Il ministro: datemi soldi per nuove carceri I Ds: scopre che la ex Cirielli è una bomba

Il ministro: datemi soldi per nuove carceri I Ds: scopre che la ex Cirielli è una bomba IL CASO AUMENTERANNO I DETENUTI MA IL GOVERNO FA SAPERE CHE NON CI SARANNO FINANZIAMENTI Il ministro: datemi soldi per nuove carceri I Ds: scopre che la ex Cirielli è una bomba polemiche ROMA Niente da fare, soldi per le carceri non ce ne sono, il ministro Castelli riprovi il prossimo anno. Due giorni fa, subito dopo il via libera definitivo alla ex Cirielli, la legge che riduce i tempi di prescrizione, ma che aggrava anche alcune pene, il ministro della Giustizia aveva chiarito subito quali erano i problemi a cui si andava incontro. Ieri ha confermato e rafforzato le sue parole: «È chiaro che non è possibile fare una stima su quanti saranno i recidivi - ha spiegato - Ma la Cirielli ragionevolmente e prudenzialmente darà esito a medio termine, e non a brevissimo, ad un aumento di migliaia di detenuti. Non possiamo far fronte se non destinando nuove risorse. Le chiedo da mesi ma finora nulla. Spero che la richiesta sia recepita dalla Camera, altrimenti non mi assumo la responsabilità di ciò che potrà accadere». Tutto chiaro, e altrettanto chiara è la risposta di chi ha alcuni dei cordoni della borsa, giunta a stretto giro. «E' noto che questa è una Finanziaria di risparmi, tagh e sacrifici per tutti», ha chiarito il sottosegretario all'Economia Michele Vietti frenando ogni speranza. Non è detto però che questa situazione durerà per sempre. «Mi auguro che dalla prossima Finanziaria e quindi con la prossima legislatura la sensibilità di tutte le forze politiche sia attenta a questo tema». Fine del discorso e, dunque, con la legge ormai in vigore, stando a quanto sostiene lo stesso ministro Castelh, bisogna aspettarsi di tutto. Rutelli sostiene che la ex-Cirielh «è una vera schifezza». Il resto dell'opposizione giudica «tardivo», ipocrita e comunque del tutto inutile il tentativo del ministro Castelh di battere cassa e comunque il suo rendersi conto dello stato delle carceri italiane. «È evidente che l'applicazione della ex-Cirielli aggraverà le condizioni, già intollerabili, delle rnr-eri italiane che già oggi assomigliano all'inferno - spiega Massimo Brutti, responsabile Giustizia dei Democratici di Sinistra - Questo era chiaro a tutti fin dall'inizio, noi lo abbiamo fatto presente in Parlamento, appelli autorevoli sono giunti dal vicepresidente del Csm». In tutta risposta la Cdl «ha sempre negato» ricostruisce Giovanni Russo Spena del Prc. «È uno scandalo fare deUe leggi senza prevedere le risorse», ricorda Oliviero Diliberto, segretario del Pdci. Oppure Sandro Battisti, senatore della Margherita che commenta: «Meglio tardi che mai. Il ministro Castelli cambia idea: le carceri italiane da hotel a quattro stelle sono diventate strutture ad alto rischio esplosivo». Ma la polemica non riguarda solo i soldi che non ci sono. Perché, se da una parte la legge farà aumentare il numero dei carcerati, è anche vero che, all'opposto, farà «saltare» ima serie di processi in corso, «favorendo», di fatto, alcuni imputati. Nei giorni scorsi Palmella aveva detto che la ex Cirielli è ima legge che favorisce i ricchi e penalizza i poveri. Le sue conseguenze sui. tribunali sono nei numeri snocciolati da Paolo Carfì, segretario dell'Anm di Milano, che parla di effetti «devastanti» perché «quando si dimezzano i tempi di prescrizione da 15 a 7 anni e mezzo, con l'attuale sistema che abbiamo in Italia, sarà difficile poter arrivare alla conclusione dei processi». Persino il pm Carlo Nordio, notoriamente non di sinistra, consulente del Ministro della Giustizia per la riforma del Codice penale, non riesce a trovare parole di elogio per il provvedimento. Tirato in ballo «in prima persona» dall'opposizione, (è indagato nell'inchiesta sui fondi neri Mediaset) ieri Silvio Berlusconi ha deciso di dire la sua respingendo ogni accusa di favoritismo. Per il premier la ex-Cirielli è «una legge che doverosamente dovevamo fare. Bisogna ricordare da dove parte la legge, e questa parte dall'aumento delle pene reclusive per i recidivi, per i professionisti del crimine; e parte dalla garanzia di avere processi più spediti, in modo tale che i cittadini che entrano nel girone infernale dei processi abbiano almeno la certezza di sapere quando saranno giudicati. Dico dunque - ha sottolineato il premier - che è giusto salvare il soldato Ryan. Ma sia chiaro che il soldato Ryan non è Silvio Berlusconi perché non c'è una legge tra tutte queUe che abbiamo fatto che mi abbia portato un solo beneficio». E sia chiaro anche - ricorda - che la riforma sulla giustizia è «un grande passo avanti». [f. ama.] .CASEDIREaUSIOME^ Condannati Imputati Totale 240 8122 8367 90 667 . 757 335 8789 9124 i\ CASE CIRCONDARIALI Condannati 1388 27.150 28.538 Imputati 1060 19.174 20.234 Totale 2448 46.324 48.772 \1STÌTUT! PER LE MISURE Di SICUREZZA Condannati Imputati Totale detenuti: in italia | DATI RIFERITI AL 30 GIUGNO 20051 Fonte: Ministero della Giustìzia V-'. IP TOTALE GENERALE 2858 56.267 59.125 rMà&M»

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