Pena di morte al rapitore di Clementina

Pena di morte al rapitore di Clementina TIMOR SHAH LA SENTENZA IN AFGHANISTAN PER L'UCCISIONE DI UN UOMO DAFFARI DI KABUL Pena di morte al rapitore di Clementina La Caritoni commenta «Sono contraria, alle condanne capitali Mi fanno ribrezzo» ROMA E' stato stato condannato a morte ieri Timor Shah, accusato di avere rapito il 16 maggio scorso la cooperante itahana di Care International Clementina Cantoni. La condanna alla pena capitale non è collegata però al sequestro durato tre settimane, per il quale sta scontando 20 anni di carcere, ma al rapimento e all'uccisione di un uomo d'affari afghano, Afizullah Zadran, avvenuto quest'anno prima del sequestro Cantoni. La condanna a morte è stata resa pubblica dal giudice Noorudin Basit. A sentire i giornalisti con i quah l'uomo ha dialogato telefonicamente durante il sequestro della cooperante itahana, per dettare le sue condizioni o per smentire quelle che gh erano state attribuite dopo il rapimento, Timor Shah «sembra una persona bene educata, istruita. Parla in modo chiaro e con perfetta proprietà di linguaggio» e, dalle cose che dice e per come le dice, legge con attenzione i giornali, vede le trasmissioni televisive e ascolta queUe radiofoniche. Cose, peraltro, perfettamente compatibili con il fatto che, sconfitto il regime teocratico dei taleban e prima di darsi al banditismo, era un ex poliziotto, per di più con la responsabilità di un importante settore di Kabul. Quindi, in grado di condurre trattative con efficacia. E anche l'immagine fisica che di lui si ha poco si attagha all'idea che si può avere di un crudele malvivente che si muove, con la forza e la garanzia deUe armi, in un Afghanistan forse pacificato, ma certo non ancora completamente sicuro. Nella fotografia che gh investigatori di Kabul hanno mostra- to ai giornalisti nei giorni del sequestro di Clementina Cantoni (rilasciata il 9 giugno), Timor Shah appare proprio come si immagina un giovane della sua età nell'Afghanistan di oggi capelh corti, occhi chiari, giubbetto di pelle - e non già come un bandito che, anche con altre azioni criminali, ha saputo cerarsi intomo la fama di capo spietato. Nonostante sia poco più che un ragazzo - non ha nemmeno trent'anni - Timor Shah ha già un pedigree criminale di tutto rispetto. Secondò la polizia di Kabul, Io scorso giugno ha ucciso la moglie e il cognato. Insieme a Shah, che venne arrestato il 27 settembre, è stato condannato a morte un suo comphce di cui si conosce solo il nome, Farhad, che sta scontando 20 anni per il suo ruolo nel rapimento dì Clementina Cantoni. Un altro membro del gruppo che rapì la cooperante itahana, AssaduUah, è stato condannato a 20 anni. Tutti e tre gh uomini ha detto il giudice Basit - possono ricorrere in appello. Timor Shah il giorno dopo l'arresto aveva confessato in televisione di essere l'autore del sequestro della cooperante italiana. Parlando alla tv privata Tolo aveva detto: «Sì, abbiamo rapito la signorina Cantoni ed è stata nostro ostaggio per 24 giorni». Aggiungendo: «Mio zio, mio cugino e altri parenti erano stati arrestati per crimini sui quah non c'era nalcuna prova. Dopo la loro liberazione, abbiamo rilasciato la signorina Cantoni». Dell'arresto si era parlato già il 7 agosto, quando a Kabul circolò la voce che l'uomo era. poi riuscito a fuggire perché aveva corrotto un alto ufficiale deU'esercito. La circostanza era stata poi smentita dal ministero deUa Difesa. Clementina Cantoni ha voluto commentare la notizia con una dichiarazione molto stringata, ma che non dà luogo a equivoci: «L'unica cosa che mi sento di dire in questo momento è che sono contraria alla pena di morte. E' una cosa che mi fa ribrezzo». [e. st.] Timor Shah durante il processo nel tribunale della capitale afghana Clementina Cantoni

Luoghi citati: Afghanistan, Kabul, Roma