Solo per otto città le caramelle della Befana di Legambiente di A. Mar.

Solo per otto città le caramelle della Befana di Legambiente A GUIDARE LA CLASSIFICA BELLUNO, DUE LE PIEMONTESI: TORINO E VERBANIA. MOLTE LE METROPOLI CON SOLO «CARBONE» Solo per otto città le caramelle della Befana di Legambiente «Ecosistema bambino 2002» premia sindaci e assessori che si sono impegnati in iniziative per i più piccoli ROMA Su otto città pioveranno caramelle della Befana. Ma saranno solo virtuali: sono quelle assegnate da Legambiente con l'indagine «Ecosistema bambino 2002» e premiano. La vecchina porterà anche un po' di carbone a Belluno, Pistoia, La Spezia, Siena, Caltanissetta, Verbania, Genova e Torino, perché se è vero che fanno molto questo non è abbastanza per i più piccoli. La classifica «Ecosistema Bambino 2002», prende in considerazione le politiche per l'infanzia delle amministrazioni pubbliche, è già al quinto anno, e recapita la «calza» a sindaci e assessori che hanno saputo dare ai loro cittadini più piccoli opportunità, strutture, strumenti per vivere a pieno la loro appartenenza alla comunità. Dati che vengono incrociati con quelli sulla qua¬ lità ambientale di Ecosistema urbano 2001 (tasso di motorizzazione, mezzi pubblici, parchi e giardini, zone a traffico limitato, piste ciclabili). A guidare la classifica è quindi Belluno con ben 10 caramelle nella calza. Caramelle meritate soprattutto per le opportunità offerte ai bambini di pensare a una città secondo il loro punto di vista, attraverso iniziative di adozione del territorio da parte dei giovanissimi e di progettazione degli spazi pubblici. Di grande interesse anche la politica culturale rivolta agli under 14: con cinema, teatro e biblioteca dove si tengono letture animate per ragazzi, feste e mostre. Belluno è stata premiata anche per i mezzi pubblici: tra le piccole città è al di sopra della media nazionale, con 68 viaggi annui per abitante. La seconda «calza» va invece a Pistoia: 9 caramelle grazie anche all'isti¬ tuzione dei «vigili-bambini». Sono due le biblioteche per ragazzi per ragazzi, e poi ci sono i ludobus, centri di educazione ambientale e numerosi laboratori creativi. Rimane però una buona dose di carbone per l'esiguità delle aree verdi (8,9 metri quadrati per abitante), delle zone a traffico limitato (solo 2,7 per cittadino) ma soprattutto delle piste ciclabili (appena 3 centimetri per abitante). Se sbirciamo nelle calze delle altre città premiate troviamo 7 caramelle e 4 carboni per La Spezia, 6 caramelle e 5 carboni per Siena; Caltanissetta riceverà 6 caramelle e 9 pezzi di carbone, Verbania cinque caramelle e altrettanto carbone, 5 caramelle e 6 pezzi di carbone andranno Genova e a Torino. Va sottolineato che, nonostante il carbone, queste città rappresentano l'eccellenza per la qualità della vita dei bambini, quelle che «hanno raggiunto i risultati migliori nella valorizzazione e nel coinvolgimento dell'infanzia nella vita cittadina» secondo Legambiente. E nel Nordovest, però, compare la maglia nera di Aosta: per gli amministratori della vallèe solo carbone. La vera novità dell'edizione 2002 di «Ecosistema Bambino» sta comunque nell'ingresso in prima fascia di Caltanissetta: primo centro del Sud, nei cinque anni monitorati dedla ricerca di Legambiente, a conquistare più di ottanta punti. È un segnale importante, insieme al piazzamento di Siracusa (decima), Reggio Calabria (sedicesima) e Napoli (ventesima), che conferma un trend manifestato già in passato da un gruppo di amministrazioni, capace di ricominciare dai bambini a costruire la qualità della vita. Da sottolineare che il capoluogo della Campania ha battuto niente meno che la capitale, e ha sferrato un duro colpo anche a Firenze, Bologna e Milano e Salerno. Legambiente decreta: «In queste città si dimostra scarso interesse per le politiche dell'infanzia». A Napoli i bambini under 14 rappresentano il 17^0 della popolazione, per questi sono stati realizzate 19 ludoteche, campi estivi e politiche sociali per la loro crescita e sviluppo. Scarsa rimane però l'attenzione alle periferie. «Abbiamo centri storici tra i più ricchi d'arte, ma le periferie sono tristi e degradate», sottohnea il direttore regionale di Legambiente in Campania, Michele Buonomo. «Cosa possono pensare i giovani di Ponticelli e Scampia quando si sentono ripetere che vivono nelle città più belle del mondo? Bisogna restituire un po' d'orgoglio e regalare un po' di bellezza ai ragazzi tristi delle nostre periferie». [a. mar.]

Persone citate: Caltanissetta, Michele Buonomo, Ponticelli