L'altra Farnesina di Vattani «il tedesco» di Antonella Rampino

L'altra Farnesina di Vattani «il tedesco» TRA I NOMI PIÙ EVOCATI QUELLO DEL SEGRETARIO GENERALE; ì\. dQNSJÌGL^RE P|l ANDREOTTI ff ORLANI L'altra Farnesina di Vattani «il tedesco» !^Superlavoratore, ex ambasciatore a Bonn, disse di no al suq^p^l Antonella Rampino Adesso alla Farnesina si glissa, diplomaticamente si sfuma, ma no, non è vero che Renato Ruggiero nel certificare le proprie dimissioni a Palazzo Chigi l'altra sera abbia chiesto «per favore, almeno non mettete sulla mia poltrona Umberto Vattani». Ha detto, semplicemente, a Gianni Letta che la Farnesina è pacificata, non ci sono più cordate che si guardano in cagnesco facendosi diplomaticamente la guerra, che almeno in .questo la continuità va assicurata. E così lo staff di Ruggiero, soprattutto Baldocci alla segreteria generale, e Scalante capo di gabinetto, e Giuseppe Scognamiglio capo della segreteria, sembrano riconfermati. Sarà anche così, ma è un fatto che nel tourbillon di voci intomo al rimpasto al quale Berlusconi starebbe pensando, Vattani si ritrova ad essere candidato ad incarichi digovemo. E di certo c'è pure che i rapporti tra il ministro uscente e l'uomo che è stato a lungo plenipotenziario permanente del palazzo, idilliaci non erano. E, forse, proprio non potevano esserlo se a un certo punto, a chiusura di un incontro stampa coi maggiori quotidiani italiani il Gran Partenopeo, sia pure con soave sorriso ironico sulle labbra, sbottò: «Vattani? E' il segretario generale della Farnesina, e io sono il ministro: quando è bravo lo lodo, quando sbaglia lo rimprovero». Ma di tutti i deus ex machina passati nel marmoreo palazzo di ', oltretevere, Umbe^oVattani è di queM che U segno lo h@nno lasciato. Chi c'era seduto accanto a . Giuho Andreottil quando incontrava Tareq Aziz? Chi consiglia1 ! va De Mita e prinla'ahcbré Ftytia- ' ni? Chi tenne tesftajper.cpntio di.Palazzo Chigi a.'Màgailot.'Ì3ia--, tcherthe sviliva là Conferenza di Roma (dai cui lavori saretòé poi germoghata Maastricht)? Óùrf--.que, non è nemmeno Straùp dnè ,un ministro del cribra e ^él peso' di Ruggiero abbia.avuto..il^suò/. daffare col proprio segretario generale, soprannominato di tedésco» dagli anni trascorsi a Bonn. Un po' perché l'aspirazipheilpn confessata (ma dl-ciu; si trovano ampie tracce nelle cronache).del sup^rlavbj-atore Vattani, figliò, frateilÌo,,e padre di diplomatici , (cbmé stigmatizzò sposso e volen- ' xjèÀnisìM passata legislatura il l^^^diStS; 1 |trò'.',tJ^ ^'pehdtié, riorganizzàn ', . ' , do ;neU'era Dini la planimetrìa .lavorativa delle feluche italiane, . Vattani'^veva intessuto un iapportó personale con Berlusconi. Tdntb che un'altra leggenda narra che fii proprio grazie a quel personale rapporto che Vattani, scavalcando il suo ministro, lanciò a Berlusconi l'idea di spostare L il vertice Fao da Roma, scansando dall'Ica nelle nebbie polemi: che di', Genova il rischio di altre -.'^viol^iiz^no-global. Narra la stes , s^-léggèfada che poi Berlusconi . ne parlasse informalmente coi 6UQfcmi'tiansatìantico, e Vattani . a una riunione tecnica alla Fao, e di'lì una polemica che tenne le ■prima''pagine dei giornali por settimane. Ma come sia andata yeràqiehte, o verosimilmente, reistà il fatto che il peso specmco di Vattani è sempre stato valutato dal suo ministro, di cui peraltro è stato «collega» per una vita: la prima cosa che fece Ruggiero una volta insediato fu di incontrarlo, e di chiedergli: che vuoi fare? Una serie di «no» alle offerte (còme anche a Berlusconi che lo voleva viceministro ai Beni Culturali) e ima richiesta: andare a fare l'ambasciatore a Bruxelles o a Washington. A Bruxelles, da soli sei mesi, c'era Roberto Nigido: meglio convincere il vecchio amico Nigido che fare un torto all'amico Salleo, che ha accettato di rappresentare l'Italia alla Casa Bianca con una seconda proroga dalla propria pensione. Adesso, il nome del nostro rappresentante a Bruxelles, è nel cuore del totoministri. Del resto, il primo a dichiarare pubblicamente che le nostre feluche devono anzitutto sostenere le imprese italiane nel mondo non è stato Silvio Berlusconi. E' stato Umberto Vattani, nel non lontano novembre del 1999.

Luoghi citati: Bonn, Bruxelles, Genova, Italia, Roma, Washington