Einstein aveva il pallino della Borsa di Carla Reschia

Einstein aveva il pallino della Borsa RIVELAZIONI UN DOCUMENTO INEDITO TESTIMONIEREBBE LE SUE RIUSCITE SPECULAZIONI Einstein aveva il pallino della Borsa Carla Reschia Dio non gioca a dadi, ma Albert Einstein giocava in Borsa. Con successo, pure. In meno di vent'anni riuscì a ricavare un capitale di oltre 250 mba dobari da un gruzzolo iniziale di poche centinaia. Tra gb investimenti più riusciti una sessantina di quote deba catena di grandi magazzini May, raddoppiate di valo¬ re in sei anni. L'ennesimo aspetto inedito del fisico più popolare e celebrato al mondo emerge da un documento scoperto negb Usa e venduto a Berlino la settimana scorsa per 28 mba euro. Gemale, pacifista, disinteressato, autore di infiniti e citatissimi aforismi tutti pobticamente corretti e oltremodo saggi, lo scopritore deba relatività è b bersagbo ideale per gb iconoclasti che amano cercarne e divulgarne scandalisticamente gb inevitabili lati oscuri- Sottolineando, ad esempio, come il nemico deba violenza sia stato, grazie aba celebre formula E=mc2 e sia pure con lodevob intenti antinazisti, b padre putativo deba bomba atomica. Accusando l'amico deb'umanità di essere in privato freddo e insensibbe, capace di disinteressarsi completamente dei propri figb e di abbandonare la prima mogbe, cui forse doveva parte debe sue fortune scientifiche. Mettendo in dubbio persino l'originabtà debe sue invenzioni, frutto piuttosto di un'attenta sintesi di fonti precedenti e mai citate. Ma, nonostante le origini ebraiche si prestassero ad ameni luoghi comuni, b rapporto del genio con b denaro fin qui era rimasto privo di ombre. Impossihbe sospettare di venabtà un uomo che usava le banconote di grosso tagbo come segnalibri. Uno scienziato di fama intemazionale sobto dire che avrebbe preferito essere orologiaio o idraubco. Un Mister modestia che al suo arrivo a Princeton negb Anni '30, richiesto di stabbire un compenso adeguato abe sue capacità, aveva azzardato la più che onesta somma di tremba dobari. Una celebrità che nel 1994 vendette ab'asta per sei milioni di dobari b fogbo autografo deba formula deba relatività e consegnò l'intero incasso al governo statunitense per sostenere lo sforzo bebico. Non ha forse lasciato scritto, Albert, fra l'altro: «Il denaro suscita solo egoismo e spinge sempre, irresistibilmente, a farne cattivo uso»; «Si possono immaginare Mosè, Gesù o Gandhi armati deba borsa di Camegie?»; «È un errore frequente misurare le cose in base al denaro che costano»; «Le cose più preziose deba vita non si comprano con b denaro». E persino, a riprova deba sua distanza dabe miserie quotidiane: «La cosa più difficbe da comprendere al mondo è la tassa sul reddito»? Ma forse la chiavt del mistero sta neba firma che appare a fianco di queba di Einstein sui certificati azionari incriminati. Samuel David Leidesdorf, amico, socio in affari e prezioso consulente del genio (fu lui a suggerirgb di portare a 17 mba dobari b prezzo del suo contributo abe fortune accademiche di Princeton) era b degno esponente di una stirpe di ricchissimi mecenate a cui ancora oggi sono intitolate vie a San Francisco e a New York. Discendente di quel Wbbam Alexander che fu b primo miliardario di colore, nato avventurosamente nebe Isole Vergini dall'unione fra un coltivatore di canna da zucchero, Wilbam Leidesdorff, e ima debe sue schiave nere, Anna Marie Spark, e diventato armatore e console, nonché artefice deba nascita debo stato deba California. Sam, capitano d'industria a New York, intimo dei Roosevelt e dei Rockfeber, era un fbantropo a tutto campo: finanziava con immutato trasporto l'United Negro Cobege Fund, la Croce Rossa, l'United Jewish Appeail'YWCA e b New York University Medicai Center. Fra le sue tante imprese si ricordano i 500 miboni di dobari raccolti per la Chase Manhattan Bank, contributo decisivo aba creazione degb Israel bonds, i titob di Stato venduti in dobari ab'estero, sostegno imprescindibbe ab'economia del neonato Stato di Israele nei primi Anni '50. «Ci vuole un mondo per creare la gente e la gente per creare un mondo. Dobbiamo vivere tutti insieme in armonia», rispondeva a chi gb chiedeva il perché del suo impegno. Insomma, non è escluso che quebe speculazioni in Borsa rafforzino, invece di incrinare la leggenda di Albert Einstein. Ma il suo socio ili affari era un miliardario noto per la filantropia

Persone citate: Albert Einstein, Anna Marie Spark, Einstein, Gandhi, Gesù, Roosevelt, Samuel David

Luoghi citati: Berlino, California, Isole Vergini, Israele, New York, San Francisco, Usa