Gli animalisti contro il Papa Via quel bordo d'ermellino

Gli animalisti contro il Papa Via quel bordo d'ermellino BERLINO PROTESTE PER IL COPRICAPO INDOSSATO DA BENEDETTO XVI Gli animalisti contro il Papa Via quel bordo d'ermellino Claudia Ferrerò PASSI per i Serengeti, ricercati occhiali da sole di marca americana sfoggiati dal Pontefice nelle uscite pubbliche più soleggiate. Un peccatuccio di vanità che la scorsa estate gli è costato qualche commento di troppo. Passi anche per i mocassini rossi super griffati. In fondo la cura per i dettagli è valsa a Papa Ratzinger l'ammirazione di tutte le fashion victim del mondo, come solo un mese fa ha fatto notare il quotidiano inglese Independent. Ma il bordo di ermellino del camauro, proprio no. Il berretto di velluto rosso bordato di pelliccia indossato da papa Benedetto XVI per proteggersi dal freddo pungente durante l'ultima udienza generale in piazza San Pietro sulle prime ha destato stupore - ben pochi hanno riconosciuto il copricapo che già fu caro a Giovanni XXHI - , ma subito dopo ha messo in agitazione gli animalisti sollevando proteste soprattutto in Germania, patria del Papa, e base di un vigoroso movimento per la difesa degli animali. «Nessuno vuole che il Papa soffra il freddo - ha dichiarato il direttore dell'organizzazione di Difesa Europea della Natura e degli Animali con sede a Bonn, Norbert Guenstler -. Ma questo non vuol dire che debba portare copricapi medievali dai quali cola il sangue di animali senza colpa». In effetti la berretta delio scandalo, rossa bordata di bianco e che qualcuno ha confuso erroneamente con un omaggio natalizio, è stata in auge fino a Leone xm, morto nel 1903: il Pontefice la usava anche all'interno del proprio appartamento, preferendola allo zucchetto bianco, tanto da indossarla persino sul letto di morte. E quando Papa RoncaUi, nel 1958, volle indossare il camauro ormai caduto in disuso la sartoria pontificia dovette rapidamente cucir- Papa Be Pietro ne uno, basandosi sui quadri che raffiguravano i pontefici. Ma non erano ancora tempi di animalisti. Oltre quarantanni dopo, il cappello di Papa Ratzinger è in tutto identico al camauro di Papa RoncaUi, stessa foggia e stesso colore di quello che indossa pure la salma del «Papa buono» esposta nella cappella di San Girolamo nella basihca di San Pietro. Stavolta però quel bordo bianco non ha lasciato indifferente l'associazione animalista tedesca, che ha chiesto a Ratzinger di rinunciare «all'abbigliamento con pelliccia e di prendere le distanze dai sistemi basati sulla tortura degli animali usati da ima certa industria della moda». Un compromesso, in realtà, ci sarebbe: trovare un degno sostituto sintetico all'ermellino, con buona pace di tutti. Lo hanno già promesso agli animalisti italiani i giudici, la cui iconografia li vuole avvolti in toghe profilate d'ennellino in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Quelle «vere» sono state confezionate in epoca remota, si era affrettato a spiegare tempo fa il primo presidente della Corte Suprema di Cassazione, e comunque, per le più recenti, si è gjà provveduto a delle perfette imitazioni. E poi c'è l'esempio inglese: anche le guardie di Sua Maestà britannica, fiere da oltre 230 anni del loro colbacco nero in pelliccia d'orso, su pressione degù animaUsti dovranno presto rinunciare aU'originale. Sempre che vada in porto l'impresa di reaUzzare un clone capace di resistere alla pioggia inglese. Ma per U camauro, e U suo semplice bordo bianco di pelUccia, l'impresa si preannuncerebbe decisamente più facile. E c'è già chi scommette che la berretta che i papi indossavano nel Medio Evo, rilanciata con disinvoltura da Benedetto XVI, potrebbe diventare presto l'ennesimo oggetto cult. Papa Benedetto XVI si leva il camauro in piazza San Pietro

Persone citate: Benedetto Xvi, Giovanni Xxhi, Norbert Guenstler, Papa Ratzinger, Ratzinger

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Germania