I «grandi» del mondo bocciano la tutela dei prodotti tipici di Carla Reschia

I «grandi» del mondo bocciano la tutela dei prodotti tipici IL WTO LA DELUSIONE ANNUNCIATA DEL MONDO AGRICOLO I «grandi» del mondo bocciano la tutela dei prodotti tipici Nella bozza finale di Hong Kong soltanto un accenno alle «indicazioni geografiche» Carla Reschia Ben poca soddisfazione, fuori e dentro il palazzo. Il Wto di Hong Kong che si chiude oggi sotto l'assedio di contadini e no-global, è stato segnato fino all'ultimo minuto utSe da trat- tative tanto febbrili quanto scarsamente redditizie e sem- bra alla fine, destinato a scon- tentare tutti. Il fronte dei gl 10, formato dai Paesi emer- genti, che, come già a Cancun, chiede l'apertura dei mercati agricoli per i prodotti prove- nienti dal Sud, un termine certo per ima riduzione dei sussidi all'export agricolo, la fine del dumping sul cotone, ima moratoria nella liberaliz- zazione dei servizi e tagh gra- duali nelle tariffe protettive più alte per i prodotti indù- striali importati. Ma anche gh Stati Uniti e soprattutto l'Euro- pa, impegnata a difendersi dal- l'agropirateria che vanifica de- cenni di sforzi per arrivare a. produzioni di quahtà rispetto- se dell'ambiente e dalle salute, Discordanti e talvolta resi- duali le valutazioni di ciò che si è portato, faticosamente, a casa per quanto riguarda la pohtica agricola italiana e co- munitaria. Ieri il negoziatore italiano, il sottosegretario al Commercio Adolfo Urso, giudi- cava comunque positivo l'obiettivo strategico del «man- tenimento nel testo delle indi- cazioni geografiche», pur sen- za modalità espresse di appli- cazione, e il fatto di essere riusciti, come Europa, «a man- tenere aperta la data finale per la fine dei sussidi all'esporta- zione, chiesta come risultato simboheo chiave dai Paesi in via di sviluppo per procedere negli altri capitoli». Una valutazione diversa ar- riva dalla Cia, la Confederazio- ne italiana agricoltori, per vo- ce del presidente Giuseppe Po- liti: «Preoccupa fortemente - osserva - il fatto che nella bozza non si faccia menzione della difesa e valorizzazione dei prodòtti a indicazione geo- grafica. Ciò rischia di aggrava- re ulteriomiente i problemi per l'agricoltura italiana che ha proprio nella qualità e tipici- tà le sue prerogative essenzia- li. D'altra parte, il nostro mon do agricolo subisce ogni anno l'attacco sempre crescente dei l'agropirateria che provoca daimi rilevanti all'intero setto re agro-alimentare. Per noi era importante che a Hong Kong si discutesse del dossier agricolo nella sua interezza. Gh accordi parziali non risolvono iproble mi sul tappeto». Politi ha poi sottolineato l'esigenza di proce- ^ere con cautela sv^ deUcato capitolo negoziale dei sussidi all'export: «La Cia si è dichiara ta da tempo favorevole alla loro progressiva eliminazione, Questo deve però avvenire a UIla precisa e irrinunciabile condizione: l'abbattimento de ve essere fatto in modo paralle i0 tI.a tutti i paesi utilizzatori di forme di sostegno similari. Solo in questa maniera si può procedere sulla via di un effet tivo riequilibrio del commer ciò mondiale», Le lacune nel documento conclusivo sotto sottolineate anche dalla Coldiretti che alla vigilia auspicava una rinnova ta capacità contrattuale dei l'Europa, resa più forte dall'ac cordo raggiunto nella notte di venerdì a Bruxelles, invitando aprestare attenzioni alle mani- festazioni di protesta dalle quali «deve venire una spinta per chiudere il negoziato con un accordo rispettoso delle esigenze di sviluppo sostenibile deUe diverse identità territoriali». Per l'Europa significa anche «valorizzare la nforma della pohtica agricola comune, che ha realizzato un profondo cambiamento a favore della quahtà delle produzioni, dell'ambiente e della sicurezza alimentare dei cittadini comunitari. È necessaria maggiore trasparenza degli scambi con la lotta alla contraffazione alimentare ma occorre an¬ che assicurare prospettive di stabilità e strumenti adeguati per consentire agh imprenditori agricoli di affrontare il mercato globale e di svolgere le insostituibili funzioni di tutela dell'ambiente e della quahtà delle produzioni». Tre quarti del fatturato, quasi rso1?*! del valore deUe esportazioni realizzate dai prodotti alimentari tipici itahani sarebbe protetto dalle imitazioni intemazionali con il riconoscimento della lista delle 14 specialità notificata dall'UE al Wto. Ma se ne riparlerà, forse, al prossimo round negoziale. rn\A\raHÌnì\nfa\fo S^:::...^.:.....rM!.';:5.y^ T'r.r r^ir^^ ricnoSne^ o yf i dV^V^...L..r....1::^.^.. ^pljp pcinpnTp Hi u""" ~~:|y~n^r;"J ImÌiW rr'^' J»-'-J,■"' HUIIt: ri^nìrit^ùk+ar^rrì-d ueiie lUCI ILIld tei IIIUI Idll La contestazione degli agricoltori filippini al Wto

Persone citate: Adolfo Urso, Politi

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Hong Kong, Stati Uniti, Uila