governo di strumentaUzzare la discussione interna alle tre sigle per spaccare il sindacato: «Tutte le proposte che il governo ha presentato - ha detto Lotito - sono un attacco senza precedenti all'unità sindacale e ai lavoratori». Le manifestazioni più massicce a Bari, dove circa 5.000 lavoratori si sono radunati per tutta la mattina dinanzi alla sede della Confìndustria, e a tarante, dove altri 5.000 manifestanti hanno attraversato in corteo le principali strade cittadine. Nel capoluogo ionico, fra i lavoratori dell'Ilva sono stati notati molti giovani: . «Segno che le nuove generazioni ha detto il segretario della Cgil, Giovanni Forte - hanno avvertito il rischio cui vanno incontro per effetto delle misure contenute nelle deleghe governative». Significativa, per i sindacati, anche la partecipazione dei lavoratori dell'area del petrolchimico di Brindisi, delle aziende delle zone industriali di Bari e di Foggia, dei calzaturifìci del Salente, deUe aziende municipahzzate di trasporto e dei servizi. In una dichiarazione congiunta i segretari pugliesi di Cgil, Domenico Pantaleo, Cisl, Mary Rina, e Uil, Aldo Pughese, hanno sottolineato che lo sciopero «ha rappresentato un momento forte per ripristinare una politica di concertazione con il governo». A Bari, al presidio della sede della Confìndustria, si è aggiunto il blocco di una delle principah vie d'accesso alla città. Nel capoluogo regionale e a Taranto, per partecipazione e quantità di striscioni, è sembrato di rivivere i momenti migliori delle stagioni dell'impegno sindacale: Maroni e Berlusconi principah bersagli degh slogan. Uno degh obiettivi della manifestazione è la protesta per la modifica dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori sui licenziamenti senza giusta causa, ma sindacalisti e manifestanti hanno anche chiesto il ritiro della proposta di riduzione della contribuzione previdenziale per i nuovi assunti e la modifica della riforma del fìsco. A Brindisi, dove circa un migliaio di persone ha tenuto un presidio dinanzi la sede dell'associazione degh industriali, allo sciopero indetto dai sindacati confederali hanno aderito anche i Cobas, che però hanno tenuto una manifestazione a parte, dinanzi alla sede della Prefettura, nel comizio si è parlato della vertenza enei^getica. Presidio di manifestanti anche dinanzi alla sede dell'associazione degh industriali di Lecce, dove il corteo ha poi raggiunto il palazzo della Prefettura. A Foggia circa 3.000 persone si sono radunate nel piazzale antistante la stazione ferroviaria e poi si sono spostate in centro per il comizio di Lotito. CI v i ;ì A e ì t

Persone citate: Aldo Pughese, Anna Langone, Berlusconi, Domenico Pantaleo, Franco Lotito, Giovanni Forte, Lotito, Maroni, Mary Rina