Ricucci ai pm: con Rcs Bilie non c'entra

Ricucci ai pm: con Rcs Bilie non c'entra L'INCHIESTA I MAGISTRATI SONO DA OGGI IN FERIE E, SALVO COLPI DI SCENA, FINO A DOPO LA BEFANA NON DOVREBBERO ESSERCI NOVITÀ Ricucci ai pm: con Rcs Bilie non c'entra L'immobiliarista scagiona il pasticcere: «E? solo un amico. Via Lima? Serviva a far soldi» Guido Ruotolo ROMA «Sono amico di Bilie da due, tre anni. Da tempo coltivavamo il sogno di aprire un Centro studi della Confcommercio e della Confimmobihare, che sarebbe stata la nostra creatura. Nasce così l'operazione di via Lima. Una operazione puramente immobiliare». Sergio Bilie, l'ex presidente di Confcommercio, aveva già trasmesso all'assemblea nazione-, le riunita in piazza Belli la sua lettera, nella quale ammetteva di aver sbagliato - «Ho fatto male a fidarmi di Bicucci» - quando l'immobiliarista romano iniziava a fare prima spontanee dichiarazioni e poi a rispondere alle domande dei pm Cascini e Sabelli. Sotto inchiesta per la scalata Bcs e diversi «affari» immobiliari, compreso quello con Bilie, Stefano Bicucci davanti ai magistrati non ha mai smesso i panni dell'immobiliarista in carriera. «Bilie non c'entra nulla con la scalata deU'Rcs - ha spiegato - e l'immobile di via Lima l'ho venduto non per la scalata di via Solferino ma per fare un buon affare». Sì, soldi. Ma quando i pm gli hanno contestato che via Lima era una «operazione finanziaria» e non immobiliare, e peraltro era anche assai complicata, lui ha negato. «Come mai invece di trasferire l'immobile a Bilie, la vendita si è risolta in un passaggio deUe azioni di maggioranza della società a cui era intestato l'immobile?». Alla domanda dei pm. Ricucci non ha esitato: «Per questioni fiscali. Non c'è nulla di strano, ripeto, pervia Lima». Difficile da accettare, come 'iustificazione. Quella vendita, lanno contestato ipm, «ha carattere simulato». «Ripeto, con Bilie siamo soltanto amici. Non abbiamo avuto altri rapporti d'affari». Ricucci non fa marcia indietro. Neppure quando i pm chiedono perplessi di spiegare l'anomalia di un contratto preliminare d'acquisto così esoso, ben 39 milioni di euro su un totale di 60. Ha fatto spallucce Ricucci: «Via Lima era proprio un affare rilevante per la controparte. Valeva molto di più di quanto stimato». Era una prassi il passaggio di quote di società per comprare o vendere immobili. Spulciando i contratti, le fatture, i bilanci dell'impero Ricucci, gli analisti e contabili della Finanza hanno trovato parecchie incongruenze, tanto che Ricucci è indagato anche per falso in bilancio e false fatturazioni. L'altro pomeriggio, al secondo piano della Procura deUa Repubblica si è discusso anche di altre operazioni immobiliari, non solo quella che vede coinvolto Bilie. E il leit-motiv di Ricucci, quando i pm sono entrati nel merito delle incongruenze. è stato sempre lo stesso: «Si tratta di questioni fiscah. Non sono a conoscenza di dettagli tecnici e, dunque, bisogna consultare i miei collaboratori». Naturalmente, il riferimento è al dominus dei suoi affari, Guglielmo Fransoni, amministratore, tra l'altro, della Garlsson Reale Estate S.A. sempre riconducibile a Ricucci. E' lui il commerciahsta, quello che concretamente si occupa degh affari di Ricucci. E' lui die la Guardia di finanza blocca alla frontiera di Chiasso con documenti compromettenti. Da quello che è trapelato di quello che è diventato poi un interrogatorio formale, alla presenza anche dell'avvocato difensore Grazia Volo, si è saputo che i pm hanno chiesto chiarimenti su alcune operazioni risalenti a un anno fa e per le quali non sono risultati in regola i diversi passaggi azionari e le fatturazioni conseguenti. «Sono pronto a mettere a vostra disposizione tutta la contabilità - ha detto Ricucci rivolto ai pm- proprio perché è mia intenzione rispondere a tutti i vostri dubbi». L'altro giorno, ha lasciato con la bocca asciutta i pm che gli chiedevano dell'operazione (Spiazza Duranti a Milano, l'acquisto di un immobile finanziato dalla Banca popolare di Vicenza. Conti che non tornano? «Mi dispiace, non sono a conoscenza di dettagli tecnici. Occorre parlarne con i miei collaboratori». E' sempre la stessa storia: Stefano Ricucci ha il fiuto degh affari ma di questioni fiscah bisogna parlarne con Fransoni. A sentire chi vi ha partecipato, il colloquio-interrogatorio si è svolto in un clima «molto pacato». «E' andata benissimo», ha commentato sibillino il procuratore aggiunto. Achille Toro, che coordina tutte le indagini finanziarie. I pm titolari dell'inchiesta sono da oggi in ferie e, salvo colpi di scena, o accelerazioni dettate da attività investigative e processuah della procura di Milano, fino a dopo la Befana non dovrebbero esserci novità. Sembra chiaro che per i pm le spontanee dichiarazioni di Ricucci rappresentano una accelerazione alle indagini. Bilanci Sulle irregolarità ai giudici ha detto di non conoscere i dettagli e di chiedere ai collaboratori il commercialista Guglielmo Fransoni era stato fermato alla frontiera di Chiasso con documenti «interessanti» Sergio Bilie, l'ex presidente di Confcommercio

Luoghi citati: Confcommercio, Milano, Roma, Scena