La Finlandia di Sibelius e Sallinen

La Finlandia di Sibelius e Sallinen La Finlandia di Sibelius e Sallinen In programma anche sette Lieder giovanili di Alban Berg Al Sermig una novità: la «Musica notturna» di Luca Cori MIKKO Franck è uno dei direttori emergenti, sui quali l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai punta per esaltarne le fresche e inno^ vative energie e per costituirsi una base di «bacchette» affidabili per il futuro. Sarà proprio Franck a guidare la compagine strumentale al Lingotto nella programmazione di stagione giovedì 17 alle 20,30 e venerdì 18 alle 21. Ospite delle maggiori orchestra scandinave, come si conviene ad un finlandese come lui, porterà all'ascolto due compositori del suo Paese. Comincerà con Aulis Sallinen, poco noto da noi, con «A Solemn Ouverture», un lavoro in prima italiana che si basa prevalentemente su forme di tipo tradizionale. Ben più famoso é Jean Sibelius, cantore ufficiale delle saghe e dello spirito finlandese, del quale proporrà la celeberrima «Sinfonia n. 5 in mi bemolle maggiore op. 82». Oui in particolar modo l'autore lascia espandere liberamente le sue idee musicali, partendo da germogli che sbocciano senza sottostare a rigide leggi formali. Temi dalle lunghe note, controtempi e sincopati movimentano costruzioni che egli stesso paragonò a un fiume si ingrandisce man mano lungo il suo corso. La «Quinta» ebbe una gestazione piuttosto lunga e subì diversi rimaneggiamenti. Essa fa registrare un graduale avvicinamento all'apoteosi conclusiva ma, come ha notato Ferruccio Tammaro che di Sibelius é studioso tra i più documentati, «l'affermazione di grandiosità avrebbe sì trovato un riscontro nel finale del lavoro, tuttavia sarebbe in fondo rimasta l'unico accenno a quelle suggestioni misticheggianti che avevano invece così profondamente permeato il sinfonismo di Bruckner, Mahler, Skrjabin». Tra l'una e l'altra pagina di marca finlandese si incastonano i «Sieben friihe Lieder» per soprano, sette di numero e giovanili appunto in quanto furono composti tra il 1905 e il 1908 con accompagnamento pianistico, ma nella versione con orchestra del 1928. E' stata chiamata a interpretarla la lettone Elina Garanca, che contribuirà a evidenziarne le influenze romanti- che e tardoromantiche pur in un contesto timbrico e armonico che richiama a «Lulu». Ma la Rai ha in serbo anche un bel concerto per la serie cameristica della domenica mattina. Il 13 alle 11, nella consueta sala del Sermig di piazza Borgo Dora 61, si danno convegno i gruppi strumentali dell'orchestra sinfonica per una doppia proposta. Si comincia con una pagina nuova, «Musica Notturna per ensemble», che é val¬ sa a Luca Cori il Premio Casella 1999; prevede una introduzione e tre parti, ciascuna delle quali si richiama a un solista capofila (il clarinetto, il pianoforte, il violino). L'altro brano è la «Sinfonia in mi bemolle per strumenti a fiato», titolo abusivo di quello che Richard Strauss chiamò «Fròhliche Werkstatt» («Allegra officina»), scritto nel 1944-45 (a 81 anni), ispirato alla gaiezza mozartiana delle Serenate. (1. o.) II soprano lettone Elina Garanca e il giovane direttore Mikko Franck al Lingottò il 17 e 18

Luoghi citati: Finlandia, Solemn Ouverture