Moggi: «Scudetto a noi? Non lo dico ma lo penso» di Fabio Vergnano

Moggi: «Scudetto a noi? Non lo dico ma lo penso» 8L DG DELLA JUVE «A INIZIO 2006 IL CONTRATTO DI IBRAHIMOVIC SARÀ PROLUNGATO E ADEGUATO» Moggi: «Scudetto a noi? Non lo dico ma lo penso» Fabio Vergnano TORINO Non è successo niente. O meglio, le distanze si sono accorciate perché con la vittoria sulla Reggina l'Inter è salita a meno otto e il Milan a meno nove battendo il Messina, ma per la Juventus il piccolo sisma in classifica non ha avuto effetti. Si pensa al Siena e si incarta il pareggio con la Lazio riponendolo nel cassetto delle cose utili da conservare. Soltanto chi di calcio sa a mala pena che le partite durano 90 minuti poteva pensare che la Juve fosse una squadra imbattibile. Non essendo sbarcati da Marte, i bianconeri possono incappare in giornate come quella di sabato, e quindi accettare di buon grado un pareggio. Soprattutto se preceduto da quattordici vittorie e una sconfitta soltanto. Le inseguitrici hanno tutti i diritti di vedere rinvigorite le loro ambizioni, ma alla Juve osservano con un distacco che non è spocchia, diciamo un sano realismo. Smanettando sui canah calcistici di Sky in una domenica salottiera, Luciano Moggi ha preso atto e si è fatto una bella risata: «Ho sentito dire in tv che la Juve ha fatto un passo falso. Mi pare la miglior battuta comica dell'anno. Invece questo punto va benissimo, e sono curioso di vedere cosa faranno le altre all'Olimpico contro la Lazio». Ieri Mancini ha detto che dieci o otto punti non fanno differenza. Ma è scontato che a più di venti giornate dalla fine del campionato si possa pensare a una rimonta. Alla Juve non vietano a nessuno di sperare e sognare, tuttavia non è che il pari con la Lazio abbia cambiato la situazione in maniera allarmante. Moggi rimette le cose a posto: «Ci avete mai sentito dire che il campionato era già chiuso? Mai. Lo pensiamo soltanto. In fondo il distacco resta importante, due punti di meno non cambiano nulla. Invece bisogna sottolineare che il pari con la Lt..io è un risultato positivo, altro che passo falso. Siamo stati fermati da una squadra di grande valore». Partita timbrata dall'ottavo gol di Trezeguet nelle ultime otto partite. Una media gol impressionante che aiuta la Juve a crederci ancora di più e autorizza Moggi ad allontanare le cassandre: «Non ci manca nulla, lasciateci in pace, i risultati verranno. Non facciamo proclami, ci limitiamo a prendere atto che la squadra funziona in ogni reparto. Abbiamo il mighor attacco alla pari con il Milan. E dovrei preoccuparmi?». Anche la papera di Thuram è già stata accantonata da un Moggi battagliero: «Ma secondo voi Thuram può essere un problema? E' stata una leggerezza commessa da un campione che non sbaglia mai partita. Siamo seri». Insomma un fortino inespugnabile. Moggi è un muro di gomma che respinge ogni tentativo di trovare punti deboli nella capolista. Dopo il Siena e le vacanze si dedicherà anche al futuro. L'ammissione di Sagnol («il prossimo anno giocherò nella Juve») non contempla ammissioni; «Mai detto che voghamo giocatori del Bayem». Scontato. Meno reticente sul contratto di Ibrahimovic che verrà blindato in tempi brevi, perché considerato giocatore indispensabile per il futuro. Chi vuole lo svedese dovrà mettersi il cuore in pace: «Zlatan ha due anni e mezzo di contratto. Non c'è fretta. Cerchiamo di chiudere bene l'anno, poi penseremo anche a Ibra. Con l'inizio del 2006 sistemeremo la sua situazione, il suo contratto verrà prolungato e adeguato sicuramente». Resta senza un seguito la polemica di Capello con Sky per i microfoni piazzati troppo vicini alla panchina. «Con me non si è lamentato» spiega Moggi riducendo in briciole una polemica che non c'è interesse ad alimentare. A Sky sono tranquilli: «Per ogni partita ci sono almeno quaranta microfoni attorno al terreno di gioco. Sabato abbiano adottato lo stesso metodo. Nessun orecchio indiscreto accanto a Capello». In vista del Siena, Capello recupererà Emerson, mentre non potrà disporre di Nedved che sarà squalificato. Nulla da fare per Buffon che spera di festeggiare il rientro l'B gennaio a Palermo. Ibrahimovic a tutto campo sabato sera contro la Lazio (nella foto in un contrasto con Tare). Lo svedese, bravo negli assist, ha anche cercato il gol senza fortuna

Luoghi citati: Lazio, Palermo, Sky, Torino