Il crack Enron si abbatte su Washington di Maurizio Molinari

Il crack Enron si abbatte su Washington Il crack Enron si abbatte su Washington Aperta un'inchiesta criminale sulla bancarotta del gigante energetico texano Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Partono le inchieste sull'«Eiirongate» la bancarotta del gigante energetico texano generoso finanziatore delle campagne elettorali di repubbhcani e democratici. La commissione di indagine istituita dal Senato ha inviato 51 citazioni a esponenti della Enron e della società che ne rivedeva i conti, la Arthur Andersen, mentre il Dipartimento di Giustizia ha affidato l'inchiesta criminale a Joshua Hochberg, capo della sezione anti-frode. Per entrambi il compito è appurare come sia stato possibile per la Enron tenere investitori, dipendenti e chenti all'oscuro di un'incombente bancarotta senza precedenti da 30 miliardi di dollari (oltre 33 miliardi di euro) dalla quale si sono invece salvati i suoi dirigenti riuscendo a vendere le loro azioni per tempo. Nel mirino ci sono Kenneth Lay, patron della Enron, e la sua fitta rete di protezioni politiche, testimoniate da donazioni-record alla campagna presidenziale di George Bush (che lo chiama amichevolmente «Kenny-boy») e da contributi distruibiti a 158 deputati e senatori repubbhcani (su 270) e a 100 democratici (su 260). Il sospetto avanzato dai grandi giornali - «New York Times», «Washin- gton Post» e «Los Angeles Times» è che ancora molto ci sia ancora da scoprire, soprattutto sulle coperture poUtiche di Lay. Il primo passo falso lo ha compiuto il ministro del Tesoro, Paul O'Neill, affermando che la Enron non aveva «mai chiesto alcun aiuto al govemo federale». La smentita è arrivata dal vice di O'Neill, Peter Fisher, che ha ammesso di aver ricevuto «sei o otto» telefonate da Greg Whalley, presidente della Enron, affinché l'Amministrazione intervenisse presso diversi istituti bancari per alleviare la pressione dei debiti. Il passo falso di O'Neill è la conferma che l'Amministrazione si sente sotto pressione in ragione del ruolo cruciale giocato da Kenneth Lay per raccogliere i fondi di Bush durante la campagna elettorale e il viavai di alti dirigenti di Enron registrato dalle agende della Casa Bianca - inclusi incontri con il vicepresidente Dick Cheney - fra ottobre e novembre. Non è un caso che il ministro della Giustizia, John Aschroft, si sia autoescluderso assieme ad altri cento suoi collaboratori dalle indagini affidate a Hochberg. Il timore dei repubbhcani è che i democratici scelgano di cavalcare il caso-Enron in vista delle elezioni per il rinnovo parziale del Congresso del prossimo novembre. Il ministero del Tesoro ha così «ammesso» che fra le telefonate ricevute da Peter Fisher vi fu anche quella di un clintoniano doc: l'ex ministro del Tesoro Robert Rubin, oggi presidente del comitato esecutivo del Citigroup, che avrebbe chiesto all'Amministrazione di intervenire sulle agenzie responsabili dei crediti per impedire la bancarotta iniziando un negoziato con le banche della Enron. Il fatto che alla Casa Bianca si sia discusso per settimane del rischio di una bancarotta che poi è avvenuta nel corso di una notte, lasciando senza stipendi e pensioni quattromila dipendenti, desta forti perplessità in seno al Congresso: la recessione tocca milioni di famighe americane e i candidati il prossimo novembre potrebbero essere giudicati in base a che cosa hanno detto e fatto sul caso Enron. «Al momento non vi è alcuna prova che esponenti dell'Amministrazione abbiano svolto mansioni improprie nella vicenda - avverte Susan Collins, senatrice repubblicana del Maine - ma la questione sarà approfondita in ogni suo aspetto durante le audizioni». «Fa, remo l'impossibile per mettere assieme tutti i tassi della bancarotta Enron», assicura un altro repubblicano, il deputato Billy Tauzin della Louisiana, riferendosi alle società «Chewco» e «Jedi», che sarebbero al centro del falhmento. I democratici vanno all'attacco è chiedono al presidente George Bush di impegnarsi a designare un procuratore speciale - sul modello di Kenneth Starr durante il «Sexgate» di Bill Clinton - se dovessero emergere responsabilità di alti esponenti del govemo. Si cerca di appurare come fu possibile tenere investitori e dipendenti all'oscuro di un «buco» da 30 miliardi di dollari Nel mirino il «patron» della società e la sua fitta rete di protezioni, forse legate a ricche donazioni elettorali Kf (aiSSatestolDepUtatìi La lobby dei texani ® Kay Bailey Hutchinson (senatore repubblicano): 99.500 S tPhil Gramm (senatore repubblicano): 97.350 S ■. ... -v -■.-..■.. IKen Bentsen (deputato democratico): 42.750 5 C) Sheila Jackson Lee (deputata democratica): 38.000 S Senatori impegnati nelle commissioni sul caso Enron ) Conrad Bums (repubblicano): 23.200 S I Charles Schumer (democratico): 23.000 S Azionisti Enron membri dell'amministrazione Bush ® Donald Rurnsfeld, ministro della Difesa ) Robert Zoellick, ministro del Commercio ) Karl Bove, consigliere di Bush ^Linda Fisher, vicepresidente dell'Epa (Agenzia per l'Energia) -: x.xwxK-y^xw&seftica

Luoghi citati: Louisiana, Maine, New York, Washington