Orrore in Iraq, sgozzata una famiglia di undici sciiti

Orrore in Iraq, sgozzata una famiglia di undici sciiti MATTANZA A LATIFIYA. UN VILLAGGIO DI ETNIA MISTA Orrore in Iraq, sgozzata una famiglia di undici sciiti dal corrispondente da NEW YORK La guerriglia fa strage di sciiti a Latifiya, una zona a maggioranza sunnita a Sud di Baghdad. Tutto è iniziato ieri mattina quando un imprecisato numero di uomini armati ha fatto irruzione in un edificio catturando con la forza almeno undici uomini fra i 20 e 40 anni, tutti della stasse famìglia. Su quanto avvenuto dopo le versioni divergono: secondo alcuni testimoni gh uomini sono stati portati dentro un vicina casa e sgozzati uno ad uno, mentre l'esercito iracheno afferma che l'eccidio è avvenuto dentro il furgoncino di proprietà di una delle vittime, dove gli uomini sarebbero stati ammassati e poi eliminati con scariche di mitra. La polizia di Baghdad da tempo aveva chiesto alle famiglie sciite di Latifiya di abbandonare la zona ma gh anziani del clan avevano deciso di restare. H sanguinoso blitz da parte dei miliziani sunniti coincide con una fase politica estremamente delicata a Baghdad a causa delle tensioni inter-etniche seguite alle elezioni del 15 dicembre. Una commissione dell'Onu è in arrivo a Baghdad proprio per riesaminare i risultati delle ultime elezioni legislative al fine di risolvere il contenzioso fra sciiti e sunniti che impedisce di dare vita al nuovo governo. L'annuncio sulla missione delle Nazioni Unite è arrivato solo a poche ore di distanza dal comunicato con cui il Palazzo di Vetro aveva definito «valide e corrette» le elezioni irachene. Sulla carta l'incarico della missione è verificare la fondatezza dei 1500 ricorsi presentati su brogli e irregolarità che avrebbero favorito i candidati sciiti religiosi che fanno capo allo «Scili» (il Consiglio per la rivoluzione islamica in Iraq) assegnandogli nei voti già scrutinati un margine di vantaggio maggiore di quello previsto. A comporre la «missione» sono due rappresentanti della Lega Araba, un ex parlamentare canadese ed un accademico europeo e il verdetto dei controlli che eseguiranno si preannuncia decisivo nel contezioso politico in atto. Non a caso l'ambasciatore americano a Baghdad, Zalmay Khalizad, ha assicurato «tutto il sostegno necessario affinché possano svolgere i loro compiti». Ò duello pohtico sui brogli sta immobilizzando il Paese: impedisce la proda- mazione dei risultati delle elezioni legislative del 15 dicembre e pregiudica ogni trattativa sul nuovo governo, a cominciare dai tentativi del presidente Jalal Talabani di far nascere una coalizione di unità nazionale capace di comprendere ministri sunniti, curdi, scuti laici e scuti religiosi. Nelle stesse ore in cui la guerri- glia faceva strage di sciiti un kamikaze si faceva esplodere a Baghdad causando quattro morti mentre Al Qaeda minacciava di uccidere i cinque dipendenti dell' ambasciata sudanese sequestrati se Karthoum non chiuderà la sede. Restano prigionieri dei jihadisti anche quattro dipendenti di un'organizzazione di volontari cristia- ni: due canadesi, un inglese e un americano. Un differente gruppo islamico ha invece rivendicato la cattura dell'ingegnere francese Bernard Bianche con un video trasmesso dalla tv Arabiya nel quale si chiede a Parigi di porre fine ad ogni tipo di «presenza illegale» in Iraq. Il Quai d'Orsay ha reagito con una dichiarazione del ministro degli Esteri, Philippe Douste-Blazy, affermando che Parigi «non ha forze militari in Iraq». Gh attacchi della guerriglia hanno determinato oltre alle decine di morti anche la sospensione delle operazioni nella più grande raffineria di petrolio nel Sud a causa del fatto - come ha spiegato il ministero del Petrolio - che i camionisti si rifiutano di trasportare greg- gio nel timore di subire imboscate. Sul fronte della coalizione Varsavia ha confermato che continue rà a mantenere i soldati in Iraq durante il 2006, riducendone però il numero da 1500 a 900. La Polonia è il secondo Paese in pochi giorni - dopo il Giappone - ad aver deciso di rinnovare il mandato al contingente militare dopo la deci sione presa da Ucraina e Bulgaria di ritirare i propri nel corso del prossimo anno. [m. mol.] Àltre decine di morti nel Paese. Commissione Onu esaminerà i risultati contestati delle elezioni 'f&jtM -v; Quattro I poliziotti uccisi Ieri a Baghdad, nella foto il corpo di un agente coperto da un cartone

Persone citate: Bernard Bianche, Jalal Talabani, Khalizad, Philippe Douste-blazy