La Lega: la sinistra strumentalizza la malattia di Sofri di Maria Grazia Bruzzone

La Lega: la sinistra strumentalizza la malattia di Sofri GIOVANARDI: «SI SOSPENDA LA PENA PER MOTIVI DI SALUTE» La Lega: la sinistra strumentalizza la malattia di Sofri Alleanza nazionale si divide sulla clemenza Boato: gli daranno la grazia quando morirà Maria Grazia Bruzzone ROMA La grazia ad Adriano Sofri? «La Casa delle libertà sarà favorevole a concederla solo quando Sofri sarà morto». Marco Boato è pessimista. L'esponente verde, amico di lunga data dell'ex leader di Lotta continua, non crede affatto alla buona fede delle voci che oggi, davanti alle gravissime condizioni di salute del carcerato Sofri, si levano dal centrodestra per chiederne la grazia: «Voci isolate e contraddittorie, che non segnalano alcuna inversione di tendenza nella volontà politica. O addirittura ipocrite. Come sempre». Del resto, le lapidarie parole del leghista Roberto Calderoli sembrano chiudere definitivamente la questione, almeno per cbi si fosse illuso sulla possibilità che l'improvviso precipitare dello stato fisico di Sofri potesse indune il ministro Castelli a un ripensamento. «Provo imbarazzo per U fatto che di fronte a una persona malata si pensi di ctrumentabzzare la questione per fame un caso politico, tornando ambiguamente sulla storia deba grazia», trancia infatti il ministro delle Riforme e successore di Bossi. E precisa: «Al di là del rispetto per la malattia di tutti i detenuti, nulla modifica la mia opinione suba responsabilità di Sofri, che oltre a tutto ha già avuto un trattamento carcerario di favore». Concludendo con un freddo augurio di «pronta guarigione». La medaglia a Calabresi Eppure ieri, proprio suba Stampa, il sottosegretario ab'Interno Alfredo Mantovano, di An, invitava il ministro Castelb ad moltrare subito la pratica al Quirinale. Segnalando che alcuni elementi oggi sono cambiati, dopo che gb amici trasversab di Sofri hanno smesso di invocare la grazia come un atto dovuto e, soprattutto, dopo che b presidente Ciampi ha conferito la medagba d oro aba memoria del commissario Calabresi, vittima deb'omicidio per cui Sofri è stato condannato. Argomenti ripresi ieri dal ministro Landolfi, personalmente favorevole alla grazia come U viceministro Tirso, sempre di An. E però nebo stesso partito Maurizio Gasparri, che si è sempre distinto come pasdaran contrario al provvedimento di clemenza, insieme a Ignazio La Russa e al centrista Carlo Giovanardi, propone che «si sospenda la pena per motivi di salute», come se non spettasse al giudice di sorveglianza deciderlo autonomamente (e probabilmente lo farà lunedì). Per non parlare del ministro Storace, secondo b quale «non si può decidere su queste cose sull'onda dell'emozione». «L'emozione per un detenuto che è in coma farmacologico». ironizza Boato. Lo stesso vale per Forza Itaba, dove b coordinatore Sandro Bendi (pur da sempre favorevole alla clemenza), sostiene di non avere dubbi: «Grazia sì, naturalmente col benestare deba famiglia Calabresi» (che neba realta non si è mai opposta), dice. Ma aggiunge che «non può essere un provvedimento isolato», riaprendo così l'annosa e mai risolta questione deba pacificazione degb anni di piombo. Mentre b vicecobrdinatòre Fabrizio Cicchitto si augura che b problema deba grazia «venga risolto ma non st.nunentalizzato, per non provocare polveroni, che porterebbero al sobto nuba». I poteri del Quirinale Boato non dimentica come andarono le cose. Quando lui stesso portò alla Camera una «legge di attuazione Costituzionale» che dirimesse la questione posta dal ministro Castelb, che si è sempre ostinato a negare al presidente deba Repubbbca b potere «personale» di concedere la grazia sancito daba Costituzione, sostenendo il potere «duale» del suo ministero al quale spetta la controfirma deb'atto, il centrodestra votò compattamente contro, con l'eccezione di 11 deputati. «Né - aggiunge Boato - b premier Berlusconi, pur dicendosi a favore deba grazia, fece mai alcunché per convincere b suo ministro». Castelb in seguito non ha nemmeno mai inviato il dossier su Ovidio Bompressi e su Sofri richiesto da Ciampi. Oggi la questione giuridica è in mano aba Corte Costituzionale, a cui Ciampi si è appebato. La Corte, presieduta dal giudice Marini, vicino ad An, ha dichiarato a settembre «ammissibile» il quesito, ma non si è ancora pronunciata. «La grazia a Sofri dipende solo dal suo giudizio», conclude Boato. L'ex leader di Lotta Continua Adriano Sofri condannato a 22 anni per l'omicidio del commissario Calabresi

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