Rapine in villa, blitz contro l'orrore

Rapine in villa, blitz contro l'orrore OPERAZIONE DELLA POLIZIA RITROVATE ARMI. DROGA E REFURTIVA. SECONDO GLI AGENTI SONO STATE SVENTATE NUOVE IRRUZIONI Rapine in villa, blitz contro l'orrore In tutta Italia 112 arresti: prima dei colpi i banditi si imbottivano di coca reportage lywvssiiwoNOMA Stupri. Sevizie e torture. Pestaggi. Sequestri. Notti di terrore. Bottini ingenti o semplicemente ridicoli. Le mille voci che raccontano la cronaca delle rapine in villa non ci risparmiano nulla. C'è una giovane madre violentata nel suo letto da un rapinatore, che punta la pistola sua bimba. E' accaduto nel settembre scorso, a Reggio Emilia. Gli autori - albanesi - li hanno presi, ma le vittime, questo choc, non lo superanno mai. Ci sono i coniugi di Ciriè (Torino) minacciati e sequestrati dalle 21 all'alba, le pistole puntate alla tempia. E i banditi che li irridono «certi come sono dell'impunità», racconta Firmino V., proprietario della villa. Ancora: moglie e marito torturati, nella loro casa, siamo nella cintura torinese, con un ferro da stiro rovente. Volevano sapere dov'era la cassaforte. Queste gang di extracomunitati, soprattutto albanesi e rem (ma i basisti, spesso, sono italiani) spesso sono inafferrabili, costituite come sono - in maggioranza - da uomini che agiscono solo una, due volte, prima di essere nuovamente ingoiati dal nulla, dalla clandestinità. Adesso la polizia, con l'operazione «Vesta», chiusa nelle ultime ore, tenta di disarticolare un racket dalla fisionomia incerta, senza capi e senza cupola, senza quartier generale, senza strategie: i 112 arresti e le 184 perquisizioni (decine in Piemonte, 20 solo a Torino, a cura della squadra mobile) e gh ingenti sequestri di refurtiva, di cocaina e degli arsenah, sono lo specchio di un'azione che ha qualcosa che ricorda un'offensiva militare contro un nemico invisibile. Quasi una nuova forma di brigantaggio, sospesa tra il Far West e il Sud dopo l'unità d'Italia. Coinvolte 52 province, in particolare Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Sicilia. Il Servizio Centrale Operativo (Sco) e la tìii'èziohe Gentrale Anticrimine (Dac), coordinata dal prefetto Nicola Cavaliere, più'gli esperti della Polizia Scientifica, specializzati nel! esame tecnico della scena del crimine, investigatori delle squadre mobili e analisti di delitti di tipo predatorio. Altri episodi che ci fanno risalire nella cronaca di quest'anno. Nell'estate scorsa, in Sardegna, un uomo muore sul prato di fronte al casolare, fulminato da un colpo di carabina, un attimo prima dell'irruzione del commando di rapinatori. E Mauro S., imprenditore del Comasco, una notte di ottobre si è svegliato di colpo, e al suo fianco ecco un uomo armato di pistola. In preda a un raptus di violenza. La canna che si abbatte sul viso. Sangue, i figli che si svegUano e vengono legati con il nastro isolante. Se ne vanno con soldi e gioielli, hanno siràppàto i fili del telefono, preso i cellulari, rubato l'auto e «tu resti da solo a guardare negh occhi la moglie, i ragazzi che erano andati a letto la sera prima con l'idea di affrontare l'indomani una giornata come tante, e invece no, la vita di tutti noi è cambiata per sempre». Pochi giorni fa, ad Agliè, nel Torinese, in pieno giorno: donna di 75 anni legata a una sedia, lei e la sua giovane badante romena, mentre i ladri mettono a soqquadro la casa, in cerca di che? Di niente. Schiaffi e pugni. Margherita G., in preda a una rabbia senza nome, riesce a strappare il passamontagna dal volto di uno dei banditi, e così finalmente - fuggono. Con cento euro e un fermaglio da pochi cents. Un rischio terribile, dicono gh inquirenti, che non sanno però qual è davvero il consiglio giusto. La villa del giocatore del Milan, Clarence Seedorf, l'hanno presa di mira, recentemente, per due volte di fila. La prima volta, il 16 novembre: quattro slavi armati di coltello intimano al calciatore di aprire la cassaforte (110 mila euro il bottino). «Mi hanno riconosciuto. Per fortuna la mia famiglia sta bene». U 25 novembre, ne arrivano altri, di rapinatori, questa volta l'allarme funziona e il colpo va in fumo. I malviventi fanno in tempo a entrare nel giardino deUa tenuta di Robecco sui Naviglio, nei pressi di Magenta (Milano), quando dalla casa è stato dato l'allarme. I carabinieri arrivano in un attimo, mettono in fuga i banditi, che se ne vanno a piedi. A novembre, alle porte di Monza, alla signora Pina B., «mah, forse erano tre zingari», hanno fracassato la mandibola. Picchiati per ore, nella villetta di Aicurzio, lei e il marito. Non si volevano rassegnare, non trovavano niente di prezioso. E giù botte. Piemonte Nella cintura torinese moglie e marito torturati e minacciati con un ferro da stiro Coniugi di Ciriè tenuti in ostaggio per una notte Seedorf Il calciatore del Milan preso di mira per due volte In quattro armati di coltello l'hanno costretto ad aprire la cassaforte I carabinieri davanti ad una villa del Bresciano dopo il colpo dei banditi

Persone citate: Clarence Seedorf, Mauro S., Nicola Cavaliere, Pina B., Seedorf