Dal fumetto a Ilaria del Carretto di Alberto Gedda

Dal fumetto a Ilaria del Carretto WEEKEND DONNE, TABACCO, MUSICA E FARRO: ECCO L'ALTRA LUCCA Dal fumetto a Ilaria del Carretto Alberto Gedda DONNE, tabacco, musica e farro. Una visita a Lucca può avere questo filo conduttore, seguendo fantasmi, melodie e aromi, magari passeggiando lungo l'imponente cinta muraria. A interrompere la massiccia fortificazione ci sono sei porte: cinque dedicate a santi (Pietro, Donato, Maria, Anna, Jacopo) e una a Elisa Bonaparte. La nostra scelta è di rendere omaggio proprio a lei. Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone che la nominò duchessa di Piombino e di Lucca nel 1805 per divenire, quattro anni dopo, granduchessa di Toscana. Moglie dell'ufficiale corso Fehce Baciocchi, Elisa è ben presente nella memoria della città'per aver promosso le arti, le scienze e l'industria: per molto tempo l'economia di Lucca è stata caratterizzata dalla coltivazione e dalla lavorazione del tabacco con la produzione dei "toscani", famosi sigari forti e intensi. Alla signora Bonaparte Baciocchi si deve anche un notevole impulso alla diffusione dell'istruzione e all' urbanizzazione della città. Govematrice attenta agh interessi dell'impero creato dal fratello, impose l'applicazione della legislazione napoleonica e la creazione delle istituzioni francesi in Toscana. Attraversata dunque la bianca porta dedicata alla govematrice, entreremo nella città fortificata percorrendo via Elisa e poi via del Fosso per raggiungere villa Guinigi, oggi sede del Museo. La famiglia Guinigi ha segnato la storia della Lucchesia, soprattutto con il governo di Paolo Guinigi che riuscì a concentrare il potere 'politico ed economico nella sua casata unendosi in matrimonio con Caterina Antelminelh, erede del leggendario capitano Castruccio Castracani che guidò la città nel Due¬ cento. Paolo Guinigi, che governò la Repubblica di Lucca per trent'anni dal 1400, è una figura controversa: amante del bello e delle donne (ebbe quattro mogli: la più nota è l'affascinante Haria del Garretto, sepolta nel Duomo), mecenate di artisti e letterati, morì nel 1432 nel castello di Pavia, prigioniero del duca di Milano, dopo essere stato deposto dai suoi concittadini. La casa del Guinigi è poi divenuta dimora di Elisa Bonaparte che la immaginò come una piccola Versailles arredandola con mobili preziosi. Dopo la visita al museo, la pas- seggiata può riprendere lungo via della Zecca per arrivare nell'ellittica piazza dell'Anfiteatro romano con i suol negozi e caffè. La piazza sorge esattamente nel luogo dell'arena romana che venne distrutta dai barbari: ma i lucchesi nel Medioevo si ripresero le pietre già squadrate dai romani e le utihzzarouo per costruire le case della piazza, e così l'antica arena, usata come cava dopo la devastazione, divenne una piazza. E tale è rimasta nella suggestione dell'intenso passato. La via Fillungo ci porterà verso il centro incontrando chiese medievali, palazzi rinascimentah (come la grandiosa residenza dei Bernardini costruita da Nicolao Civitali), le case dei Guinigi con la caratteristica torre e le piazze ottocentesche riordinate dalla duchessa Elisa. Una di queste è la grandiosa piazza Napoleone dove si impone il monumento eretto ad un'altra donna importante per Lucca: Maria Luisa di Borbone, discussa govematrice dal 1817 al 1824, molto attenta alla diffusione delle scienze e all'affermazione dell'industria. Dalla piazza si arriva al Duomo di san Martino al cui interno c'è la magnifica tomba di Haria del Carretto, giovanissima moglie di Paolo Guinigi. E' ritenuta il capolavoro di Jacopo della Quercia e ha ispirato molti artisti, poeti e scrittori. Il volto di □aria è dolcissimo e ai suoi piedi c'è un cagnolino, come a tenerle compagnia. Dopo tanti monumenti, storia e arte, si impone una pausa in uno dei buoni ristoranti che propongono robusti minestroni di farro e imponenti "taghate": ad accompagnare il pranzo potrebbe esserci, in sottofondo. La Bohème di Puccini che qui nacque nel 1858. Come Boccherini (autore del celebre Minuetto) o Alfredo Catalani (Wally). E dopopranzo, un buon toscano. ' MUSEO DEL FUMETTO Ha sede in piazza San Romano. Alcune sale sono intitolate agli autori più noti (Tofano, Bonelli,, Jacovitti, Disney, Giussani, ecc.), altre propongono la cucina di Nonna Papera o la casa con urlo diabolico di Dylan Dog. Aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19, con ingresso gratuito. Lucca, la celebre tomba di Ilaria del Carretto