La marcia ha già diviso le anime delia Val Susa di Maurizio Tropeano

La marcia ha già diviso le anime delia Val Susa La marcia ha già diviso le anime delia Val Susa I Comuni della montagna: non ci saremo Maurizio Tropeano TORINO «Sarà compito degh organizzatori e delle forze politiche che parteciperanno al corteo distinguere nettamente chi vede nela violenza la continuazione della politica e chi, invece, pur avendo posizioni anche estremiste esclude ogni forma di violenza». Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, lancia questo invito alla vigilanza a poche ore dal doppio corteo che oggi attraverserà ima parte della città ai comitati spontanei No Tav, che questa marcia l'hanno voluta a tutti i costi, e a Rifondazione Comunista e Verdi che oggi sfileranno con delegazioni nazionali. I primi saranno guidati dal capogruppo alla Camera, Franco Giordano. Con lui i parlamentari Marilde Provera e Roberto Musacchio e alcuni componenti della segreteria (Ugo Boghetta, Paolo Ferrerò e Patrizia Sentinelli). Chiamparino - che dà atto ai sindaci della Val di Busa di aver tenuto ferma la posizione e di aver organizzato solo la kermesse culturale - si augura che «durante il corteo prevalga un clima di serenità» anche se «le -preoccupazioni espresse dal ministro Pisanu non sono da sottova!" v are. Credo che siano rivolte più ai politici che alle forze dell'ordine». Alla speranza di Chiamparino - «mi auguro che anche i partecipanti al corteo manifestino con le idee e non con i manganelli» - e ai timori di Pisanu - «rischio violenza sul corteo No Tav» - risponde proprio la Sentinelli, responsabile Ambiente di Prc: «Finiamola con l'allarmismo. Saremo in tanti e daremo luogo insieme al movimento No Tav ad una grandissima e pacifica manifestazione di dissenso al progetto dell'alta velocità». Aggiunge: «Non può continuare la corsa all'allarmismo che, purtroppo, sta contagiando anche settori dell'Unione. Il dissenso non va criminalizzato. Difendiamo tutti insieme il diritto di manifesta- re perché è il miglior antidoto alla violenza». Se Torino vive tra speranze e rassicurazioni l'attesa per la giornata di oggi in Val di Susa si deve registrare la rottura del fronte dei sindaci. Ieri il presi- dente della Comunità Montana dell'Alta Val di Susa, Mauro Carena, e la sua giunta hanno approvato a maggioranza un documento dove pur ribadendo la contrarietà a «questo proget- to della Torino-Lione» si annun- eia che non ci sarà nessuna adesione istituzionale al corteo e, nemmeno alla kermesse, orga- nizzata alla Pellerina dai sinda- Ci e dalla Comunità Montanadella Bassa Val di Susa. Carena, leghista doc, aveva fmora aderit0 a tutte le iniziati- ve promosse dal movimento no TavcomPTesaiaprimaprotesta a Mompantero anche se aveva criticato i blocchi stradali e quelli ferroviari. Ieri è arrivata la P™aa dissociazione ufficiale no^ tanto sui contenuti della protesta (l'Alta Valle punta al potenziamento della linea storica) quanto sul metodo. Invece della protesta in questo momento è «importante e significativo procedere nel confronto di posizioni al più alto livello politico, quale indubbiamente è quello del Tavolo di Palazzo Chigi». Contro questa scelta si è espressa la minoranza dell'assemblea della Comunità montana che, al contrario, avrebbe voluto parte cipare alla kermesse culturale promosso dalla Bassa Valle. Immediate le critiche. Luca Robetti, segretario regionale dei Comunisti Itahani, partito che a differenza di Prc e Verdi non ha partecipato al corteo ma solo all'iniziativa dei sindaci, definisce la scelta dell'Alta valle come «sbagliata perché quando si inizia una trattativa non si deve incrinare il fronte di chi ha condotto insieme una battaglia» perché in «questo modo si indebolisce il movimento». Aggiunge Robotti: «Un intero popoo crede in una lotta e in chi la rappresenta: non deludiamoli con pratiche dibassa cucina». Intanto il presidente del Sanpaolo Imi, Enrico Salza, ribadisce che «la linea ad alta velocità Torino-Lione è un'opera assolutamente indispensabile» anche se le preoccupazioni degli abitanti della Val di Susa sono comprensibili e bisogna dare loro delle spiegazioni convincenti. Salza ha spiegato di essere rimasto «sorpreso dall'intervento delle forze dell'ordine a Venaus, mi è sembrato eccessivo. Ma non si può pensare che il Tav sia un'opera del diavolo o che non vada fatta». ì 1 cÌnrlai-r\ rKiar^r\!arÌnr\- HSinaaCOUIiampamO. r-ÌVi ha rW-icn U,, UtJUbU ^r^Z^^r^ d LU[lttrMclZ.IUIIfc? narifìr^ Hp\^ «r^rci pdUIILd uevfcfbdfjeii»! Hktinniiprp I......:..:..!.-?."^...^. ria rhi i/njpccp ■farla —.H.......™™™..! Hanonoraro tn \zi^Ìnn-7-ì r )p [^ a^"ì ^^ d

Luoghi citati: Alta Val Di Susa, Bassa Val Di Susa, Mompantero, Torino, Venaus